sabato 11 giugno 2016

Mandala: il simbolo della divinità

Swami Satyasangananda Saraswati

Le scienze dei mantra, degli yantra e dei mandala sono intimamente intrecciate nella teoria e nella filosofia del tantra. Il tantra è sia una filosofia sia una scienza pratica e le sue teorie sublimi diventano efficaci tramite l’uso dei mantra, degli yantra e dei mandala. Esamineremo i mandala dai quali sorgono la ricca arte dell’iconografia tantrica, i templi, le arti, l’architettura e la musica.

Il principio del mandala: la forma primordiale
Ogni forma pittoricamente o visivamente creata all’interno della coscienza dell’uomo, costituisce un mandala. Per creare un mandala, dovete essere in grado di guardare all’interno di voi stessi, non nella forma di un pensiero ma di una visione tanto chiara come quando vedete il mondo con gli occhi aperti. Più la vostra visione interiore sarà chiara, più accurato e potente sarà il mandala che creerete.

Il principio di base del mandala è che si trova all’interno di un cerchio. Quindi, ogni mandala che visualizzate, deve essere rappresentato all’interno della simmetria di un cerchio. Questo è il motivo per cui il cerchio è considerato la forma primordiale. Anche la terra su cui viviamo non è piatta ma rotonda, ellittica. La formazione di un mandala segue lo stesso principio della luce esposto dalla scienza. Le onde di luce si muovono con un andamento curvilineo nello spazio formando così, un arco, una curvatura. L’aura circolare è un fattore essenziale di un mandala, e questo è particolarmente evidente in tutti gli antichi mandala tantrici oggi esistenti.

Ogni cosa può formare un mandala: un albero, una casa, un’automobile, un animale, un essere vivente. Anche il vostro corpo è un mandala. Se siete capaci di visualizzare tramite ‘l’occhio interiore’, la forma che vedete di un qualsiasi oggetto è molto precisa, anche più precisa di quella che potete vedere con gli occhi aperti. Si può visualizzare lo stesso oggetto sia fuori sia dentro, ma la differenza è che, quando lo si visualizza attraverso la mente superiore, si ha una visione momentanea di ciò che sta dietro alla forma. In questo modo avrete l’abilità di percepire molto di più che con gli occhi esterni. Possiamo vedere un albero, una casa, un animale o un bellissimo panorama e riprodurlo su una tela o un foglio. Ma questo è un mandala insufficiente, perché non siamo in grado di vedere oltre l’oggetto. Non abbiamo percepito l’oggetto in una dimensione lineare, o nella forma di un colore o di un suono. Pertanto, non potrà trasmetterci nessun altro significato oltre a ciò cui è destinato ad essere.

La creazione di un mandala: la visione mistica
Per creare un mandala che abbia potenza e forza, è importante avere chiarezza interiore e abilità nel replicare la visione interiore. Alcuni riescono a vedere chiaramente all’interno di sé stessi, ma non sono in grado di ricreare esternamente quello che hanno visto. Questo, spesso, è quello che distingue un buon artista da uno che non lo è. Entrambi possono aver avuto la stessa visione interiore, ma differisce la chiarezza della riproduzione. Un mandala è l’essenza di un oggetto percepito da chi ha raffinato la propria visione interiore; un’immagine cosmica interiore riprodotta affinché tutti possano vederla.

Il mandala che create dipende dal vostro livello di consapevolezza. Più la vostra consapevolezza si evolve, più il mandala che creerete sarà universale. Un mandala universale è quello creato da una mente sintonizzata con la consapevolezza cosmica. Sarà, quindi, applicabile e pertinente a tutta l’umanità; mentre un mandala creato da una mente fissa al piano materiale avrà un richiamo universale minore ed una minore capacità d’invocare i livelli superiori di consapevolezza negli altri. Inoltre, certi mandala sono creati da chi ha trasceso il piano materiale e sono rapiti da estasi sopra-cosciente. Sono questi i mandala che possono evocare l’esperienza spirituale negli altri e sono principalmente questi ad essere utilizzati nel tantra.

Ogni cultura e civiltà offre i propri mandala e la qualità delle creazioni ci dà un’idea chiara del livello di consapevolezza di quella società. Tutte le forme di arte, di scultura e d’architettura sono creazioni di mandala immaginati negli abissi della mente e poi riprodotti. Ecco perché il lavoro è così profondo e riesce ad influenzare ed incantare generazioni di tanti secoli successivi.

La differenza tra un mandala creato da un artista e quello creato da un mistico è significativa. Un artista comunica la sua esperienza interiore traducendola in un concetto legato al tempo e allo spazio, perché la sua intuizione non è così profonda come quella di un mistico. Solitamente trasmette solo le sue emozioni e non la verità metafisica. Un mistico invece, va molto oltre le limitazioni della mente, delle emozioni e dell’intelletto finiti. Pertanto, queste esperienze riguardano più profondamente i concetti universali del cosmo.

Entrambi, l’artista ed il mistico, esplorano e rappresentano verità interiori. Ma, mentre un artista esprime la sua esperienza con il suo lavoro artistico, un mistico continua a sviluppare un’esperienza dentro un’altra. Un mistico non mira ad avere delle visioni interiori, ma a ciò che è oltre. Se un artista facesse la stessa cosa, si trasformerebbe in un mistico. Pertanto, tutte le arti si basano su un’esperienza divina interiore che ha la capacità di superare la prova del tempo e continua ad esistere come idea immortale ed eterna.

In India, tutte le forme di arte, di musica e di architettura sono profondamente influenzate dalla visione spirituale del suo passato ancestrale. La musica classica indiana, attraverso la combinazione di melodia, battute e ritmo, crea un mandala che evoca una risposta negli strati più profondi della consapevolezza. Le opere d’arte delle cave di Ajanta ed Ellora, i famosi templi di Khajuraho, il tempio del sole di Konarak in Orissa e milioni di altre opere sono, in effetti, dei mandala che influenzano profondamente la consapevolezza di chi li guarda.

Quest’influenza è sempre molto sottile ma precisa. Si può non sapere quale livello della mente quel mandala esplora ed influenza. I mandala parlano alla mente subconscia e a quella inconscia, e sono quindi in grado di risvegliare le visioni interiori. È grazie a questo processo che gli strati profondi della mente iniziano a manifestarsi.

Devi e Devata: forze divine
Nel tantra, i mandala sono stati raffigurati come rappresentazioni pittoriche delle forze divine, simboleggiate come forme teriomorfe ed antropomorfe. Il tantra afferma che queste forme delle divinità non esistono come entità oggettive in nessuna parte della stratosfera, a presiedere sul nostro destino. Tuttavia, si sente la necessità di sviluppare l’idea della divinità in una forma umana per renderla comprensibile alla consapevolezza grossolana dell’uomo.

Il tantra dice: “Come può un uomo, incapace di vedere dentro di sé, essere in grado di visualizzare o di sperimentare la realtà senza forma?” Non riusciamo nemmeno a fare esperienza o ad essere testimoni dei nostri pensieri, figuriamoci della realtà superiore. Così, sono state sviluppate le forme mandaliche delle devi e dei devata in elaborati ed attraenti simboli. Così, alla fine, l’immaginazione grossolana della divinità sarà trascesa e si svilupperà nell’esperienza della realtà senza forma.

La simbologia dei mandala delle devi e dei devata comprende una serie infinita di forme, colori e raffigurazioni. Alcuni sono meravigliosamente belli, altri provocanti, alcuni dolci e compassionevoli, taluni grotteschi e paurosi, talaltri indicano i poteri divini e altri ancora i doni materiali. In ogni caso, la struttura è elaboratamente dettagliata e designata ad evocare una risposta corrispondente all’interno della consapevolezza dell’aspirante. Questa simbologia si basa sulla struttura archetipa eterna dell’inconscio collettivo dell’uomo e questi mandala tirano fuori questi archetipi, come un magnete attrae la limatura di ferro da un cumulo di diamanti.

La concentrazione su un mandala risveglia i samskara radicati interiormente e ne rivela i misteri sconosciuti, nella forma di sogni, visioni e azioni mentali. Non siete obbligati ad affrontare direttamente i samskara i quali non influenzano le azioni nella vostra vita quotidiana. Verranno fuori durante la meditazione e nei sogni. Questo è un modo per aggirare un terribile e spaventoso nemico contro il quale non avete alcuna difesa. Questi mandala che sono sempre esteticamente e visivamente molto accattivanti, sono in grado di catturare e di dare una direzione all’immaginazione, che è il collegamento sottile con la mente più elevata.

Shiva-Shakti: il campo dell’energia
Forse il mandala più controverso che il tantra ha creato fino ad oggi, è il kriya del maithuna. Il kriya del maithuna forma un mandala che ha yantra e mantra corrispondenti. Le sculture erotiche dei templi di Khajuraho e di altri templi in Orissa, si basano interamente sul pensiero tantrico che maithuna sia un atto tramite cui le energie divine possono essere invocate. L’uomo rappresenta Shiva, la polarità positiva e la donna rappresenta Shakti, la polarità negativa. Attraverso la loro esoterica ed essoterica unione, si crea un campo o un circuito energetico che è il mandala. Queste opere non denotano la passione carnale, ma l’unione al più alto livello esoterico. È il parallelismo dell’unione dell’energia e della coscienza di Shiva e Shakti.

Il mandala del linga e della yoni è anch’esso il simbolo di quest’unione elevata ed è per questo che è venerato in India da secoli. Il linga rappresenta ciò che è luminoso, mentre la yoni simboleggia la fonte. Quindi, il linga dovrebbe essere compreso come il simbolo della coscienza pura e la yoni come la fonte dell’energia e insieme, formano le forze gemelle presenti dietro la creazione. L’uomo e la donna uniti sul piano fisico rivivono l’esperienza dell’unità da cui sono scaturiti. Quest’unità è un’esperienza interiore, così come un’esperienza spirituale è un’esperienza interiore, e non c’è nulla di peccaminoso in essa. Oggi giorno, comunque, la pratica di maithuna è degenerata per lo più in un mero atto essoterico, a causa delle ammonizioni imposte dalla religione.

Il tantra, forse, è l’unica filosofia che ha il coraggio di dirlo. Le altre rimangono in silenzio a riguardo, oppure lo strumentalizzano con l’idea del peccato, in modo da indurre un senso di colpa e di depravazione nell’uomo che lo fa. La colpa e la vergogna sono molto difficili da espellere dalla coscienza. Rimangono con l’uomo per molto tempo, controllano le sue azioni, la mente, la personalità e la vita. A meno che l’uomo sia capace di rompere queste barriere, non può arrivare all’esperienza più elevata. Per quell’esperienza deve sradicare la colpa e la vergogna.

Il tantra afferma che maithuna non è un peccato, ma un atto di adorazione che può aiutare l’individuo a trascendere la bassa consapevolezza; un concetto a cui la maggior parte delle persone non crede a causa del complesso di colpa e della vergogna. Così questa conoscenza è stata mantenuta segreta e tramandata solo da guru a discepolo, istituendo la tradizione di un mandala eterno, perché la tradizione del guru e del discepolo inizia e finisce allo stesso punto, il che significa che va avanti in eterno.

Tattwa Shuddhi: uno sguardo all’interno
La pratica di Tattwa Shuddhi è anch’essa abilmente organizzata come un mandala. Iniziamo la pratica ad un certo punto dell’evoluzione e andiamo molto lontano nel Sé. Dopo aver seguito il processo dell’evoluzione e dell’involuzione della creazione, ci ritroviamo di nuovo al punto di partenza, come se quello che stiamo percorrendo fosse un cerchio infinito; dalla nascita alla morte e poi di nuovo alla nascita. Quando vedrete la realtà che è oltre la nascita e l’esistenza, sorgerà il desiderio della liberazione, che vi spingerà alla scoperta dei mezzi per liberarvi da questo circolo senza fine di causa ed effetto.

La forma circolare della pratica di Tattwa Shuddhi è uno schema, un’idea e una forza intenzionali. Questa forza è il potere segreto del mandala, che potrete comprendere solo se andrete alla sua ricerca, come un giovane uomo che corteggia il suo primo amore. La pratica vi farà dare una rapida occhiata a quel potere segreto, appena un colpo d’occhio e l’esperienza svanirà, tanto che spesso non saprete nemmeno di averlo fatto. Tuttavia, l’effetto potrà essere sentito nella dimensione sottile della consapevolezza, ed è quella la parte di voi che il mandala cerca di raggiungere.
Mantra, yantra e mandala: l’armonia perfetta
Mantra, yantra e mandala sono prodotti della profonda visione interiore degli yogi, dei rishi e dei ricercatori che hanno indagato profondamente la natura del cosmo. Sono il prodotto degli elevati stati d’illuminazione, di estasi ed esperienze spirituali. In questo stato della mente, la consapevolezza trascende tutte le barriere e, quindi, l’esperienza è chiamata ‘universale’.

Finché rimarrete legati al tempo e allo spazio, le vostre esperienze saranno limitate e relative soltanto a quella dimensione. Ma quando la trascenderete, non ci sarà più religione, casta, credo e sesso. Allora la visione come potrà essere limitata? Inoltre, in quello stato della mente sarete un tutt’uno con l’intero processo della Natura e potrete comunicare con Essa. Tutte le visioni diverranno parte della verità cosmica e quelle immagini seguiranno i codici e le leggi rigide ed inerenti ad ogni processo della Natura. Questo è evidente nei mantra, negli yantra e nei mandala tantrici che sono tutti in perfetta armonia ed equilibrio lineare e geometrico. Nel sistema tantrico, ogni mantra, yantra e mandala è calcolato fin nei minimi dettagli. Se non soddisfa l’esatta equazione matematica che ne definisce l’equilibrio, sarà inefficace ed incompleto. Basta dare un’occhiata a qualche mandala o yantra per verificarne l’equilibrio matematico. Questo è uno dei primi aspetti che attrae l’attenzione.

Nel sistema tantrico, il mandala rappresenta la forma iconografica visiva della forza più elevata, lo yantra la forma astratta e il mantra quella sottile. Quindi, ogni mandala ha il proprio yantra e mantra corrispondenti e l’uno può essere sostituito dall’altro, secondo il livello dell’aspirante, in quanto evocano lo stesso risultato. Le varie deità rappresentano i differenti livelli di consapevolezza e sono scelte su questa base.
Yantra e mandala non devono mai essere scambiati per simboli religiosi, occulti, mistici o misteriosi, ma vanno intesi come forze di energia altamente caricate che possono invocare la stessa frequenza dentro di noi per espandere la consapevolezza.