Dagli insegnamenti di Swami
Satyananda Saraswati
La mente è in continua
evoluzione dalla grezza materia di prakriti,
la natura, che è composta dai tre guna:
sattwa, rajas e tamas. Questa
mente ha tre ‘difetti’: mala,
impurità; vikshepa, distrazione e
dissipazione; avarana, velo o
ignoranza. Le pecche della mente sono innate e sono gli ostacoli principali
nell’esperienza spirituale e mondana. L’impurità della mente può essere gestita
con il karma yoga.
La
mente
Ogni individuo è stato
ben strutturato, ma non è in grado di strutturare la mente profonda. Quando ci
si siede per meditare si può vedere di tutto e la mente non sta ferma nemmeno
per un istante. La mente è distratta: un pensiero viene oscurato o sorpassato
da un altro. Qualche volta c’è così tanta confusione nella sfera mentale che
una persona sensitiva potrebbe impazzire. Si percepiscono tante correnti di
pensiero che attraversano la mente e ognuna contraddice l’altra. La
schizofrenia, le nevrosi e il comportamento psicotico possono esser riscontrate
nella mente di ogni persona.
Quando si deve
affrontare un disastro nella vita, tutto esplode. Fino all’arrivo della crisi
una persona va al nightclub, fa i picnic e tutto sembra piacevole. Ma, quando
arriva una difficoltà, ogni cosa esplode. Gli stati negativi della mente come
la paura, l’ansia, il dubbio, le nevrosi e le psicosi sono espressioni delle
impurità latenti. Sono innescati dai profondi samskara, le impressioni della mente, che sono le sue impurità.
Le persone brancolano
nel buio. Cercano di comprendere i segreti della vita usando la mente – lo
strumento peggiore che hanno! La mente non è purificata; è una mente malata e
si cerca d’immergersi nelle profondità della realtà con questa mente malata.
La
purificazione
Non si può raggiungere
l’esperienza più elevata soltanto chiudendo gli occhi e cercando di controllare
la mente. Se lo specchio non è pulito, non serve a nulla pulire il proprio
viso! La purificazione di sé stessi è il primo gradino nella scala della
spiritualità ed inizia quando l’individuo sviluppa lo spirito del karma yoga.
La purezza della mente
non è purezza etica o qualche standard arbitrario di pensiero. Non è la morale,
la religione o il pensare bene degli altri. Atma
shuddhi, la purezza del sé, significa che la mente è libera dall’influenza
dei samskara e di prakriti, l’universo manifesto. Cosa
accade quando la mente diventa pura? Giungono chiarezza, purezza e
concentrazione. Quando si pulisce lo specchio, si può vedere il proprio viso.
Se non puliamo lo specchio, non possiamo vedere il nostro viso. Con il karma yoga la personalità diventa sempre
più pura, giorno dopo giorno, finché si fa esperienza dell’ininterrotta pace
della mente.
L’equilibrio mentale è
di due tipi. Uno è il processo psicologico con il quale una persona cerca di
mantenere la mente equilibrata per avere buona salute, delle buone relazioni,
un buon focolare domestico e società. Mantiene un obbligatorio equilibrio
mentale esterno, perché sa che questa è una buona cosa, anche se interiormente
tutto potrebbe essere totalmente squilibrato e in confusione. Il secondo tipo
di equilibrio si raggiunge quando la purificazione della mente avviene con un
processo costante, inflessibile e prolungato di eliminazione del karma. Questa purificazione ha come
risultato il reale equilibrio mentale.
Il
ruolo del karma yoga
Le impurità sono
incorporate nella mente e non possono essere viste finché non ci si confronta
con certe situazioni ed eventi. Supponiamo che una persona non si arrabbi mai,
ma quando deve affrontare una situazione particolare, fa esperienza di rabbia.
Ciò significa che la rabbia, la gelosia, l’avidità e la passione sono
incorporate nella personalità. Perciò la personalità deve essere pulita da
queste impurità.
Nel karma yoga le persone devono
coinvolgersi in diverse situazioni. Non possono praticare il karma yoga da soli, ma devono praticarlo
con altre persone. Mentre praticano karma
yoga fanno esperienza di varie difficoltà, fallimenti e realizzazioni, man
mano che la loro reale personalità viene fuori. Si rendono conto d’avere
attaccamenti, desideri, gelosia, rabbia, violenza e passione. Che hanno una
mente debole, sono nervosi, non devono fallire, non riescono a gestire una
vittoria o diventare esperti. L’intera personalità è esposta, durante la
pratica del karma yoga. Mentre
praticano karma yoga possono
realizzare e comprendere la loro natura, personalità, i propri samskara e le debolezze. Non possono
comprendere questi problemi senza esporsi al karma yoga.
Il
purgante
Cosa succede quando una
persona prende un purgante? Andrà in bagno dieci, quindici o venti volte e porterà
fuori tutto. Allo stesso modo occorre trovare un catalizzatore che ecciti il karma. La passione, la rabbia, la
gelosia e l’avidità sono karma.
Questi sono esempi, ma c’è una lunga lista di karma. È possibile liberarsi da questi karma, o bisogna convivere con essi? Si può raggiungere il samadhi con questi karma? Con questa passione, avidità e rabbia? No, occorre prendere
un purgante! I karma con la propria
moglie, con il proprio marito, i figli, i buoni amici e quelli miserabili,
vengono espulsi con un purgante.
Questo deve essere
l’atteggiamento da mantenere nella vita. Quindi, la passione non è passione;
niente è maya e niente è mondano.
Perché una persona si sposa? Per trascendere la passione. Perché una persona
accumula ricchezza? Per trascendere l’avidità.
Coloro che non
praticano karma yoga ma si ritirano
in un monastero o in una foresta per praticare la meditazione, non possono
conoscere l’influenza dei propri samskara.
Meditano per anni e anni, ma non accade nulla. Arrivano a un certo livello, si
fermano lì e non riescono ad andare oltre. Senza la pratica del karma yoga, che si viva in famiglia o
nell’ashram di un guru, se lo spirito del karma yoga è completamente assente,
nessuno è capace di purificare chitta,
la mente.
La
natura animale
Le azioni espellono
l’istintiva, animale natura dell’uomo. Nella struttura umana esiste una natura
animale sotto forma di abitudini, modi, desideri, istinti e impressioni
inconsce. C’è un istinto animale nell’uomo che è la causa dei desideri e dei samskara, chiamato “la tendenza naturale”.
A causa di questo l’uomo non conosce sé stesso né può liberarsi dal suo legame.
Questa natura animale nell’uomo può essere espulsa solamente facendo delle
azioni. Se un aspirante spirituale non pratica karma sotto la luce del karma
yoga, le questioni antiche soppresse non trovano l’appropriata espressione
e la personalità non può essere integrata. I karma, le azioni, sono necessari e sono una parte integrante del
processo di auto-illuminazione.
Facendo delle azioni
per molto tempo i karma accumulati
saranno esauriti e la personalità inizierà a divenire libera di proseguire
seguendo gli elevati schemi della vita spirituale. L’aspirante scoprirà con
l’auto analisi che karma significa
non solo la semplice routine quotidiana o i doveri, ma anche la forza del
desiderio che li motiva. Il karma
esprime pensieri, desideri e ambizioni radicate che, altrimenti, rimarrebbero
nascosti e dormienti nella personalità per lunghissimo tempo.
Espressione
Quando s’inizia a fare
la purificazione dei karma, i
problemi psicologici che si hanno non devono essere trattati. Occorre lasciarli
venir fuori. Se c’è paura occorre affrontarla e non cercare di eliminarla. Più
si cerca di rimuoverla, più viene soppressa. Se si hanno delle passioni, non
dovrebbero essere soppresse con la morale religiosa o con un comportamento
puritano. Si dovrebbe permettere di farle venir fuori ed esprimerle! Se si ha odio e gelosia non si dovrebbe dire
che questo è male; possono essere cose positive o negative, ma sono interiori.
Non sono importate, sono parte della propria personalità e vengono fuori come
un bubbone. Quando è il momento che vengano fuori, bisogna lasciarle arrivare!
Perché sopprimerle?
Perché andare dal
dottore a parlare dei propri problemi mentali? Egli vi farà innumerevoli
domande. Poi potreste stare meglio oppure no, ma questo non è l’approccio
corretto. Non c’è nulla nella vita che debba essere curato, ma tutto deve
essere espresso. Se una persona fosse senza paura, gelosia, odio, desideri e
passioni sarebbe un idiota!
Una persona diventa
senza paura e trasmette la non paura agli altri solo nello stato sattwico. Non è spaventato da nessuno e
nessuno è spaventato da lui. E’ amorevole, caritatevole e compassionevole e non
ha nemici.
Il
giardino interiore
Un altro scopo del karma yoga è quello di occuparsi della
vita interiore. In un giardino si zappa la terra, si spargono i semi, si mette
il letame, si rimuovono le erbacce e si controlla la propria creazione anche
facendo delle veglie notturne. Questo è un semplice riflesso di ciò che si fa
interiormente. C’è un selvaggio, incolto giardino all’interno della mente, dove
crescono erbacce e cespugli spinosi. Queste piante non permettono a nessun
fiore, frutto o bellissima pianta di crescere, quindi occorre estirparli.
Cosa accade quando si
seminano dei buoni semi, dei buoni samskara
e karma, in questo giardino? I
piccoli animali che vivono nella foresta escono fuori la notte e distruggono
tutto il lavoro che è stato fatto durante il giorno. Quali sono questi animali
che escono nella notte? Il primo è il desiderio, il secondo la frustrazione ed
il terzo l’attrazione per la vita sensuale. Per questo è scritto nelle Upanishad: “Non dormite la notte”.
La vita interiore, il
giardino interiore, deve essere curato nei minimi dettagli e sorvegliato,
esattamente allo stesso modo in cui ci si prende cura di un giardino.