Swami Yogatirthananda Saraswati
(Svizzera)
L’ashtanga yoga del saggio Patanjali si occupa dell’esplorazione
della mente. L’ashtanga yoga di Swami Sivananda si occupa dell’espressione di
quella mente.
-Swami Niranjanananda Saraswati
Gli otto passi del sentiero di Swami Sivananda (servi, ama, dona,
purifica, sii buono, fai del bene, medita e realizza) è un sadhana, una tabella
di marcia per la pace e l’armonia. I diciotto ITIES di Swami Sivananda
(serenità, regolarità, assenza di vanità, sincerità, semplicità, veridicità,
equanimità, fissità, non irritabilità, adattabilità, umiltà, tenacità,
integrità, nobiltà, magnanimità, carità, generosità e purezza) sono strumenti
pratici, che ci aiutano a vivere e a completare la tabella di marcia al fine di
far diventare la nostra vita un’espressione continua e spontanea di tutti e gli
otto passi.
Servi
“Il servizio inizia con la connessione con le altre persone. È
l’abilità di mettere sé stessi nei panni dell’altro, non diventando il
riformatore, ma lo sperimentatore della sofferenza del sofferente. Dopo aver
sperimentato la sua sofferenza, con la vostra saggezza e realizzazione potrete
trovare un modo per aiutare quella persona. Allora inizia il servizio, che è
espressione ed esternalizzazione di ciò che avete ottenuto aiutando gli altri a
crescere.” (Swami Niranjanananda)
La meditazione SWAN c’insegna che abbiamo differenti e sempre mutevoli
SWAN. Quando la barriera tra le persone si romperà ci relazioneremo senza
pregiudizi. Allora sapremo che le debolezze che oggi causano sofferenza a lui o
a lei, domani potrebbero essere le nostre debolezze. Con gli ITIES modifichiamo
ogni situazione in meglio. Comprenderemo la divina onnipresenza. Vorremmo
condividere le nostre conoscenze ed usarle per elevare gli altri. Gli ITIES
trasformano tutte le nostre attività in dovere e servizio.
Amore
“Come iniziamo ad identificarci sempre più con gli altri, e come
iniziamo ad aiutare sempre più gli altri, si svilupperà una bellissima qualità
dentro di noi che è conosciuta come amore. Il vero amore è la capacità di
capire, apprezzare ed essere uno con gli altri, e di provare per loro quello
che si prova per sé stessi. Questa capacità arriva dopo aver imparato ad
esprimerci in forma di servizio. Quest’amore trascende tutti i sentimenti, le
emozioni, le aspettative e i desideri.” (Swami Niranjanananda).
La pratica degli ITIES si basa sull’idea dell’osservatore che non
reagisce a nessuna situazione, ma è in grado di agire con piena consapevolezza.
Soltanto un osservatore, libero dall’interesse personale, può agire senza
aspettative. Con gli ITIES perdiamo la falsa identità ed il coinvolgimento
emozionale. Gli ITIES sono le diciotto facce dell’amore.
Dare
“Dopo l’aver amato, cosa rimane? Il dare. Ci sarà solo il dare, dare e
dare, senza desiderare nulla in cambio.” (Swami
Niranjanananda)
Lo sforzo che si fa nel praticare i diciotto ITIES è il
dono più grande. Sforzarsi lungo il percorso degli ITIES con la volontà di
perfezionarsi è un tentativo disinteressato, ed il risultato gioverà a tutti.
Il dono degli ITIES genera ulteriori donazioni.
Purificare
“La purificazione avviene naturalmente e spontaneamente quando si
ottiene la capacità di condividere, di dare la bellezza di cui si è avuta
esperienza. Tale purificazione non significa assenza delle qualità interiori negative,
ma una sensazione di soddisfazione o integrità che non consente a nulla di
negativo di influenzarvi, cosicché rimarrete in uno stato puro dell’essere
continuamente.” (Swami Niranjanananda)
La pratica degli ITIES è un processo di purificazione. Noi
scegliamo consapevolmente un punto di vista positivo e gli ITIES sono la nostra
armatura contro le scelte negative, limitanti o persino distruttive. La purezza
degli ITIES si basa sulla comprensione, l’armonia ed il coraggio di rendere il
mondo un luogo migliore per tutti. La purezza degli ITIES è la purezza del sattwa.
Essere buoni
“Quando sarete purificati e liberi dalle influenze del mondo
sensoriale e materiale giungeranno tutte le cose buone, al solo vostro comando.
Diverrete buoni.” (Swami Niranjanananda)
Diverremo persone buone perché gli ITIES sono buone qualità e,
ogni volta che agiremo nello spirito degli ITIES, vinceremo insensibilità ed
ignoranza. Gli ITIES ci fanno desiderare di essere persone migliori.
Fare del bene
“Quando si diventa buoni, si fa del bene.” (Swami Niranjanananda)
Quando testa e cuore sono buoni, l’azione che segue deve essere
buona. Gli ITIES ci fanno agire in modo organizzato, con buone intenzioni e
costruttivamente. Ogni ITIES applicato avvia un atto di bontà.
Meditare
“Quando si fa del bene, ci si muove nuovamente all’interno di un
naturale processo meditativo. Qui la meditazione non è uno sforzo personale, ma
una connessione universale con ogni cosa.” (Swami Niranjanananda).
I cosiddetti ostacoli sono una sfida per gli ITIES; la vita cessa
di essere una lotta e diventa una continua applicazione degli ITIES e questi
diventano la materia di cui sarà fatta la mente. In ultima analisi, gli ITIES
vivono la loro vita tramite noi.
Realizzare
“Quando si ha una connessione universale con ogni cosa, si ha la
realizzazione di ‘Io sono uno’.” (Swami Niranjanananda).
O secondo le parole di Swami Sivananda nella seconda parte della
‘Canzone dei diciotto ITIES”:
“Praticate giornalmente questi diciotto ITIES. Raggiungerete
presto l’immortalità. Il Brahman è la sola unica realtà. Il Signor tal dei tali
è una falsa identità. Rimarrete nell’eternità e nell’infinito, vedrete l’unità
nella diversità. Non potete conseguire questo all’università.”