Swami Satyasangananda Saraswati
Le
scienze dei mantra, degli yantra e dei mandala sono intimamente intrecciate nella teoria e nella filosofia
del tantra. Il tantra è sia una filosofia sia una scienza pratica e le sue teorie
sublimi diventano efficaci tramite l’uso dei mantra, degli yantra e
dei mandala. Esamineremo i mandala dai quali sorgono la ricca arte
dell’iconografia tantrica, i templi, le arti, l’architettura e la musica.
Il
principio del mandala: la forma primordiale
Ogni
forma pittoricamente o visivamente creata all’interno della coscienza
dell’uomo, costituisce un mandala.
Per creare un mandala, dovete essere
in grado di guardare all’interno di voi stessi, non nella forma di un pensiero
ma di una visione tanto chiara come quando vedete il mondo con gli occhi
aperti. Più la vostra visione interiore sarà chiara, più accurato e potente
sarà il mandala che creerete.
Il
principio di base del mandala è che
si trova all’interno di un cerchio. Quindi, ogni mandala che visualizzate, deve
essere rappresentato all’interno della simmetria di un cerchio. Questo è il
motivo per cui il cerchio è considerato la forma primordiale. Anche la terra su
cui viviamo non è piatta ma rotonda, ellittica. La formazione di un mandala segue lo stesso principio della
luce esposto dalla scienza. Le onde di luce si muovono con un andamento curvilineo
nello spazio formando così, un arco, una curvatura. L’aura circolare è un
fattore essenziale di un mandala, e
questo è particolarmente evidente in tutti gli antichi mandala tantrici oggi esistenti.
Ogni
cosa può formare un mandala: un
albero, una casa, un’automobile, un animale, un essere vivente. Anche il vostro
corpo è un mandala. Se siete capaci
di visualizzare tramite ‘l’occhio interiore’, la forma che vedete di un
qualsiasi oggetto è molto precisa, anche più precisa di quella che potete
vedere con gli occhi aperti. Si può visualizzare lo stesso oggetto sia fuori
sia dentro, ma la differenza è che, quando lo si visualizza attraverso la mente
superiore, si ha una visione momentanea di ciò che sta dietro alla forma. In
questo modo avrete l’abilità di percepire molto di più che con gli occhi
esterni. Possiamo vedere un albero, una casa, un animale o un bellissimo
panorama e riprodurlo su una tela o un foglio. Ma questo è un mandala insufficiente, perché non siamo
in grado di vedere oltre l’oggetto. Non abbiamo percepito l’oggetto in una
dimensione lineare, o nella forma di un colore o di un suono. Pertanto, non
potrà trasmetterci nessun altro significato oltre a ciò cui è destinato ad
essere.
La
creazione di un mandala: la visione mistica
Per
creare un mandala che abbia potenza e
forza, è importante avere chiarezza interiore e abilità nel replicare la visione
interiore. Alcuni riescono a vedere chiaramente all’interno di sé stessi, ma
non sono in grado di ricreare esternamente quello che hanno visto. Questo,
spesso, è quello che distingue un buon artista da uno che non lo è. Entrambi
possono aver avuto la stessa visione interiore, ma differisce la chiarezza
della riproduzione. Un mandala è
l’essenza di un oggetto percepito da chi ha raffinato la propria visione
interiore; un’immagine cosmica interiore riprodotta affinché tutti possano
vederla.
Il
mandala che create dipende dal vostro
livello di consapevolezza. Più la vostra consapevolezza si evolve, più il mandala che creerete sarà universale. Un
mandala universale è quello creato da
una mente sintonizzata con la consapevolezza cosmica. Sarà, quindi, applicabile
e pertinente a tutta l’umanità; mentre un mandala
creato da una mente fissa al piano materiale avrà un richiamo universale
minore ed una minore capacità d’invocare i livelli superiori di consapevolezza
negli altri. Inoltre, certi mandala
sono creati da chi ha trasceso il piano materiale e sono rapiti da estasi
sopra-cosciente. Sono questi i mandala
che possono evocare l’esperienza spirituale negli altri e sono principalmente
questi ad essere utilizzati nel tantra.
Ogni
cultura e civiltà offre i propri mandala
e la qualità delle creazioni ci dà un’idea chiara del livello di consapevolezza
di quella società. Tutte le forme di arte, di scultura e d’architettura sono
creazioni di mandala immaginati negli
abissi della mente e poi riprodotti. Ecco perché il lavoro è così profondo e
riesce ad influenzare ed incantare generazioni di tanti secoli successivi.
La
differenza tra un mandala creato da
un artista e quello creato da un mistico è significativa. Un artista comunica
la sua esperienza interiore traducendola in un concetto legato al tempo e allo
spazio, perché la sua intuizione non è così profonda come quella di un mistico.
Solitamente trasmette solo le sue emozioni e non la verità metafisica. Un
mistico invece, va molto oltre le limitazioni della mente, delle emozioni e
dell’intelletto finiti. Pertanto, queste esperienze riguardano più
profondamente i concetti universali del cosmo.
Entrambi,
l’artista ed il mistico, esplorano e rappresentano verità interiori. Ma, mentre
un artista esprime la sua esperienza con il suo lavoro artistico, un mistico
continua a sviluppare un’esperienza dentro un’altra. Un mistico non mira ad
avere delle visioni interiori, ma a ciò che è oltre. Se un artista facesse la
stessa cosa, si trasformerebbe in un mistico. Pertanto, tutte le arti si basano
su un’esperienza divina interiore che ha la capacità di superare la prova del
tempo e continua ad esistere come idea immortale ed eterna.
In
India, tutte le forme di arte, di musica e di architettura sono profondamente
influenzate dalla visione spirituale del suo passato ancestrale. La musica
classica indiana, attraverso la combinazione di melodia, battute e ritmo, crea
un mandala che evoca una risposta
negli strati più profondi della consapevolezza. Le opere d’arte delle cave di
Ajanta ed Ellora, i famosi templi di Khajuraho, il tempio del sole di Konarak
in Orissa e milioni di altre opere sono, in effetti, dei mandala che influenzano profondamente la consapevolezza di chi li
guarda.
Quest’influenza
è sempre molto sottile ma precisa. Si può non sapere quale livello della mente
quel mandala esplora ed influenza. I mandala parlano alla mente subconscia e
a quella inconscia, e sono quindi in grado di risvegliare le visioni interiori.
È grazie a questo processo che gli strati profondi della mente iniziano a
manifestarsi.
Devi
e Devata: forze divine
Nel
tantra, i mandala sono stati raffigurati come rappresentazioni pittoriche
delle forze divine, simboleggiate come forme teriomorfe ed antropomorfe. Il tantra afferma che queste forme delle
divinità non esistono come entità oggettive in nessuna parte della stratosfera,
a presiedere sul nostro destino. Tuttavia, si sente la necessità di sviluppare
l’idea della divinità in una forma umana per renderla comprensibile alla
consapevolezza grossolana dell’uomo.
Il
tantra dice: “Come può un uomo,
incapace di vedere dentro di sé, essere in grado di visualizzare o di
sperimentare la realtà senza forma?” Non riusciamo nemmeno a fare esperienza o
ad essere testimoni dei nostri pensieri, figuriamoci della realtà superiore.
Così, sono state sviluppate le forme mandaliche delle devi e dei devata in elaborati
ed attraenti simboli. Così, alla fine, l’immaginazione grossolana della
divinità sarà trascesa e si svilupperà nell’esperienza della realtà senza
forma.
La
simbologia dei mandala delle devi e dei devata comprende una serie infinita di forme, colori e
raffigurazioni. Alcuni sono meravigliosamente belli, altri provocanti, alcuni
dolci e compassionevoli, taluni grotteschi e paurosi, talaltri indicano i
poteri divini e altri ancora i doni materiali. In ogni caso, la struttura è
elaboratamente dettagliata e designata ad evocare una risposta corrispondente
all’interno della consapevolezza dell’aspirante. Questa simbologia si basa
sulla struttura archetipa eterna dell’inconscio collettivo dell’uomo e questi mandala tirano fuori questi archetipi,
come un magnete attrae la limatura di ferro da un cumulo di diamanti.
La
concentrazione su un mandala
risveglia i samskara radicati
interiormente e ne rivela i misteri sconosciuti, nella forma di sogni, visioni
e azioni mentali. Non siete obbligati ad affrontare direttamente i samskara i quali non influenzano le
azioni nella vostra vita quotidiana. Verranno fuori durante la meditazione e
nei sogni. Questo è un modo per aggirare un terribile e spaventoso nemico
contro il quale non avete alcuna difesa. Questi mandala che sono sempre esteticamente e visivamente molto
accattivanti, sono in grado di catturare e di dare una direzione
all’immaginazione, che è il collegamento sottile con la mente più elevata.
Shiva-Shakti:
il campo dell’energia
Forse
il mandala più controverso che il tantra ha creato fino ad oggi, è il kriya del maithuna. Il kriya del maithuna forma un mandala che ha yantra e mantra corrispondenti. Le sculture
erotiche dei templi di Khajuraho e di altri templi in Orissa, si basano
interamente sul pensiero tantrico che maithuna
sia un atto tramite cui le energie divine possono essere invocate. L’uomo
rappresenta Shiva, la polarità positiva e la donna rappresenta Shakti, la
polarità negativa. Attraverso la loro esoterica ed essoterica unione, si crea
un campo o un circuito energetico che è il mandala.
Queste opere non denotano la passione carnale, ma l’unione al più alto livello
esoterico. È il parallelismo dell’unione dell’energia e della coscienza di
Shiva e Shakti.
Il
mandala del linga e della yoni è
anch’esso il simbolo di quest’unione elevata ed è per questo che è venerato in
India da secoli. Il linga rappresenta
ciò che è luminoso, mentre la yoni
simboleggia la fonte. Quindi, il linga
dovrebbe essere compreso come il simbolo della coscienza pura e la yoni come la fonte dell’energia e insieme,
formano le forze gemelle presenti dietro la creazione. L’uomo e la donna uniti
sul piano fisico rivivono l’esperienza dell’unità da cui sono scaturiti.
Quest’unità è un’esperienza interiore, così come un’esperienza spirituale è
un’esperienza interiore, e non c’è nulla di peccaminoso in essa. Oggi giorno,
comunque, la pratica di maithuna è
degenerata per lo più in un mero atto essoterico, a causa delle ammonizioni
imposte dalla religione.
Il
tantra, forse, è l’unica filosofia
che ha il coraggio di dirlo. Le altre rimangono in silenzio a riguardo, oppure
lo strumentalizzano con l’idea del peccato, in modo da indurre un senso di
colpa e di depravazione nell’uomo che lo fa. La colpa e la vergogna sono molto
difficili da espellere dalla coscienza. Rimangono con l’uomo per molto tempo,
controllano le sue azioni, la mente, la personalità e la vita. A meno che
l’uomo sia capace di rompere queste barriere, non può arrivare all’esperienza
più elevata. Per quell’esperienza deve sradicare la colpa e la vergogna.
Il
tantra afferma che maithuna non è un peccato, ma un atto di
adorazione che può aiutare l’individuo a trascendere la bassa consapevolezza;
un concetto a cui la maggior parte delle persone non crede a causa del
complesso di colpa e della vergogna. Così questa conoscenza è stata mantenuta
segreta e tramandata solo da guru a
discepolo, istituendo la tradizione di un mandala
eterno, perché la tradizione del guru
e del discepolo inizia e finisce allo stesso punto, il che significa che va
avanti in eterno.
Tattwa
Shuddhi: uno sguardo all’interno
La pratica di Tattwa Shuddhi è anch’essa abilmente organizzata come un mandala. Iniziamo la pratica ad un certo
punto dell’evoluzione e andiamo molto lontano nel Sé. Dopo aver seguito il
processo dell’evoluzione e dell’involuzione della creazione, ci ritroviamo di
nuovo al punto di partenza, come se quello che stiamo percorrendo fosse un
cerchio infinito; dalla nascita alla morte e poi di nuovo alla nascita. Quando
vedrete la realtà che è oltre la nascita e l’esistenza, sorgerà il desiderio
della liberazione, che vi spingerà alla scoperta dei mezzi per liberarvi da
questo circolo senza fine di causa ed effetto.
La
forma circolare della pratica di Tattwa
Shuddhi è uno schema, un’idea e una forza intenzionali. Questa forza è il
potere segreto del mandala, che
potrete comprendere solo se andrete alla sua ricerca, come un giovane uomo che
corteggia il suo primo amore. La pratica vi farà dare una rapida occhiata a
quel potere segreto, appena un colpo d’occhio e l’esperienza svanirà, tanto che
spesso non saprete nemmeno di averlo fatto. Tuttavia, l’effetto potrà essere
sentito nella dimensione sottile della consapevolezza, ed è quella la parte di
voi che il mandala cerca di
raggiungere.
Mantra,
yantra e mandala: l’armonia perfetta
Mantra, yantra
e mandala sono prodotti della
profonda visione interiore degli yogi,
dei rishi e dei ricercatori che hanno
indagato profondamente la natura del cosmo. Sono il prodotto degli elevati
stati d’illuminazione, di estasi ed esperienze spirituali. In questo stato
della mente, la consapevolezza trascende tutte le barriere e, quindi,
l’esperienza è chiamata ‘universale’.
Finché
rimarrete legati al tempo e allo spazio, le vostre esperienze saranno limitate
e relative soltanto a quella dimensione. Ma quando la trascenderete, non ci
sarà più religione, casta, credo e sesso. Allora la visione come potrà essere
limitata? Inoltre, in quello stato della mente sarete un tutt’uno con l’intero
processo della Natura e potrete comunicare con Essa. Tutte le visioni
diverranno parte della verità cosmica e quelle immagini seguiranno i codici e le
leggi rigide ed inerenti ad ogni processo della Natura. Questo è evidente nei mantra, negli yantra e nei mandala
tantrici che sono tutti in perfetta armonia ed equilibrio lineare e geometrico.
Nel sistema tantrico, ogni mantra, yantra e mandala è calcolato fin nei minimi dettagli. Se non soddisfa
l’esatta equazione matematica che ne definisce l’equilibrio, sarà inefficace ed
incompleto. Basta dare un’occhiata a qualche mandala o yantra per
verificarne l’equilibrio matematico. Questo è uno dei primi aspetti che attrae
l’attenzione.
Nel
sistema tantrico, il mandala
rappresenta la forma iconografica visiva della forza più elevata, lo yantra la forma astratta e il mantra quella sottile. Quindi, ogni mandala ha il proprio yantra e mantra corrispondenti e l’uno può essere sostituito dall’altro,
secondo il livello dell’aspirante, in quanto evocano lo stesso risultato. Le
varie deità rappresentano i differenti livelli di consapevolezza e sono scelte
su questa base.
Yantra e mandala
non devono mai essere scambiati per simboli religiosi, occulti, mistici o
misteriosi, ma vanno intesi come forze di energia altamente caricate che
possono invocare la stessa frequenza dentro di noi per espandere la
consapevolezza.