lunedì 21 settembre 2015

La canzone dell'anima

Adi Guru Sri Shankaracharya

Non sono né l’ego, né la ragione,
Né la mente, né il pensiero,
Non posso essere ascoltata né espressa in parole,
Né con l’odore, né con la vista posso essere catturata.

Nella luce e nel vento non posso essere trovata,
Neppure sulla terra e nel cielo.
Coscienza e gioia incarnata,
La beatitudine del beato io sono.

Non ho nome, non ho vita,
Non respiro aria vitale,
Nessun elemento mi ha modellato,
Nessuna guaina corporea è il mio rifugio.

Non parlo nessuna lingua e non ho né mani, né piedi,
Né mezzi di evoluzione.
Coscienza e gioia io sono,
E beatitudine in dissoluzione.

Al di là di tutti i credi e delle brame di ricchezza,
Libertà dal passato e dal desiderio,
Coscienza e gioia son io,
E la beatitudine è il mio vestito.

Virtù e vizio o piacere e dolore
Non sono il mio patrimonio,
Nessun testo sacro, né offerte,
Nessuna preghiera, né pellegrinaggio:
Non sono né il cibo, né il mangiare,
Né colui che mangia.
Coscienza e gioia incarnate,
Beatitudine del beato son io .

Non ho dubbi, le differenze delle razze non mi dividono,
Nessun genitore mi ha mai chiamato figlia,
Nessun legame di nascita mi ha mai legato.

Non sono né discepolo, né maestro
Non ho parenti, né amici,
Coscienza e gioia io sono,
E la fusione nella Beatitudine è la mia fine.

Né il conoscibile, né la conoscenza, né il conoscitore,
Il senza-forma è la mia forma,
Dimoro all’interno dei sensi,
Ma essi non sono la mia casa.

Sempre serenamente equilibrata,
Non sono né libera, né legata,
Coscienza e gioia son io,
E la beatitudine è dove io mi trovo.