Swami
Niranjanananda Saraswati
Esistono diverse
apparecchiature che misurano il livello di stress dei muscoli. Non sono l’EMR (registratore clinico
elettronico) o l’EMG (elettromiografo), ma altri tipi di elettrodi
che vengono messi sul corpo e che misurano il livello di stress quando si fa
un’azione. Quest’esperimento, una volta è stato fatto con le asana. Il corpo
delle persone che presero parte all’esperimento era coperto da elettrodi e fu
chiesto loro di assumere delle asana, per misurare il livello di stress. Le
misurazioni erano espresse in unità, quindi si ottennero molte unità di stress.
Facemmo paschimottanasana, afferrando le dita
dei piedi. Mentre praticavamo paschimottanasana lo stress muscolare, lo stress
fisico, diminuì di novanta unità. Visivamente è un’asana difficile, in quanto
allunga ogni parte, ogni muscolo, mentre si cerca di afferrare le dita dei
piedi. Tutto il corpo è in uno stato di tensione cronica, ma ciò che è
percepito come tensione cronica o difficoltà e dolore alla schiena, allungando
ed afferrando le dita dei piedi, in realtà sta rilassando il sistema muscolare
del corpo. Quando poi ci si rilassa sdraiandosi in shavasana, tutto il corpo immediatamente si abbandona e si rilassa,
molto più di quello a cui si è abituati: come quando si allunga una gomma e poi
la si lascia.
Il collegamento
con l’intenzione e con lo spirito
Si allungano, quindi, i
muscoli e poi si rilasciano. Se si usa questa conoscenza per creare una
specifica condizione nel corpo che possa contrastare le situazioni stressanti, indipendentemente
dal tipo di vita si fa, professionale o di rinuncia, è possibile gestire gli
effetti psicologici dello stress e dell’ansia in modo decisamente migliore.
Questa è un’indicazione
di comprensione e di applicazione delle pratiche yogiche per creare un
cambiamento definitivo nello schema corporeo e psicologico. In questo modo lo
yoga non rimane solamente una sequenza meccanica che per abitudine si pratica
al mattino o alla sera, ma diventa un procedimento consapevole per creare e
modificare qualcosa nella vita e questo è ciò che abbiamo imparato.
È questo l’insegnamento
di Sri Swamiji che, ancora una volta, stiamo presentando; poiché negli ultimi
cinquant’anni c’è stato un marcato indebolimento dell’insegnamento dello yoga,
a seconda dell’insegnante che trasmette l’insegnamento. Le pratiche sono
ricordate, ma non l’intenzione originale e nemmeno l’istruzione che Sri Swami
Satyandanda diede.
Noi stiamo
rivitalizzando e riconnettendoci con lo spirito con cui egli ci ha insegnato le
pratiche: non per diventare insegnanti, ma sperimentatori di yoga.
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30
Settembre 2016, Ganga Darshan, Munger,
Hatha Yoga Training – Modulo 1 (Estratto)