sabato 21 dicembre 2024

Satsang sulla Salute

 

Swami Satyananda Saraswati

L’uomo moderno può veramente trarre beneficio dalla pratica delle tecniche yogiche sviluppate secoli fa?

Nell’odierna società civilizzata i complessi e le nevrosi dell’uomo stanno notevolmente aumentando. Secoli fa, i nostri antenati vivevano in un ambiente più favorevole alla pratica dello yoga, ma le loro necessità riguardo alla scienza non era così preponderante come lo è nell’odierno mondo confuso e nevrotico.

A livello fisico siamo sottoposti ad un ambiente inquinato e disarmonico in cui le leggi della natura non vengono rispettate. Il nostro corpo assorbe molte tossine dall’atmosfera e dal cibo che ingeriamo, e abbiamo bisogno di un sistema per eliminare queste impurità accumulate. Lo yoga è l’unica scienza che fornisce i mezzi per farlo. In hatha yoga ci sono delle pratiche per purificare lo stomaco e tutto il canale alimentare. Il pranayama purifica ed equilibra il sistema respiratorio e nervoso, mentre asana, mudra e bandha rilascianao i blocchi di energia ed aiutano a rafforzare la vitalità e la resistenza del corpo.

Sul piano mentale, le preoccupazioni, le paure, le ansie e le tensioni che l’uomo sperimenta nella propria vita quotidiana, creano un’accumulo di impurità nel subconscio. Per espellere queste tossine e liberarsi dalle tensioni, deve praticare meditazione e rilassamento yogico.

Quindi, sebbene le pratiche yogiche siano state sviluppate secoli fa, ciò non significa che siano inadatte per l’uomo moderno. Infatti, noi che stiamo vivendo una vita di maggiore stress e tensione realizzeremo i benefici dello yoga in tempi più brevi rispetto a quelli della cultura precedente.

Cos’è la malattia?

La malattia è una condizione sperimentata nel corpo ma esistente nella mente. Secondo il concetto yogico, la malattia è inerente al sé più profondo, ma noi non siamo sensibili a questo, quindi viene vissuta attraverso la mente e i sensi nel corpo. Tutte le malattie, siano esse riguardanti l’apparato digestivo, respiratorio o circolatorio, sono dovute alla noncuranza delle regole della salute.

Qual è il miglior trattamento per le malattie gravi del corpo?

Le malattie croniche e costituzionali possono essere gestite efficacemente dalla pratica di hatha yoga. Le malattie che sono di natura puramente fisica possono essere affrontate direttamente con asana, pranayama e i sei kriya di pulizia del corpo dell’hatha yoga. Mentre, quando la causa non è nel corpo ma nelle profondità della mente, devono essere trattate con le pratiche di raja yoga abbinate all’hatha yoga. Le malattie come il cancro nascono nella mente e si manifestano nel corpo dopo un lungo periodo di tempo.

Vi faccio un esempio. Se un uomo sulla sessantina perde improvvisamente il figlio diciannovenne, avrà sicuramente un grande shock. Gli effetti di questo shock si trasferiranno nell’inconscio e lì lavoreranno come un seme sotto la terra. In ogni caso questa è la reazione normale allo shock. Ogni esperienza nella vita deve essere integrata nella personalità e diviene attiva come un seme piantato nella terra. Non si vede ma continua a crescere fino a che non si manifesta a livello del corpo. Tutto ciò che accade nel corpo influisce sulla mente e tutto quello che influenza la mente si ripercuote nel corpo, comprese malattie gravi come l’asma, il cancro e il diabete.

Anche chi soffre da venticinque anni di malattie come l’asma e i disturbi mentali mostrano grandi miglioramenti dopo quindici o venti giorni di trattamento yogico. Pensano sia un miracolo, ma la ragione per cui le pratiche yogiche sono così potenti é perchè lavorano sull’inconscio e sradicano la vera causa della malattia.

Poichè la malattia può manifestarsi per cause mentali o fisiche, è meglio praticare le tecniche di hatha yoga insieme a quella di raja yoga. Una persona potrebbe soffrire di asma perché il clima dove vive non è adatto a lui e ha sviluppato un’allergia che ha provocato l’asma. O forse ha represso nella mente certe cose che si porta dietro dall’infanzia e che sono la causa della sua sofferenza.

Il digiuno è un processo di purificatorio, appartiene quindi all’hatha yoga?

Le tecniche dell’hatha yoga purificano il corpo a tal punto che se praticate con regolarità non è necessario sottoporsi al digiuno. Tuttavia ho visto che un po’ di digiuno di tanto in tanto è molto benefico per chi vuole praticare lo yoga tradizionale. Ho visto anche che il digiuno è di grande aiuto nel trattamento di psicotici, nevrotici e schizofrenici.

Nella vita spirituale ci sono momenti nei quali si dovrebbe digiunare. Ad esempio, quando si ha il risveglio della kundalini e il corpo e la mente hanno delle esperienze. In quel momento probabilmente non sarà possibile praticare hatha yoga, quindi sarà necessario purificare il corpo con il digiuno. Anche se non si mangia per sette giorni non succede nulla, perché in un corpo spiritualizzato la nutrizione si crea internamente. Non è il cibo che nutre il corpo, è il prana. Se il prana è poco, non importa quanto cibo ingeriate, è probabile che vi ammalerete. Se c’è prana a sufficienza tutte le vitamine e i nutrienti possono essere creati dentro il corpo fisico.

Qual è la dieta ideale per chi pratica hatha yoga?

La dieta ideale per un hatha yogi consiste in cibo che possa digerire correttamente. Anche se la dieta è basata su roti, riso, dhal e verdure, potrebbe essere necessario apportare dei leggeri cambiamenti a seconda del sadhana e delle condizione della propria salute. Ad esempio, la dieta migliore dopo shankhaprakshalana è il khichari. Dopo aver fatto vyaghra kriya, si dovrebbe prendere del kheer. Se si pratica pranayama per lunghi periodi di tempo è meglio mangiare più cibi oleosi, burro, ghee e latte. Dopo aver praticato dhyana per alcune ore il cibo ideale è il khichari.

Ora considerando la salute, se si soffre di ulcera peptica a causa dell’iperacidità è meglio prendere un po’ di satu, biscotti o latte ogni due o tre ore. Non esiste quindi una risposta diretta a questa domanda perché nella maggior parte dei casi la dieta deve variare da individuo a individuo.

Se si vuole praticare hatha yoga si dovrebbe smettere di assumere alcool e di fumare e interrompere l’assunzione di droghe? Queste cose rallentano l’evoluzione dell’anima individuale?

Per essere del tutto sinceri, nulla può influenzare il passaggio evulutivo della coscienza. Se si seguono le tecniche meditative e la mente raggiunge il rilassamento, allora non si ha bisogno di queste cose. Quando un individuo è in uno stato di tensione ha bisogno di sigarette, alcool e cose del genere, ma se non ha tensione non ne ha bisogno. Personalmente non sono contrario a queste cose; sono solo cose esterne. Anche se si medita, si può comunque assumerle se lo si desidera veramente.

Se una persona fuma o beve è inutile combattere le sue abitudini perché potrebbero essere causate da altre circostanze, magari da squilibri endocrini. Praticando hatha yoga è possibile purificare il corpo e correggere tutti gli squilibri. Poi, con il passare del tempo, alcool, droghe e sigarette non saranno più necessarie.

Se una persona sta prendendo delle medicine e vuole iniziare un ciclo di trattamento con l’hatha yoga, dovrebbe sospendere tutte le medicine?

Quando inizia la terapia yogica dovrebbre ridurre gradualmente l’assunzione di medicinali. Poi, praticando i kriya di pulizia, potrebbe interrompere tutti i farmaci se è sotto la guida di un terapista yogico esperto.

Le tecniche di hatha yoga possono essere benefiche per i tossicodipendenti da eroina?

Gli shatkarma dell’hatha yoga sono la parte più importante del trattamento di un eroinomane. Tutto il corpo fisico deve essere completamente purificato internamente ed esternamente. Le tossine devono essere eliminate dagli intestini, dal fegato, dai reni, dalla milza, ecc. e la produzione di acido, bile e flemma deve essere regolata. Tramite l’hatha yoga questo può essere fatto. Praticando determinati asana e pranayama le secrezioni ormonali possono essere regolate e i blocchi endocrini possono essere rimossi. I difetti posturali possono essere corretti e la vitalità del corpo può essere notevolmente migliorata. Il trattamento sarà più rapido e avrà maggior successo se la pratica è regolare e se si segue una dieta speciale. Si raccomanda inoltre che questo trattamento venga intrapreso nell’ambiente di un ashram.

Quali tecniche di hatha yoga consiglia per migliorare la vista nei bambini?

Come prima cosa devono praticare gli esercizi per gli occhi. Poi dovrebbero iniziare le tecniche di hatha yoga di trataka e di neti. Queste dovrebbero essere praticate quotidianamente, insieme a surya namaskara. Anche una leggera modifica alla dieta e brevi passeggiate a piedi nudi sull’erba umida in inverno contribuiranno a migliorare la vista.

Una mia allieva ha il cancro alla pelle e io le ho consigliato di praticare gli shatkarma yogici e di diventare vegetariana. Ha ulteriori suggerimenti?

Sempre più persone si espongono eccessivamente al sole e questo è il risultato. Dovrebbero esserci delle limitazioni. Dopotutto, le persone di pelle bianca sono bellissime e anche quelle con la pelle nera lo sono. La bellezza non è una qualità data dal colore.

Insieme ad altri suggerimenti, la tua studentessa non dovrebbe esporre il proprio corpo al sole caldo finché non sarà totalmente guarita e dovrebbe iniziare a praticare amaroli. Questo consiste nell’uso interno e nell’applicazione della propria urina. Sono già state fatte anche diverse ricerche scientifiche sulla composizione chimica dell’urina e queste informazioni sono state raccolte in una nostra pubblicazione chiamata “Amaroli”. Gli studi rivelano che nella nostra urina sono presenti numerose sostanze chimiche, ormoni ed enzimi che possono avere un effetto benefico in termini di aiuto nella guarigione dalle malattie.

Amaroli può essere tranquillamente usata nelle forme lievi di cancro. Non sono giunto a nessuna conclusione circa il suo utilizzo nelle forme di cancro più fatali, ma ho visto che funziona. Nel cancro della pelle questa pratica può essere molto benefica.

Qual è la migliore pratica yogica per l’ipertensione?

C’è una pratica semplice. Basta sdraiarsi o sedersi su una sedia comoda, chiudere gli occhi e concentrarsi sul proprio respiro. Seguire semplicemente il respiro naturale che entra ed esce, tutto qua. Dovrebbe esserci un collegamento tra la mente e il corpo. Questo è il principio per la riduzione dell’ipertensione. Tutti sappiamo che inspiriamo ed espiriamo, ma non se siamo mai completamente consapevoli. Quando si inizia ad esserne consapevoli si crea questo collegamento tra la mente e il corpo, e le tensioni si riducono. Questa riduzione è reale e può essere verificata misurando la pressione prima e dopo la pratica. Ci sarà sempre una marcata differenza.

Quali asana dovrei praticare per aumentare la pressione sanguigna?

Che tu abbia la pressione alta o bassa se pratichi siddhasana o siddha yoni asana, puoi regolare con successo la pressione del sangue. Dovresti praticare anche shashankasana e sirshasana così come bhastrika e kapalbhati pranayama seguiti da un lungo rilassamento.

Quanto tempo bisognerebbe attendere prima di riniziare la pratica delle asana dopo un intervento chirurgico ad un organo addominale?

Nel caso di una qualsiasi operazione chirurgica è sempre opportuno aspettare dai tre ai sei mesi prima di riniziare le yogasana o gli altri esercizi. Ma ci sono alcune operazioni minori dopo le quali si può iniziare le yogasana entro due o tre mesi. Questo vale per la pratica delle asana principali, come ad esempio bhujangasana, shalabhasana, sirshasana, sarvangasana o surya namaskara. Movimenti leggeri, come pawanmuktasana, possono essere fatti sempre, sotto una guida adeguata.

Quali pratiche yogiche consiglia nel caso di irregolarità del battito cardiaco?

Sono state fatte molte ricerche scientifiche sullo yoga, soprattutto nel campo delle malattie coronariche. I pawanmuktasana possono sempre essere fatti, ma è meglio che una persona che soffre di una qualche forma di malattia cardiaca faccia riferimento ad un esperto in yoga terapia che conosca quali esercizi e trattamenti dovrebbero essere eseguiti. Ad esempio, in molti casi yoga nidra funziona molto bene, ma in altri casi si ottengono risultati migliori facendo praticare al paziente ajapa japa.

Il mio unico figlio soffre di schizofrenia. Perché non può essere curato?

La schizofrenia è uno stato della mente e può essere curata. In effetti, la maggior parte delle persone sono schizofreniche, ma poiché sono in grado di mantenere un certo grado di controllo, non hanno raggiunto il punto in cui la loro condizione mentale possa essere annoverata come malattia. Quando una persona perde il controllo ed è incapace di controllare le proprie situazioni e manifestazioni mentali, allora si parla di malattia.

Per riportare uno schizofrenico ad un comportamento normale, deve essere esposto alle pratiche di yoga. Per prima cosa deve praticare le tecniche di hatha yoga per purificare le ghiandole e il sistema nervoso nervoso, poi raja yoga e gyana yoga. Dopodichè potrà interessarsi al karma yoga e i suoi progressi saranno rapidi, perché il karma yoga è il metodo più potente.

Nel nostro ashram di Munger abbiamo trattato con successo un gran numero di schizofrenici, ma spesso c’è un problema. Sebbene la terapia yogica sia molto potente ed efficace, non sempre completa la cura perché le persone ritornano nella stessa situazione in cui sono diventate schizofreniche. Ritornano nella stessa famiglia, allo stesso lavoro, alle stesse abitudini, cibo e ambiente, e il nostro lavoro viene annullato. Questo è il motivo per cui non siamo in grado di dare la completa guarigione che è possibile ottenere con le pratiche di yoga.

Nei nostri ashram scandinavi gli swami andavano negli ospedali psichiatrici della Danimarca e della Svezia e insegnavano ai pazienti le pratiche di purificazione dell’hatha yoga ed altre tecniche. Diversi pazienti guarirono e vennero dimessi dall’ospedale, ma noi eravamo preoccupati per la loro riabilitazione perché sapevamo che il loro ambiente sociale li avrebbe solo fatti impazzire di nuovo. Così abbiamo creato una struttura dove potessero soggiornare e lavorare con l’ashram, insegnando yoga e scrivendo e stampando libri. Se un paziente viene attentamente seguito, e la sua dieta e le attività quotidiane sono regolate, allora lo yoga può sicuramente aiutarlo.

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/1980s/1980/8005/8005hyt.html