Swami
Satyananda Saraswati
Conferenza allo Zinal
Conference, Svizzera
L’Hatha yoga non è solamente un metodo per preparare il sistema al risveglio
spirituale, è anche un’importante scienza della salute. Sin dai tempi antichi è
stata utilizzata da yogi e rishi per alleviare ed eliminare ogni
tipo di malattia, disordine e difetti. È vero che le pratiche richiedono un po’
più di tempo e sforzo da parte del paziente rispetto alle terapie
convenzionali. In termini di risultati permanenti e positivi, oltre al
risparmio di enormi spese per i farmaci, però ne vale sicuramente la pena.
Ciò che fa di questo
metodo di trattamento una soluzione potente ed efficace è il fatto che lavora
sui principi di armonia e unificazione piuttosto che di diversità. I tre
principi importanti su cui si basa la terapia fisica e mentale sono i seguenti:
1. Riportare in assoluta
salute una parte o un sistema del corpo. Ciò influenza anche il resto del
corpo.
2. Equilibrare i poli energetici, positivo e
negativo.
3. Purificare il corpo dai
tre tipi di materiali di scarto.
Ritmi reciproci
Se
appendete quindici orologi con movimenti a pendolo diversi sullo stesso muro,
noterete che dopo un po’ di tempo tutti i pendoli si sincronizzeranno. Ciò
accade in modo del tutto naturale secondo la legge dei ritmi e delle vibrazioni
reciproche.
Nel
corpo fisico, tutti i vari organi e sistemi devono svolgere le loro funzioni ma
potrebbe non esserci una completa coordinazione tra di essi. Se i vari organi o
sistemi del corpo non sono in grado di coordinarsi con gli altri, significa che
non uno ma tutti i sistemi ed organi sono squilibrati. Quindi, in ogni singola
malattia, che sia fisica o mentale, ogni sistema è fuori coordinamento.
In
accordo alla legge dei ritmi reciproci, tutto ciò che dovete fare al fine di
ripristinare la salute nell’intero sistema, è di portare un organo o un sistema
in uno stato di salute. Poi tutti gli altri naturalmente seguiranno l’esempio.
La cattiva salute di un sistema crea cattiva salute nel resto del corpo. Non
potete dire che il vostro stomaco è malato e tutto il resto è in salute.
Perciò,
se un malato viene da noi con un certo numero di disturbi, noi generalmente gli
diamo un trattamento solo per uno di essi e cerchiamo di farlo stare meglio a
livello di quel particolare disturbo. Se siete in grado di creare la salute in
un sistema del suo corpo, gradualmente l’intero corpo inizierà a stare meglio.
Così è come l’hatha yoga terapia
dovrebbe essere proposta.
Oggi
la maggior parte degli insegnanti di yoga
non segue questo sistema. A seconda della loro conoscenza delle diagnosi
mediche, stilano una lunga lista di pratiche, una per la costipazione, una per
l’epistassi, una per qualcos’altro. Pensano che insegnando ai malati varie
tecniche di hatha yoga per i
differenti disturbi, staranno meglio. Il loro sistema si basa sul concetto
popolare che le diverse malattie appartengono a differenti gruppi, che non
tengono in conto dell’interrelazione di tutti gli organi e sistemi.
Equilibrare i poli energetici
La
conservazione dell’energia nel corpo fisico è un altro aspetto importante della
salute che è stato ignorato dalla maggior parte delle scienze mediche. Diamo
molta importanza alla nutrizione, ma dimentichiamo che la vera sorgente
dell’energia è innata. Tale energia è qualcosa di simile a delle cariche
positive e negative che pulsano ovunque. Il corretto equilibrio di queste due
forme di energia, crea un buono stato di salute. Ogni volta che questi flussi
positivi e negativi sono soppressi, bloccati, dissipati o scarsamente
distribuiti, come risultato si avrà inevitabilmente la malattia. I vari organi
e sistemi del corpo non si sostentano solamente con il cibo e le vitamine. Le
fonti principali di energia nella vita sono queste due cariche, il più e il
meno, il positivo e il negativo. La scienza dell’armonia fisica e mentale è nota
come hatha yoga. Il significato di hatha yoga è molto chiaro. La lettera ‘ha’ e la lettera ‘tha’ sono dei bija mantra
tantrici, rappresentano i due poli di energia positiva e negativa. Hatha yoga significa unione o
coordinamento tra la forza positiva e quella negativa nel corpo fisico.
Eliminazione dei rifiuti
Il
nostro corpo funziona secondo linee molto semplici. Proprio come una macchina
produce rifiuti, allo stesso modo il nostro corpo produce continuamente
rifiuti. Questi rifiuti sono di tre tipi: muco, gas e acidità. Se pulissimo il
nostro corpo internamente di volta in volta, gli eccessi di questi tre prodotti
metabolici sarebbero rimossi e la loro formazione sarebbe regolata ed
equilibrata. Allora si potrebbe mantenere una salute perfetta.
È
in questo senso che le pratiche dei sei shatkarma
dell’hatha yoga hanno veramente grande importanza. Pulire il corpo da questi
tre tipi di rifiuti accumulati nel sistema è un aspetto importante dell’hatha yoga terapia.
Neti
Il
primo degli shatkarma è la pratica di
neti, dove acqua calda e salata passa
attraverso una narice ed esce dall’altra. Neti
si fa anche con un catetere se c’è un’ostruzione nasale. Neti dovrebbe essere praticato prima del pranayama al fine di pulire entrambi i passaggi nasali. È usato per
differenti tipi di disturbi perché quando entrambe le narici vengono pulite
regolarmente, si mette in atto un processo di guarigione scientifico.
Durante
l’atto respiratorio, quando l’aria entra nelle narici, un messaggio riguardante
gli ioni contenuti nell’aria passa al cervello. Nel setto nasale si attiva un
sistema di monitoraggio e gli ioni positivi e quelli negativi vengono separati.
Per un opportuno monitoraggio e separazione degli ioni nell’aria è necessario
che tutto il passaggio nasale sia pulito dalla pratica di neti.
Abbiamo
scoperto che le persone che soffrono di crisi epilettiche ed isteriche
respirano attraverso la bocca. Non solo la notte mentre dormono, ma anche
durante il giorno respirano inconsapevolmente attraverso la bocca. Questo
perché la mucosa all’apertura nasale è infiammata. Perciò l’aria che entra
attraverso il naso assume un odore, e il naso è allergico a quell’odore. Quando
c’è infiammazione nella mucosa si hanno delle reazioni allergiche. Ad esempio,
la mucosa infiammata rifiuta di accettare vari odori, si starnutirà o, se
vengono immessi forzatamente, causeranno raffreddore, mal di testa o vomito.
Quindi
coloro che hanno costantemente la mucosa del naso infiammata, sono costretti a
respirare attraverso la bocca. Quando si inspira attraverso la bocca, la
maggior parte dell’ossigeno va direttamente ai polmoni. La bocca non ha il
meccanismo di separazione degli ioni della materia gassosa. Perciò quello che succede
è che i polmoni creano un forte stress nel sistema coronarico e anche nel
cervello. Questo a sua volta diventa un grande sforzo per i canali sensoriali e
la corteccia motoria, e provoca isteria e i vari tipi di epilessia.
Il
trattamento per queste malattie è molto semplice: smettere di respirare dalla
bocca. La respirazione dalla bocca è dovuta all’infiammazione della sensibile
membrana mucosa. Per correggere questa condizione, dovete insegnare sutra neti, dove si inserisce un
catetere nel naso e lo si fa uscire dalla bocca. Questo crea una certa frizione
nel setto dove si attua il monitoraggio, in modo che gli ioni possano essere
separati in maniera appropriata.
La
pratica di neti è anche molto utile
per alleviare l’emicrania, la sinusite e molti altri disturbi relativi agli
occhi, alle orecchie, al naso e alla gola.
Dhauti
Dhauti è un sistema molto
importante di auto-pulizia che include tre tecniche principali: 1) kunjal, vomito; 2) vastra dhauti, ingoiare una striscia di stoffa; 3) shankhaprakshalana, bere acqua salata e
lasciarla passare attraverso il canale alimentare.
Molto
si sa di kunjal, in cui si beve acqua
salata e si vomita. È una pratica molto importante per eliminare l’acidità nei
disturbi gastrici. La maggior parte delle malattie sono causate
dall’iperacidità, e questa pratica del vomito è un antidoto per questo. Per chi
soffre di cattiva digestione, o per quello che viene definito come sapore di
acido che viene dall’eruttazione degli acidi dello stomaco, questa è la pratica
migliore. Il vomitare è molto importante per migliorare la digestione ed
equilibrare l’iperacidità. Ma se c’è ipoacidità, questa pratica non aiuta.
In
caso di ipoacidità usiamo un’altra pratica chiamata vyaghra dhauti, o
lavaggio della tigre. L’ipoacidità causa dispepsia, indigestione cronica. A
causa della mancanza di acidità, il cibo non viene opportunamente digerito.
Quando si ha questo tipo di indigestione, si aspetta tre ore dopo aver assunto
cibo, poi si vomita tutto il contenuto rimanente in modo da pulire lo stomaco.
Per
eliminare problemi, ho scoperto che la forma migliore di dhauti è shankhaprakshalana.
Con circa sedici bicchieri (o 4 o 5 litri) di acqua calda salata, si pulisce
tutto il canale alimentare da cima a fondo. Entro un periodo di 11-12 ore è
possibile sbarazzarsi di tutto il muco fermentato e decomposto nell’intestino.
Sulle pareti intestinali c’è del muco duro, a cui il cibo si attacca
velocemente. Come questo muco si decompone, dovrebbe essere espulso.
Sfortunatamente, invece, nel nostro moderno sistema di trattamento, quando esce
del muco pensiamo di avere una malattia e immediatamente prendiamo delle
medicine per fermare il processo. Non permettiamo a questo muco decomposto di
essere espulso per la sua via naturale. Praticando shankhaprakshalana, gli intestini (tenue e crasso) vengono puliti
da questo muco decomposto.
Quando
questo muco sarà completamente espulso, si creerà uno stato di pulizia e salute
in tutto il sistema. Dovete ricordare che quando gli intestini sono pieni di
muco decomposto, la peristalsi intestinale rallenta e anche la temperatura nel
colon e nell’intestino tenue diminuisce. Quando questo avviene, all’interno
degli intestini si ha decomposizione e fermentazione. Ciò significa che durante
il processo di assimilazione, il corpo assorbe tossine e tutto il corpo diventa
intossicato.
La
pulizia del corpo tramite shankhaprakshalana
dovrebbe avvenire secondo le stagioni prevalenti nel Paese. Quando la stagione
cambia da caldo a freddo, c’è un cambiamento corrispondente in tutto il corpo.
Il sistema di riscaldamento e di raffreddamento, simile ad un termostato,
cambia fase al cambiamento della stagione. A quel punto si dovrebbe praticare shankhaprakshalana.
Asana e pranayama
Nell’hatha yoga terapia abbiamo avuto anche
dei risultati eccellenti con la pratica di asana
e pranayama. Le asana principali sono molto potenti perché influenzano il sistema
endocrino, che mantiene ordine nel corpo fisico. Lo squilibrio o le condizioni
di ipo o iper possono generare malattie. Le malattie coronariche sono un buon
esempio. Nei Paesi occidentali queste malattie sono in crescita giorno dopo
giorno, e sono note come i killer numero uno. Insieme con il rilassamento,
abbiamo scoperto che la pratica di siddhasana
è benefica per i malati di cuore.
Siddhasana, la posizione in cui
si preme il perineo con un tallone e i visceri più bassi con l’altro, non è
importante solamente come posizione meditativa. La pressione dei talloni aiuta
a controllare l’uscita di testosterone, l’ormone maschile prodotto nello
scroto. Questo ormone è molto importante perché controlla la funzione maschile
e anche perché influenza il comportamento coronarico. Controllando la fuoriuscita
di testosterone si possono prevenire le malattie coronariche. Sopprimendo il
rilascio di questo ormone importante, automaticamente si può controllare la
fluttuazione della pressione cardiaca. Il testosterone ha un effetto immediato
sulla costrizione dei vasi sanguigni, che appesantisce l’intero sistema
coronarico aumentando la pressione. Durante la pratica di siddhasana, comunque, la fuoriuscita del testosterone è inibita e
la pressione sanguigna è in grado di riequilibrarsi.
Sirshasana, la posizione sulla
testa, è ben nota per aumentare la ventilazione ai tessuti del corpo,
soprattutto al cervello. Di solito la ventilazione del cervello è molto
inadeguata, ma in sirshasana è
ottimale. Con la pratica di sirshasana,
si può rimuovere completamente tutta la pesantezza del cervello e dei pensieri.
Ciò
che non è molto conosciuto a proposito di sirshasana
è che ha un’influenza benefica sul comportamento del cuore. Durante la pratica
di sirshasana il livello di ossigeno
consumato decresce mentre quello della sua assimilazione aumenta. Questo fu
verificato diversi anni fa da un gruppo di ricercatori polacchi. Sirshasana è molto importante nelle
malattie coronariche perché quando si riduce il consumo di ossigeno anche la
frequenza cardiaca si riduce. Se i problemi coronarici sono sotto controllo, le
persone si potranno allenare ad usare una minor quantità di ossigeno. Le
pratiche di sirshasana e di kumbhaka sono molto importanti per
ridurre il consumo di ossigeno e per tenere in allenamento i muscoli
involontari del cuore e del cervello.
Il
cuore è un muscolo involontario, me è controllato da un centro nell’ipotalamo.
Quando uno yogi entra nel samadhi profondo e ferma il proprio
respiro, non consuma affatto ossigeno, e il proprio cuore si ferma
completamente. Se il cuore non si fermasse completamente, si riempirebbe di
sangue impuro che danneggerebbe i suoi tessuti e le pareti. Quindi, nel samadhi profondo il consumo di ossigeno
è zero. Anche la pulsazione minima di energia è assente nei muscoli coronarici.
Questo stato è noto e può continuare per diversi giorni, e quando lo yogi emerge dal samadhi, le sue funzioni riprendono di nuovo i livelli normali.
Meditazione
La
scienza della meditazione è anch’essa una parte dell’hatha yoga. Non è
solamente una via per giungere a Dio, ma una via per mantenere equilibrio tra
le energie pulsanti e renderle utili per il corpo. Io penso che la meditazione
sia un gioco tra le due forze, le due energie all’interno di noi, che sono in
totale conflitto tra loro. Un’energia cerca di subordinare l’altra forma di
energia. Tramite le pratiche di meditazione si crea un’unione tra queste due,
diventando così ciò che è chiamata energia totale.
Unione di yoga e scienza
Le
malattie fisiche e mentali di cui soffre l’essere umano sono nient’altro che
uno stato di disarmonia nel sistema energetico. Per alleviarli dovremmo dare
una nuova occhiata al nostro corpo e allargare la dimensione della scienza
medica moderna. Dovremmo ridefinire il corpo, la classificazione delle malattie
e il sistema di diagnosi. Non appena la scienza moderna sarà in grado di
ridefinire il corpo così com’è e correlare lo stato del corpo con quello della
mente e le situazioni della vita, allora forse potrà avvenire un’unione felice
tra lo yoga e la scienza. Ma al
momento siamo poli opposti: lo yoga
parla di una cosa e la scienza di qualcos’altro.
La
terapia fisica e mentale è una delle conquiste più importanti dell’hatha yoga. Finora l’hatha yoga ha avuto successo in malattie
come l’asma, il diabete e la pressione sanguigna, dove non lo ha avuto la
scienza moderna. Oltre a questo, l’hatha
yoga si è dimostrato molto efficace nei casi di epilessia, isteria, reumatismi
e molti altri disturbi di natura cronica e costituzionale. Infatti, abbiamo
scoperto che la maggior parte delle malattie di natura cronica e costituzionale
possono essere definitivamente risolte tramite l’hatha yoga.
In
quei casi è necessario, comunque, avere insegnanti e terapisti qualificati, e
una miglior qualità di allenamento. L’insegnante di hatha yoga deve essere esperto nel corpo e nella mente. Allo stesso
momento, lui o lei dovrebbe essere non solo un insegnante di hatha yoga, ma uno scienziato dell’hatha yoga. Molte ricerche devono essere
fatte su questo.
Questo
è solo uno sguardo su come le pratiche di hatha
yoga possono creare uno stato di salute fisica e mentale. In questo
momento, molte ricerche si stanno facendo in vari Stati dell’Europa, in
America, in India e nel sud-est asiatico per accertare gli effetti delle
pratiche su tutti gli organi e i sistemi del corpo. Speriamo che presto l’hatha yoga sia accettato come uno dei
sistemi principali di trattamento delle malattie fisiche e mentali.