martedì 20 settembre 2016

Satsang sul cibo e la dieta

Swami Satyananda Saraswati
Ho letto che non si dovrebbe mangiare cibo stantio o non preparato al momento. Al giorno d’oggi, molte persone assumono principalmente cibo conservato in frigorifero e in congelatore. Questa è una pratica raccomandabile?
Oggi nessuno al mondo sa cosa dovrebbe mangiare. La maggior parte delle persone sono dipendenti dalla pubblicità e da essa ignorantemente ingannati. Gradualmente, però, stanno iniziando a svegliarsi da questa situazione e iniziano ad essere consapevoli che gli alimenti in scatola e conservati sono dannosi per la salute. Questi cibi si stanno rivelando come le cause principali delle peggiori malattie di cui l’umanità abbia mai sofferto. I Paesi occidentali, inclusa l’America, riscontrano un gran numero di decessi a causa del cancro e delle malattie coronariche. Secondo le statistiche mediche, l’80% della popolazione europea soffre di reumatismi e un gran numero di persone di malattie psicologiche e mentali. Ciò è causato principalmente dal fatto che il cibo che ci hanno spinto ad assumere è buono commercialmente ma carente di nutrienti.

Non per lo yoga ma per una buona salute e una mente acuta è necessario assumere dei cibi freschi e preparati al momento. Comunemente e commercialmente tutte le verdure sono sottoposte a un processo chimico di trasformazione e di decomposizione. Alcuni vegetali sviluppano perfino dei funghi. Anche se le verdure sono conservate in una stanza ad aria condizionata o in congelatore, alla fine svilupperanno dei funghi, perché sono lontane dal contatto con le radici, dalla terra e dal calore del sole. I cibi in scatola contengono additivi e molti conservanti che, secondo gli scienziati, sono le principali cause del cancro e del tumore. L’uomo non riesce a comprendere il pericolo cui va incontro continuando a ingerire cibo cresciuto con fertilizzanti artificiali e conservato con pericolosi prodotti chimici.

Quali sono, secondo lei, i cibi migliori per il sistema digerente e per la salute?
Per la pratica di yoga e per mantenere la mente in uno stato tranquillo, la dieta migliore non deve seguire necessariamente il modello dietetico moderno. Quando i maggiori yogi e santi del passato come San Francesco, San Saverio, Ramana Maharshi, Aurobindo, ecc. praticavano yoga, avevano programmato la loro dieta in modo che il cibo non stimolasse il “mostro” nella mente.

Grazie ad alcune osservazioni abbiamo scoperto che la maggior parte delle persone che seguono una dieta moderna è molto attiva mentalmente ed emozionalmente. Perciò, quando si considera la questione della dieta, è necessario per gli aspiranti decidere cosa è più importante, la pace della mente o la forza fisica. Dobbiamo mangiare per vivere o vivere per mangiare?

A dispetto di tutte le idee sulla dieta, ho scoperto che in nessun luogo le persone stanno mantenendo una buona salute. Riempiamo il nostro corpo, ma la nostra comprensione sulla dieta è basata sulla propaganda che dipende sempre da uno scopo commerciale. È importante per ognuno di noi comprendere che una dieta semplice è la migliore. Un praticante di yoga dovrebbe semplificare la dieta. Non dovrebbe essere troppo esigente in riguardo al cibo, perché quando pratichiamo yoga in modo molto approfondito, alteriamo la chimica interna e tutti gli enzimi digestivi e le proprietà nutrizionali si modificano.

Un altro punto importante è che un cibo consumato in una regione o a un clima diventa veleno in un altro. In un clima artico dobbiamo avere un’alimentazione particolare, perché lì il corpo reagisce differentemente rispetto al clima semi-artico e a quello temperato. Pertanto, la dieta va di pari passo con le condizioni climatiche e la natura stessa produce le cose giuste in base a quest’ordine. Ad esempio, il mango cresce in India e non in Norvegia e in Svezia.

Da trent’anni mi sto occupando della questione della dieta. Ho provato io stesso la dieta yogica e l’ho fatta provare a diverse altre persone. Ho letto praticamente di tutti i sistemi di diete, compresa la macrobiotica e sono giunto ad una conclusione. Il cibo che meno appesantisce il corpo, che mantiene un’ottimale temperatura, che viene eliminato senza difficoltà e che non stimola la tendenza rajasica è il migliore per gli yogi e per ogni tipo di praticante di yoga.

Per avere un’ottima digestione e salute, la dieta migliore è quella sattvica. Una dieta sattvica non è un’alimentazione semplice o vegetariana. I cibi sattvici hanno un tipo di vitalità che aumenta la pace, la beatitudine, la leggerezza, la chiarezza, l’intelligenza e l’illuminazione. Il riso, il grano, le verdure e la frutta sono alimenti sattvici. Tutto ciò che rende fisicamente forti, che aumenta il dinamismo ed eccita gli ormoni sessuali, è rajasico. Il latte, la carne, le cipolle e l’aglio, sono rajasici.

Il cibo migliore per uno yogi è il khichari. È così leggero che nemmeno vi accorgete di mangiarlo; lo stomaco nemmeno si accorge che è lì e quando lo lascia, nemmeno vi accorgete che non c’è più. Questa è la definizione della dieta migliore. La dieta peggiore ha l’effetto opposto: quando state mangiando sapete che state mangiando, quando il cibo è nello stomaco lo sentite e l’eliminazione diventa un lavoro. Il khichari è semplice da preparare, è economico e si trova ovunque, dal polo nord al polo sud. Cos’è? Una combinazione di riso, lenticchie, verdure ed enzimi che producono costituenti, tutti cucinati insieme.

Quanto è importante la dieta per un praticante di yoga?
Alcune persone pensano che uno yogi debba avere una dieta ben bilanciata e nutriente, e a queste persone io dico: “Che praticate a fare yoga?” Lo yoga vi dà tutto il nutrimento necessario attraverso prana shakti. Se ciò non fosse vero, non servirebbe a nulla praticare yoga. Lo yoga conserva la vitalità e, soprattutto, attraverso la concentrazione, controlla la secrezione naturale degli ormoni della ghiandola pituitaria. Quando gli ormoni sono controllati alla fonte, su nella ghiandola pituitaria, non scendono in basso. Questi ormoni saranno trasformati in vitalità, ojas.

Nella fisiologia yogica, la ghiandola pituitaria è associata a sahasrara, il chakra più elevato, e gli ormoni sono chiamati retas. Normalmente questi ormoni fluiscono nel corpo e causano differenti tipi di reazioni: distruzione, catabolismo, anabolismo, metabolismo, ecc. Attraverso la concentrazione possono essere controllati e s’impedisce il loro fluire verso il basso. In questo modo si trasformano in prana shakti, il potere della vitalità, che nutre il corpo di un sadhaka. Quindi, l’idea che uno yogi debba seguire una dieta speciale composta da verdure fresche, frutta cruda, ecc. non è del tutto vera.

Qual è la sua opinione in riguardo al digiuno?
Il digiuno, spesso, viene fatto per il corpo, ma anche se la mente è molto agitata si può ricorrere al digiuno. Buddha e altri praticavano dei lunghi digiuni per purificare la mente. Quando nel corpo c’è del cibo, questo influenza la mente e quando il corpo non è puro, la tranquillità è disturbata. Durante il digiuno, il sistema nervoso, ghiandolare, digestivo ed escretorio sono messi a riposo. Poi potrete concentrarvi o meditare con molta più facilità.

Il digiuno purifica il sistema digestivo e dà riposo a quello coronarico. Il calore conservato all’interno del corpo durante il digiuno aiuta a eliminare le tossine e velocizza il processo del catabolismo. Se il digiuno è fatto in modo corretto, può influenzare la struttura della kundalini in muladhara chakra.

Personalmente credo che il digiuno sia buono per tutti, ma non consiglio di praticarlo per lungo tempo senza la guida di un esperto. Per chi vuole seguire il sentiero dello yoga e della meditazione il miglior digiuno consiste nell’assumere cibo solo una volta al giorno. Mangiando solo una volta in ventiquattro ore si conserva molta energia mentale, fisica e spirituale. All’inizio si potrebbe fare un po’ di fatica ma, in breve tempo, diventerà un’abitudine.

È essenziale per un praticante di yoga evitare la carne, gli alcolici e le sigarette?
Dovete tener presente una cosa: lo yoga è una parte del tantra e nel sistema tantrico niente è proibito. Questo, comunque, non vuol dire che bisogna indugiare nel mangiare la carne, bere il vino e altre cose in modo indiscriminato. Bisogna sempre agire in base alla propria condizione di salute. Invece di pensare se potete o no assumere queste cose, dovreste considerare se sono buone per la vostra salute, se sono necessarie per la vostra crescita fisica e se ne avete veramente bisogno. Quindi, un praticante di yoga deve fare un’indagine accurata sulla propria salute e se sente d’aver bisogno di mangiare la carne, non c’è nessuna ragione per cui non debba farlo. Ma se comprende che è dannosa per la sua salute, che aumenta la pressione sanguigna, che è la causa della presenza di molte tossine nel corpo, ecc. allora spetta a lui/lei usare la discriminazione e rinunciare al consumo di carne.

Chi ha la tendenza ad avere ipertensione, colesterolo alto e un eccesso di acidi urici nel sistema, dovrebbe cercare di evitare la carne. Chi soffre di problemi del sistema nervoso, esaurimento nervoso, depressione o traumi, dovrebbe evitare completamente la carne, nell’interesse della propria salute e non perché è un praticante di yoga. Infine, anche chi ha un fegato che lavora male e chi non riesce a digerire in modo corretto, dovrebbe evitarla. Se non si riesce a digerire il cibo in modo appropriato, durante le pratiche yogiche si potrebbero avere delle allucinazioni, scambiandole per esperienze spirituali. Se lo stomaco non funziona bene, si fanno molti sogni, a volte incubi. Allo stesso modo, la cattiva digestione influenza le esperienze del corpo psichico.

Allo stesso modo, intossicanti come la marijuana, l’LSD o l’alcool, potrebbero interferire con le esperienze psichiche. Queste sostanze influenzano il sistema nervoso e il cervello. Quando si assumono intossicanti, il cervello non funziona in modo normale. Quando si pratica yoga queste sono delle grandi barriere per le esperienze psichiche. In breve, in modo da permettere al corpo psichico di funzionare indipendentemente e per avere delle visioni reali e non delle allucinazioni, è importante mantenere il cervello a un livello di funzionamento normale, il sistema nervoso forte e quello cardiaco intatto.
Quindi, un praticante di yoga e chi si preoccupa della propria salute, dovrebbe pensarci due volte prima di assumere carne o alcool.

Quali sono i pericoli spirituali derivanti dal mangiare la carne?
Nella Manu Smriti si afferma che non c’è nessun pericolo nel mangiare la carne, nel bere o nell’avere interazioni sessuali perché sono tendenze naturali di ogni essere. La natura li ha creati, ma se qualche volta si è capaci di privarsene, ciò velocizzerà la vita spirituale. Il mangiare la carne non uccide il potenziale spirituale ma, un corretto vegetarianesimo, aumenterà l’esperienza spirituale. È qualcosa di simile al togliere un carico pesante dalla vostra auto. Viaggerete a una velocità maggiore.

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/1980/isep80/sat980.shtml