giovedì 21 giugno 2018

L’Ashtanga Yoga di Swami Sivananda

Swami Yogatirthananda Saraswati (Svizzera)

L’ashtanga yoga del saggio Patanjali si occupa dell’esplorazione della mente. L’ashtanga yoga di Swami Sivananda si occupa dell’espressione di quella mente.
-Swami Niranjanananda Saraswati

Gli otto passi del sentiero di Swami Sivananda (servi, ama, dona, purifica, sii buono, fai del bene, medita e realizza) è un sadhana, una tabella di marcia per la pace e l’armonia. I diciotto ITIES di Swami Sivananda (serenità, regolarità, assenza di vanità, sincerità, semplicità, veridicità, equanimità, fissità, non irritabilità, adattabilità, umiltà, tenacità, integrità, nobiltà, magnanimità, carità, generosità e purezza) sono strumenti pratici, che ci aiutano a vivere e a completare la tabella di marcia al fine di far diventare la nostra vita un’espressione continua e spontanea di tutti e gli otto passi.

Servi
“Il servizio inizia con la connessione con le altre persone. È l’abilità di mettere sé stessi nei panni dell’altro, non diventando il riformatore, ma lo sperimentatore della sofferenza del sofferente. Dopo aver sperimentato la sua sofferenza, con la vostra saggezza e realizzazione potrete trovare un modo per aiutare quella persona. Allora inizia il servizio, che è espressione ed esternalizzazione di ciò che avete ottenuto aiutando gli altri a crescere.” (Swami Niranjanananda)

La meditazione SWAN c’insegna che abbiamo differenti e sempre mutevoli SWAN. Quando la barriera tra le persone si romperà ci relazioneremo senza pregiudizi. Allora sapremo che le debolezze che oggi causano sofferenza a lui o a lei, domani potrebbero essere le nostre debolezze. Con gli ITIES modifichiamo ogni situazione in meglio. Comprenderemo la divina onnipresenza. Vorremmo condividere le nostre conoscenze ed usarle per elevare gli altri. Gli ITIES trasformano tutte le nostre attività in dovere e servizio.

Amore
“Come iniziamo ad identificarci sempre più con gli altri, e come iniziamo ad aiutare sempre più gli altri, si svilupperà una bellissima qualità dentro di noi che è conosciuta come amore. Il vero amore è la capacità di capire, apprezzare ed essere uno con gli altri, e di provare per loro quello che si prova per sé stessi. Questa capacità arriva dopo aver imparato ad esprimerci in forma di servizio. Quest’amore trascende tutti i sentimenti, le emozioni, le aspettative e i desideri.” (Swami Niranjanananda).

La pratica degli ITIES si basa sull’idea dell’osservatore che non reagisce a nessuna situazione, ma è in grado di agire con piena consapevolezza. Soltanto un osservatore, libero dall’interesse personale, può agire senza aspettative. Con gli ITIES perdiamo la falsa identità ed il coinvolgimento emozionale. Gli ITIES sono le diciotto facce dell’amore.

Dare
“Dopo l’aver amato, cosa rimane? Il dare. Ci sarà solo il dare, dare e dare, senza desiderare nulla in cambio.” (Swami Niranjanananda)

Lo sforzo che si fa nel praticare i diciotto ITIES è il dono più grande. Sforzarsi lungo il percorso degli ITIES con la volontà di perfezionarsi è un tentativo disinteressato, ed il risultato gioverà a tutti. Il dono degli ITIES genera ulteriori donazioni.

Purificare
“La purificazione avviene naturalmente e spontaneamente quando si ottiene la capacità di condividere, di dare la bellezza di cui si è avuta esperienza. Tale purificazione non significa assenza delle qualità interiori negative, ma una sensazione di soddisfazione o integrità che non consente a nulla di negativo di influenzarvi, cosicché rimarrete in uno stato puro dell’essere continuamente.” (Swami Niranjanananda)

La pratica degli ITIES è un processo di purificazione. Noi scegliamo consapevolmente un punto di vista positivo e gli ITIES sono la nostra armatura contro le scelte negative, limitanti o persino distruttive. La purezza degli ITIES si basa sulla comprensione, l’armonia ed il coraggio di rendere il mondo un luogo migliore per tutti. La purezza degli ITIES è la purezza del sattwa.

Essere buoni
“Quando sarete purificati e liberi dalle influenze del mondo sensoriale e materiale giungeranno tutte le cose buone, al solo vostro comando. Diverrete buoni.” (Swami Niranjanananda)

Diverremo persone buone perché gli ITIES sono buone qualità e, ogni volta che agiremo nello spirito degli ITIES, vinceremo insensibilità ed ignoranza. Gli ITIES ci fanno desiderare di essere persone migliori. 

Fare del bene
“Quando si diventa buoni, si fa del bene.” (Swami Niranjanananda)

Quando testa e cuore sono buoni, l’azione che segue deve essere buona. Gli ITIES ci fanno agire in modo organizzato, con buone intenzioni e costruttivamente. Ogni ITIES applicato avvia un atto di bontà.

Meditare
“Quando si fa del bene, ci si muove nuovamente all’interno di un naturale processo meditativo. Qui la meditazione non è uno sforzo personale, ma una connessione universale con ogni cosa.” (Swami Niranjanananda).

I cosiddetti ostacoli sono una sfida per gli ITIES; la vita cessa di essere una lotta e diventa una continua applicazione degli ITIES e questi diventano la materia di cui sarà fatta la mente. In ultima analisi, gli ITIES vivono la loro vita tramite noi.  

Realizzare
“Quando si ha una connessione universale con ogni cosa, si ha la realizzazione di ‘Io sono uno’.” (Swami Niranjanananda).


O secondo le parole di Swami Sivananda nella seconda parte della ‘Canzone dei diciotto ITIES”:

“Praticate giornalmente questi diciotto ITIES. Raggiungerete presto l’immortalità. Il Brahman è la sola unica realtà. Il Signor tal dei tali è una falsa identità. Rimarrete nell’eternità e nell’infinito, vedrete l’unità nella diversità. Non potete conseguire questo all’università.”