Dr.
Swami Shankardevananda Saraswati
Vyaghra kriya è una variante di kunjal. È la tecnica ideale per disturbi digestivi come la
dispepsia cronica o l’acidità di stomaco, che affliggono molti occidentali.
Le tecniche di kunjal e di vyaghra kriya sono note sotto il titolo
comune di vaman dhauti. Vyaghra è noto con il nome di vaman anna dhauti. ‘Anna’
significa cibo e ‘vaman’ vomito. È anche conosciuto come baghi kriya e vyagra
karma kriya. Entrambi ‘vyagra’ e ‘baghi’ significano tigre. Questa tecnica è
conosciuta anche come l’atto della regurgitazione della tigre. È differente
rispetto a kunjan perché si fa tre ore dopo avere mangiato invece che a stomaco
vuoto. L’acqua espulsa dallo stomaco si porta via, quindi, molto cibo non
digerito o semi-digerito.
La tigre, così come la mucca, il cane, la scimmia e altri animali
sono stati visti vomitare. La tigre si rimpinza della sua preda, mangiando
anche le ossa, e poi rigurgita i resti del cibo dallo stomaco tre o quattro ore
dopo. I cani e i gatti usano questa tecnica quando hanno mangiato qualcosa che
non è stato di loro gradimento. Mangiano erba come emetico e poi vomitano i
veleni che sono entrati nel loro sistema. Quindi, questo è un metodo naturale,
e come molte pratiche yogiche, è stata copiata direttamente dagli animali.
Gli yogi antichi osservarono questa sana abitudine della tigre ed
iniziarono ad utilizzarla a proprio vantaggio. Assumevano il loro cibo in modo
normale e poi tre ore dopo espellevano le porzioni che rimanevano indigeste.
Ciò li preservava da molti disturbi e disagi intestinali e permetteva che la
loro energia fosse indirizzata verso scopi più utili.
Vyaghra kriya fu praticata anche dagli imperatori del Sacro Romano
Impero che la usarono per evitare l’indigestione dopo le loro famose orge. In
questo modo, potevano anche mangiare di più.
La tecnica
Quando sentite lo stomaco a disagio, fate esattamente la stessa
procedura per kunjal kriya. Bevete sei bicchieri (o quanti riuscite) di acqua
tiepida salata uno dopo l’altro il più rapidamente possibile. Inclinatevi
immediatamente in avanti e mettete il medio e l’indice della mano destra in
gola, più giù possibile. Le unghie dovrebbero essere corte e pulite. Sfregate e
premete la parte posteriore della lingua. Questo induce una forte urgenza di
vomitare.
Fatelo due o tre volte in modo che l’ultima volta esca solo acqua
pura e lo stomaco sia perfettamente pulito. Tradizionalmente vyaghra kriya
viene fatto tre o sei ore dopo aver ingerito cibo nello stomaco. Quarantacinque
minuti dopo si può assumere khir (budino di riso al latte), anche se questo non
è essenziale.
Mentre si pratica vyaghra kriya cercate di evitare che particelle
di cibo entrino nel naso. È consigliabile fare neti subito dopo in modo da pulire completamente i passaggi nasali,
nel caso che fluidi o solidi irritanti siano entrati.
Non raccomandiamo a persone che soffrono di ulcere allo stomaco,
ernia, problemi cardiaci o ipertensione di tentare di eseguire questa pratica.
Notate bene: kunjal kriya può essere fatto quotidianamente, anche quando si è
malati o nel pieno della salute, mentre vyaghra kriya si deve fare solo quando
necessario.
Benefici fisici
Dopo aver assunto un pasto che non è stato gradito al sistema digestivo,
ci si sente a disagio e pesanti. Eseguendo vyaghra kriya si ripristina la
sensazione di leggerezza ed energia.
Vyaghra rimuove il peso degli alimenti indigesti che creano nausea
o fastidio; rimuove le condizioni croniche di acidità di stomaco ed indigestione
che sono molto comuni nel mondo al giorno d’oggi. Rimuove i veleni che abbiamo
inconsapevolmente ingerito prima che abbiano la possibilità di danneggiare il
corpo. La pratica giornaliera di vyaghra
rimuove i problemi polmonari come la tosse. Come kunjal, vyaghra kriya è ottimo
per gli asmatici e per chi ha malattie del torace. Questo perché uno stomaco
pesante rende difficile la respirazione e può causare un attacco acuto di asma.
Aiuta anche a pulire i polmoni dal muco. È utile in caso di reflusso biliare,
quando la bile entra nello stomaco e crea nausea.
Vyaghra permette ai principali elementi nutritivi del pasto di
essere assorbiti, senza essere diluiti dagli elementi meno puri e
occasionalmente velenosi che stanno diventando sempre più diffusi nei prodotti
adulterati di oggi.
Benefici mentali
Sapere che una tecnica come vyaghra kriya è disponibile e che è
praticata da molti secoli da yogi ed animali, ci dà fiducia per affrontare
qualsiasi emergenza. Vyaghra kriya permette a coloro che soffrono di
indigestione cronica e acidità di stomaco di mangiare con la mente rilassata e
godere del proprio cibo. Quando si elimina l’indigestione, il mondo intero
appare più luminoso e la vita assume nuovi significati e scopi.
Benefici pranici
La digestione di un cibo puro richiede molta poca energia, o
prana. Il processo è un flusso regolare e continuo con ogni parte del sistema
digestivo che agisce correttamente, rispettando una sequenza e delle giuste
proporzioni quantitative e qualitative. A differenza del cibo puro che dà
energia, la digestione di un cibo impuro consuma molta energia. Vyaghra elimina
questo dispendio inutile di energia, in modo che il prana possa energizzare il
cervello e gli altri sistemi corporei. Vyaghra, quindi, rimuove la tendenza a
dormire dopo il pasto e la letargia che si ha durante le nostre attività
quotidiane intorno alla metà della giornata. Come kunjal, il riflesso del
vomito produce prana che stimola il corpo.
Conclusioni
I disturbi più comuni della nostra epoca sono l’indigestione e il
bruciore di stomaco, causate dal mangiare troppo o troppo velocemente, o
dall’ingerire cibo non nutriente che agisce come un veleno. Il corpo reagisce a
questo rimescolando il cibo nello stomaco, permettendo ai fluidi e alle parti
più facilmente digeribili di muoversi rapidamente verso l’intestino. Molta
energia viene consumata dallo stomaco per digerire il cibo rimanente. Questo,
spesso, produce un eccesso di acidi che causa il bruciore.
Se mangiamo qualcosa di velenoso, lo stomaco lo trattiene finché
il cervello non segnala la sua presenza indesiderata inducendo una sensazione
di nausea. Ma molte persone non vomitano finché i veleni non sono entrati nella
circolazione sanguigna in quantità sufficiente per farli ammalare
completamente. Allora vomitano copiosamente e continuano a farlo anche dopo che
lo stomaco si sarà svuotato.
Nel normale processo della digestione, il cibo viene completamente
rimescolato fino a che i vari nutrienti ed elementi non siano assorbiti nella
circolazione sanguigna. Alla fine tutto ciò che è buono viene estratto,
lasciando solo i residui di scarto da espellere. Ma quando ingeriamo qualcosa
di velenoso, o se riduciamo il livello energetico a causa di un eccesso di
cibo, la digestione rallenta. Di conseguenza non prendiamo la corretta quantità
ed equilibrio di nutrienti dal cibo. Vyaghra kriya ci aiuterà a risolvere
questo problema. Se dopo tre ore c’è ancora pesantezza, disagio, eruttazione o
si sente lo stomaco pieno di cibo, occorre fare vyaghra kriya. Ciò darà energia
a tutto il corpo liberando l’energia che è impegnata nella digestione del cibo
non necessario.
Un altro uso di vyaghra kriya è illustrato nella storia seguente:
Swamiji venne invitato ad essere il principale oratore ospite in un convegno.
Il banchetto preparato in suo onore consisteva in carne, pollo, scorpioni,
serpenti, lumache, cervelli ed altre prelibatezze di quel Paese che per la
dieta yogica sono ripugnanti. Naturalmente, come sannyasin ed ospite
principale, Swamiji dovette mangiare le “prelibatezze” in modo che i suoi
ospiti non si offendessero. Questa è una parte della rinuncia, dato che Swamiji
rinunciò alla sua rinuncia al consumo di carne.
Quando tornò nella sua stanza d’albergo, Swamiji semplicemente
eseguì vyaghra kriya e tutti furono felici.