Dr. Swami Karmananda Saraswati
Arriverà un momento in cui
i farmaci saranno riconosciuti come la causa delle malattie e delle
debilitazioni anziché come panacea per tutti mali fisici e mentali che
angosciano l’uomo moderno. Abbiamo bisogno dei farmaci al giorno d’oggi perché
ci mancano forza e auto-conoscenza per affrontare direttamente le malattie e
superarle. Questo è il motivo per cui i farmaci sono necessari e sono in abbondanza.
Sebbene le malattie possano guarire dall’interno, ci manca la forza di volontà
necessaria per iniziare il processo di auto-guarigione. Mobilizzando il nostro
volere, possiamo risvegliare e dirigere il prana
per guarirci. La maestria in questa scienza sicuramente non è semplice, ma se
anche poche persone fossero in grado di scoprire questi grandi poteri che giacciono
dormienti in loro stessi e che possono volontariamente risvegliare, allora si
potrebbe ottenere qualcosa d’importante. Come possiamo sviluppare qualcosa di
intangibile come la forza di volontà? La via migliore è tramite una regolare
pratica di yoga.
Se vogliamo curarci,
dovremmo evitare di usare i medicinali il più possibile perché indeboliscono la
volontà, che è l’unica vera arma dell’uomo per guarire sé stesso. I medicinali
abbassano la resistenza naturale alla malattia, mentre lo yoga rafforza
sia la forza di volontà che la resistenza naturale. Alcuni esempi illustreranno
molto bene questo punto.
Se si sviluppa una
bronchite infettiva e si prende un antibiotico appropriato, il batterio che si
sta moltiplicando sarà prontamente ucciso e i sintomi magicamente scompariranno.
La febbre scenderà, la tosse si fermerà ed il paziente si sentirà molto meglio.
Ma avrà curato la sua malattia? In realtà no, perché la proliferazione
batterica non è la causa della malattia, ne è l’effetto. Il primo problema è
una debolezza, una deficienza del livello energetico nella regione del torace,
un blocco o una mancanza di prana. A
causa di questa deficienza i batteri sono in grado di moltiplicarsi dando il
via ai sintomi. Solo coloro che hanno la resistenza naturale diminuita,
l’energia bassa, si ammaleranno. Dopotutto, i batteriologi ci dicono che tutti
noi ospitiamo molti batteri, noti per produrre malattie infettive, ma senza
svilupparle. Quando il prana è carente e si contrae una malattia come la
bronchite, prendere un antibiotico può liberarci dai sintomi, ma in realtà si
rimane ancora malati. Ciò perché l’energia del sistema respiratorio rimane
bassa, ma ora si è inconsapevoli di questa carenza in quanto i sintomi sono
stati rimossi.
Come dovrebbe essere
trattato un caso come quello della bronchite infettiva? Ci sono due modi. Nel
primo modo, possiamo usare antibiotici per rimuovere i sintomi e poi adottare
un programma quotidiano di asana e pranayama specifici per
costruire l’energia e la resistenza naturale del sistema respiratorio. Ciò
impedirà successive infezioni e correggendo la carenza energetica di base
curerà la tendenza verso la malattia. Nel secondo modo, si conta esclusivamente
sul potere del corpo e della mente, aumentato dallo yoga, di sconfiggere
l’infezione. Questo richiede più tempo e richiede dello sforzo personale, ma i
risultati saranno di gran lunga maggiori.
Un altro ottimo esempio
di guarigione sintomatica è il trattamento chirurgico e medico dell’ulcera
peptica. La causa principale dell’ulcera peptica è lo stress mentale e l’ansia
logorante. Ciò si traduce in un eccessivo consumo di acido nella parete dello
stomaco o nel duodeno che avrà una ridotta resistenza della mucosa del
rivestimento cellulare. Quando il chirurgo suturerà il buco formatisi e
rimuoverà i nervi esposti dal contatto con le secrezioni acide dello stomaco,
il dolore cesserà sicuramente.
Ma questo non farà
nulla per la cura della malattia: il sistema nervoso autonomo rimane
esattamente come prima. Finché non si imparerà come rimuovere veramente le
tensioni mentali e le ansie, si soffrirà o di un’ulcera ricorrente in pochi
mesi o si svilupperà qualche altra malattia molto più seria, anche mortale, più
avanti nella vita, come risultato del continuo accumulo di stress e angoscia.
In questo caso, sarebbe meglio perfezionare la pratica di yoga nidra per
rimuovere sia le cause che i sintomi dell’ulcera tramite il rilassamento dello
stress accumulato nella vita quotidiana. Tecniche come kunjal kriya
possono essere usate per rafforzare il prana
del tratto gastrointestinale superiore.
Come possono influire i
farmaci sulla nostra capacità di mobilitare l’energia pranica interiore per
scopi di auto guarigione? Per prima cosa è necessario un grande sforzo di
concentrazione per svegliare le più elevate facoltà praniche e psichiche
dell’uomo, e per liberare l’energia guaritrice. Questa concentrazione può
essere trovata solo quando ci si trova di fronte a uno stimolo pressante come
il dolore. Una volta che i sintomi saranno eliminati, l’impeto di cercare la
soluzione sarà perso.
Secondariamente, i
maggiori farmaci tranquillanti e ipnotici, come i potenti antidolorifici,
disorientano la coscienza e frammentano la volontà. Questi agenti disconnettono
le connessioni e le varie facoltà e dimensioni della consapevolezza che è
necessaria nella guarigione. Non si è più totalmente consapevoli.
È stato recentemente
scoperto che il sistema nervoso centrale dell’uomo produce molti agenti killer
del dolore, chiamati endorfine. Sono state isolate ed è stato provato che sono
molte volte più potenti degli oppiacei più potenti come la morfina e l’eroina,
nell’alleviare il dolore. Ma, la chiave del loro rilascio e della loro azione
nel sistema nervoso non sono note.
Si pensa che tali
endorfine possano essere stimolate e rilasciate dall’espansione volontaria
della consapevolezza cosciente di fronte al dolore nel sistema corporeo.
I farmaci non devono
essere condannati, ma il loro uso indiscriminato da parte degli aspiranti
spirituali farà loro perdere preziose esperienze. Se si è dediti all’auto
conoscenza e alla comprensione più elevata, si potrà imparare molto dalla
malattia. Naturalmente, i farmaci possono sempre essere utilizzati, se
necessario. Non sono né buoni né cattivi: dipende dalla situazione. Tuttavia,
il livello di consumo dei farmaci dei nostri giorni riflette il livello
collettivo della consapevolezza dell’uomo. Abbiamo bisogno delle medicine per
tenere lontano il dolore della vita. Essere capaci di affrontare i dolori con i
quali ci confrontiamo dovrebbe essere considerata una grande conquista e anche
una benedizione. Questo perché la nostra propensione nello sperimentare il
piacere non potrà mai superare la nostra capacità di tollerare il dolore.
Questo è uno dei fattori basilari della vita. Se il sistema nervoso umano viene
offuscato ogni volta che sorge la realtà del dolore, non sarà mai nemmeno sensibilizzato
per l’esperienza del piacere. Questo è uno dei motivi per cui molte persone non
trovano altro che noia e insoddisfazione nella vita moderna. La vita diventa
banale man mano che l’uomo diventa sempre più debole, cercando follemente il
piacere ed evitando il dolore.
Siamo molto orgogliosi
della scienza medica moderna e dei suoi progressi, ma dobbiamo stare attenti
nel valutare il suo contributo alla nostra scomparsa. Il medico di famiglia che
è sempre pronto con la sua armeria di farmaci è davvero un misto di benedizioni
per l’umanità. Affidandoci però eccessivamente al suo magico bagaglio di
trucchi, stiamo dimenticando che possiamo evolvere, imparare e crescere
attraverso i nostri dolori per una maggiore comprensione cosmica e felicità.
Per favore notate che,
tuttavia, lo yoga non dovrebbe essere praticato per alleviare il dolore
o la malattia senza la guida di un terapista yogico competente, preferibilmente
in ambiente ashramico.