Gran parte del Tantra consiste nell’adorazione in forma
ritualistica usando tre strumenti di base: i mantra, gli yantra e i mandala. Il rituale non si basa sulla
superstizione o sulla fede cieca ma è stato creato scientificamente, sistematicamente
e praticamente per direzionare l’intero processo del vivere verso la
trascendenza. Tutte le religioni, originariamente, usavano questi procedimenti
ma, al giorno d’oggi, il culmine dell’adorazione ritualistica, generalmente, è
andato perduto ed è degenerato nella pratica di azioni meramente automatiche e
senza senso che non sono comprese dal praticante. Ciò che ne deriva è la
mancanza di benefici derivanti dal rituale.
La mente moderna e scientifica
deride i riti e i rituali, ritenendoli qualcosa di superstizioso poiché,
secondo il moderno pensiero scientifico, l’adorazione non ha nessun fondamento.
Il Tantra, invece, utilizza un rituale sistematico con consapevolezza per avvicinare
ciò che la scienza non può comprendere nemmeno con i suoi strumenti più delicati
e complicati. I riti del Tantra funzionano se fatti correttamente e la prova di
questo non si trova nei libri o nelle teorie ma nell’esperienza personale.
I riti tantrici sono usati per
coinvolgersi o sintonizzarsi con livelli differenti dell’essere, che sono oltre
la normale percezione. Consistono in adorazioni, compimenti di azioni, mantra,
yantra, mudra e altre azioni che
rendono la mente calma, ricettiva e unidirezionale. Tutto questo induce
all’esperienza della meditazione che trasforma la personale comprensione e
relazione con la vita, con sé stessi e con le altre persone. Il Tantra mira
alla trasformazione di ogni cosa nella vita in un rituale, in modo che ogni
pensiero e ogni azione siano fatti con un sentimento di adorazione e
consapevolezza. L’azione di lavare i vestiti, di sedersi per l’adorazione,
dell’offerta di vari sacrifici simbolici, l’unione dell’uomo e della donna, gli
stadi di sviluppo dal concepimento, alla nascita, al matrimonio fino alla morte
sono trasformati in adorazione.
Nel Tantra si deve essere
continuamente consapevoli di ogni azione e pensiero mentre si prepara una
cerimonia di adorazione e in ogni altro compito quotidiano. Ogni atto deve
essere fatto con assoluta attenzione, non meccanicamente o inconsciamente. Questa
consapevolezza e concentrazione, alla fine, preparerà l’individuo alla
meditazione. L’adorazione tantrica non è confinata nel tempio. Inizia
nell’attimo in cui ci si alza dal letto al mattino e prosegue fino al momento
in cui si torna a letto alla sera.
Mantra
Il
mantra è l’aspetto più importante del Tantra e insieme a yantra e mandala ne
rappresentano l’essenza. Questi tre strumenti sono usati quasi sempre
congiuntamente con altri per creare delle potenti combinazioni. Il mantra è il
veicolo della coscienza; mentre yantra, mandala e devata sono forme della coscienza. Mandala, yantra e devata
rappresentano la forma manifesta o la configurazione di Shakti (energia cosmica, ndt), mentre il mantra, che è anch’esso
Shakti, è il collegamento tra la coscienza e la forma. Questo si applica a
qualsiasi cosa intorno a noi. La forma è l’espressione e il mantra è il veicolo
dell’espressione.
Il
mantra rappresenta il collegamento diretto con ciò che è “oltre”. Il mondo che
conosciamo è materializzato e ha una forma per mezzo del mantra, tramite il
suono a ogni livello e grado di sottigliezza. Il mantra ha la sua origine nel
substrato di Shiva (coscienza cosmica, nd e può essere usato per ripercorrere
la direzione della manifestazione in modo da unirsi nuovamente con la
coscienza. Il mantra è quindi un mezzo per fare un’inversione a U e percorrere
a ritroso la propria evoluzione fino alla sorgente.
Il
sé interiore dell’uomo è costantemente in contatto con qualcosa di molto più
grande rispetto alle limitazioni dell’individualità ma l’uomo medio non è
consapevole di questo. I mantra portano in uno stato di “risonanza” tra l’individuo
e la profondità del suo essere. Sono gli strumenti tramite i quali possiamo
armonizzarci con le forze cosmiche interiori.
Yantra
Uno
yantra è una determinata forma di mandala che consiste in linee e figure
geometriche, spesso in diagrammi, di deità (soprattutto nel Tantra Buddista). È
una particolare e potente forma di mandala e una profonda concentrazione su di
esso può portare alla realizzazione della sua natura più elevata. Il termine
“yantra” significa “strumento”, “macchina”, “apparato” e “arnese”. Uno yantra
è, in realtà, un arnese (o mezzo) perché agisce come uno strumento per creare
una sintonizzazione con la coscienza, una macchina spirituale per indurre stati
meditativi.
Mandala
Il
mandala rappresenta il fulcro dei poteri cosmici. Durante l’adorazione e le
pratiche tantriche il mandala diventa il centro simbolico dell’universo. È
impostato secondo uno schema fisso e la sua stessa costruzione è un rito. Ogni
cosa nel mondo manifesto è, in essenza, un mandala. Ogni oggetto è il fulcro
della coscienza: ogni cosa è una manifestazione di Shakti, un’espressione della
coscienza sottostante. Perciò, una profonda concentrazione su una forma
qualsiasi può portare alla realizzazione di questa coscienza.
Per
questa ragione bhakti, la devozione,
è una parte importante delle pratiche tantriche di meditazione in quanto
rafforza il potere della concentrazione che diventa più penetrante se
supportato da emozioni di riverenza e di amore.
Ognuno
di noi e ogni tipo di pensiero è un mandala. Un uomo e una donna in unione
formano un’unità chiusa o un cerchio che può essere anche un perfetto mandala
per raggiungere gli stati più elevati della coscienza. Il guru è il mandala più
potente in quanto agisce da magnete che attrae la coscienza cosmica. Irradia e
arde con la luce di questa grande forza. È tramite il guru che i poteri cosmici
sono rilasciati e trasmessi al discepolo. Questa è la grazia del mandala del
guru.
Tratto
da: Yoga Magazine