martedì 21 marzo 2023
Dalla Pratica all'Applicazione
Esperienze nello Yoga
Compillato da Kamala (Elaine Miller)
Sign.ra Kitty Jarvls, Australia
Tramite lo yoga ho sperimentato un grande miglioramento nel movimento articolare, della capacità respiratoria, della digestione e dell’evacuazione. Mula bandha e shashankasana hanno alleviato la mia estrema depressione; pranayama e yoga nidra mi hanno aiutata a diventare più flessibile e capace di adattarmi alle situazioni stressanti.
Sign.ra Marie O'Neill, Australia
Lo yoga mi ha aiutata a eliminare le tensioni nervose dovute a problemi medici ed emozionali. Recentemente, quando ho quasi perso mio figlio, le tecniche di respirazione yogica mi hanno aiutata ad attraversare questi periodi estremamente critici in cui lui era incosciente e non ci si aspettava che vivesse.
Hazel Doran, Australia
Lo yoga è un grande aiuto nella mia vita quotidiana, in quanto mi rende capace di canalizzare la mia energia in modo più utile. Sono arrivata a capire e ad apprezzare la sfida di tentare di perfezionare gli esercizi fisici. Anche pochi minuti di completa concentrazione su una o due posizioni o esercizi di respirazione mi danno sollievo alle tensioni e una sensazione di benessere fisico e mentale. Sto imparando a portare questa pratica di concentrazione nella mia vita quotidiana, a svolgere un lavoro con la mente univoca, senza chiedermi quale sia il compito successivo o pensare a ciò che devo fare per ultimo. Attraverso lo yoga sto imparando a conservare e rinnovare la mia energia e ora sono in grado di fare più attività durante la settimana. Trovo che la pratica del rilassamento sia quella più benefica per me. Ritirandosi dai pensieri di cose, persone e di sè, guardare il corpo e la mente diventare immobili, andare “lontano nel vuoto e riposare lì nella quiete” porta rinnovamento e accettazione, pace e contentezza. Per me, questo è yoga.
Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/1970s/1978/7803/7803exp.html
Meditazioni
1. Non c'è fine al desiderio. Quindi, la contentezza da sola è la via migliore per la felicità.
2. Le due importanti impurità della mente sono l'attaccamento e il desiderio.
3. La vera religione inizia dove finisce la confusione intellettuale.
4. Lo scopo della filosofia è l'indagine sulla natura delle cose e la ricerca della realtà.
5. La purezza è il cardine della vita spirituale.
6. Dove c'è fede ci sarà sempre molta comprensione.
7. La modestia è l'ornamento dei grandi. Il servilismo non è modestia.
8. L'arroganza è il risultato del disadattamento nella vita.
9. Il bisogno di Dio dell'uomo è fondamentale. È d’importanza quotidiana e di ogni momento.
10. Il rimedio per tutti i dolori è nell'abbandonarsi a Dio.
11. Molti dei nostri problemi derivano da incomprensioni e false immaginazioni.
12. Parla meno, prega di più. Odia meno, ama di più. Prendi meno, dai di più. Indugia meno, frena di più. Dormi meno, medita di più. Siediti di meno, servi di più. Preoccupati meno, sorridi di più.
13. La via dell'amicizia, dell'amore e della compassione è la via che conduce alla felicità.
14. Dai felicità agli altri e sarai felice.
15. Non diffidare degli altri; con fiducia e buona volontà puoi ottenere di più.
16. Il digiuno e l'abnegazione aiutano a controllare i sensi e la mente.
17. Se i valori morali e spirituali non vengono inculcati fin dai primi anni, si finirà per diventare un fascio di complessi o un misantropo.
18. L'imposizione di una disciplina esterna in molti casi non può essere di aiuto e di miglioramento. È necessario un cambiamento di cuore.
19. Il fine della saggezza è la libertà; il fine della cultura è la perfezione; il fine dell'educazione è il carattere; il fine della conoscenza è l'amore.
20. Solo quell'occhio è il vero occhio: quello che vede Dio in tutti.
21. Accogli la verità da qualunque angolo possa provenire.
22. Il velo della Verità o dell'Eterno è la mente mondana.
23. L'anima si innalza allo splendore divino in proporzione alla diminuzione della vita dei sensi.
24. La tolleranza è carità, compassione e sacrificio.
25. Il perdono è un ornamento degno di tutti e di ciascuno.
26. Riforma te stesso prima di provare a riformare gli altri.
27. Coltiva il silenzio. Il silenzio interiore. Dio ti parla in silenzio. Il silenzio della mente è il vero silenzio. Il silenzio conserva l'energia e dona una pace duratura.
28. La preghiera sincera, fatta con tutto il cuore e fede in Dio incrollabile realizzerà meraviglie.
29. L'amore, la cooperazione e la comprensione sono le pietre miliari della pace nel mondo.
30. Rilassati. Rimuovi la tensione. Abbandona la paura e la preoccupazione, medita. Impara l'equilibrio: l'equilibrio dell'anima. Equilibrio è yoga. Equanimità è yoga.
Tratto da:http://www.yogamag.net/archives/1970s/1976/7605/7605med.html
La Moderazione: il più grande amico
Dagli insegnamenti di Swami Sivananda Saraswati
Circa centocinquanta miglia sopra la colonia dei sannyasin di Rishikesh, nell'entroterra himalayano, c'è un avamposto, di nome Chaumali. Qui hanno costruito una sorta di diga o barriera lungo il corso del Gange. Un bel giorno accadde qualcosa lì, e il flusso dell'acqua rischiava di sfuggire di mano ed esplodere in un flusso eccessivo. Immediatamente i fili iniziarono a ronzare. Venne inviato un telegramma a tutte le regioni inferiori, avvisandole di una probabile inondazione del Gange, chiedendo a tutti di spostarsi sulla riva più alta del Gange.
Ora, l'acqua del Gange è la vera vita e anima delle persone che vivono vicino alle rive del Gange. Quindi, cos'è ora questo strano fenomeno che le persone vengono allontanate dalle sue acque vivificanti? Fintanto che il suo flusso rimane entro i limiti, fintanto che il suo volume è limitato da un margine sicuro, è molto vantaggioso e molto desiderabile. Quando la funzione naturale e legittima della diga viene superata, quelle stesse acque diventano pericolose e terribili. Perciò l'eccesso trasforma una benedizione in una minaccia.
Consideriamo ora uno stato di cose simile nella vita umana. L'individuo medio è uno schiavo dei sensi. Ad esempio, dormire è una cosa normale per tutte le creature. Animali e umani, peccatori e santi, tutti lo fanno. Ma vi è un limite all'interno del quale è una necessità desiderabile e benefica. Dormire troppo rende pigri, letargici, annoiati e infine inutili per sè stessi e per la società. Per il sadhaka, è una delle abitudini più pericolose. Dormire troppo abitualmente aumenta tamas e annulla il sadhana, rallentando i progressi.
Mangiare è riconosciuto come una necessità indispensabile finchè dura l'involucro fisico. Dal verme più piccolo al santo realizzato più elevato, tutti assumono cibo. Ma se si esagera, allora diventa direttamente e indirettamente sbagliato, improprio, non etico e positivamente criminale. È una pratica errata e dannosa da un punto di vista della salute e medico. È improprio dal punto di vista del galateo sociale, che guarda la ghiottoneria con disapprovazione. Non è etico, in quanto mangiando troppo si diventa grossolani e sensuali; ed è criminale dal punto di vista economico, poichè la sovralimentazione sfrenata di una parte della popolazione trasgredisce tutti i canoni della distribuzione e priva le masse affamate del cibo di cui hanno estremo bisogno.
Ora, è proprio qui dove percepiamo il ruolo vitale della moderazione nel dare un appropriato equilibrio, proporzione e direzione a tali funzioni. È la presenza o l'assenza di autocontrollo e moderazione che rende l'azione del mangiare degna di lode in una riprovevole. La moderazione fornisce la garanzia e l'assicurazone contro l'eccessiva indulgenza.
Quando la qualità e la natura delle cose percepite attraverso i sensi sono sattviche e non eccitano, allora queste stabiliscono un ritmo nel sistema. Questo stato di armonia è di immenso aiuto nel mantenere la moderazione, poichè la moderazione dipende da una forza interiore; e maggiore è sattwa, maggiore è lo sviluppo di questa forza interiore. Allo stesso modo, l'abituale adesione al principio di moderazione rende il corpo e la mente leggeri e liberi dalle tossine. In un tale stato di salute e purezza tutte le facoltà sono acute e vigili, facilitando l'esercizio di viveka e vichara, discriminazione e indagine, da cui dipendono la saggia selezione e la moderazione.
Quindi la moderazione è il miglior amico. La moderazione svolge un importante ruolo nel mantenere i processi di consumo e indulgenza entro i limiti. Fate pieno uso di questo fattore e avrete tanta salute, benessere, progresso e realizzazione spirituale. La moderazione rende la vita degna di essere vissuta. Siate moderati e diventerete un Jitendriya Yogishvara, Signore dello Yoga vittorioso sui sensi. La moderazione vi rende veramente l'imperatore dei tre mondi. La moderazione porta alla realizzazione del Sè.
Tratto da: http://yogamag.net/archives/2020s/2021/2102/rest221.html
Shivaratri, l’Unione di Shiva e Shakti