Sanjiv Chaturvedi
(Indore)
Master in Scienze Applicate dello Yoga, Bihar Yoga Bharati,
2002-2004
La
necessità della pratica di yoga nello sport di oggi
Molte persone svolgono attività sportive sia per piacere
che come mezzo per conquistare la forma fisica, per
tonificare il corpo e sentirsi rinvigoriti, motivazioni che, a loro volta, conducono al
rilassamento mentale. Tuttavia, lo sport sta diventando sempre più competitivo, trasformandosi anche in una professione con un’attenzione particolare al guadagno materiale ed alla voglia di vincere ad ogni costo.
Pertanto, è importante trovare soluzioni al
cambiamento dello scenario dello sport
di oggi.
Uno sportivo ha bisogno di quattro qualità di base: velocità,
abilità, forza e resistenza. Per
ottenerle, nell’ambito dello sport professionistico, la vita quotidiana di uno sportivo richiede
disciplina nell’allenamento, dieta
bilanciata, stile di vita equilibrato, focalizzazione
interiore e determinazione. A questo può essere aggiunto un altro
elemento: lo yoga. Il Bihar
Yoga è una scienza olistica
e, come lo sport, non è un
fenomeno puramente fisico ma
una complessa interazione di mente
e corpo. Lo yoga è un mezzo
ideale per raggiungere e mantenere l’apice della prestazione fisica e mentale.
Più di semplici asana
Fino ad oggi la scienza dello sport contempla principalmente le asana (posizioni di yoga). La pratica
delle asana può
contribuire notevolmente al successo
ed al benessere di tutti gli sportivi. Tuttavia, non
solamente le asana possono aiutare in questo. Nello yoga
anche la mente viene allenata a riflettere di momento in
momento e a non essere catturata dal
“movimento del momento”. La mente allenata è in uno stato di quiete
che sviluppa la consapevolezza interiore, affinando così
la pratica e la prestazione. In definitiva,
il risultato dell’evento non è soggetto al controllo dell'atleta.
Un senso di distacco dai frutti del
lavoro è necessario per preservare la
serenità della mente. ‘Mai
essere influenzati dal successo o dal fallimento’ così, nella Bhagavad Gita, Krishna motivava
Arjuna a combattere e, infine, a
raggiungere il suo obiettivo.
Le
pratiche di respirazione del pranayama, insegnate dal Bihar Yoga, sono molto
importanti per un atleta. Oltre ad ottimizzare il controllo e la capacità del
respiro, aiutano a rendersi conto che l'energia non è puramente di natura
fisica, ma che vi sono risorse inutilizzate che possono essere messe in gioco,
che aiutano ad alleviare l'affaticamento mentale e fisico.
Il
ritiro dei sensi è chiamato Pratyahara. Esso conduce ad un senso di distacco
che rimuove lo stress accumulato e ne impedisce un’ulteriore formazione
eccessiva, soprattutto nell'enfasi della competizione. Lo stress è sempre
presente in qualsiasi sport: è parte della stimolazione della competizione ed è
uno dei motivi per cui partecipare. E' necessario per una corretta stimolazione
del corpo e della mente, ma se la risposta ad esso è in eccesso, o
insufficiente, la persona e la prestazione ne risentiranno. Lo stress a
qualsiasi livello deve essere gestito con successo.
Dharana, la capacità di focalizzarsi continuamente su di un punto, ha il potenziale di aiutare l'atleta a portare il corpo e la mente ad uno stato di totale equilibrio e stabilità in tutti i livelli d’esperienza. Quando l'atleta è totalmente assorbito nella tecnica, fluisce la perfezione; la distinzione tra il sé e lo sport sparisce. Lui o lei eccelle. Comprendendo le limitazioni della mente e del corpo nel contesto dell’illimitatezza della coscienza, l'atleta può sforzarsi di raggiungere l'obiettivo prescelto.
Uno degli aspetti più importanti per gli sportivi per comprendere ciò è il principio SWAN. Swan è un acronimo dove 'S' sta per forze (strengths), 'W' per debolezze (weaknesses), 'A' per ambizioni (ambitions), e ‘N' per necessità (needs). È una tecnica di contemplazione o meditazione che permette un'attenta analisi di quelle qualità che possono fare la differenza tra successo e fallimento. E' necessario valutare accuratamente i propri punti di forza ed in che modo possano essere ampliati e diventare più efficaci. Allo stesso modo, è necessario conoscere e comprendere le proprie debolezze, come possano essere superate e come possano essere utili nell'approccio di un programma di allenamento. Le ambizioni devono essere comprese nel contesto sportivo al fine di essere realistiche in riguardo agli obiettivi ed ai desideri. Conoscere le proprie necessità, ciò che è essenziale, può aiutare ad ottenere il meglio dalle attività sportive e a realizzare la vera natura del successo.
Prevenire gl’infortuni
Le
misure preventive svolgono un ruolo importante
nel salvataggio della carriera
sportiva di un individuo. Le barriere
dell'ignoranza, delle idee sbagliate e la troppa
ansia di raggiungere livelli superiori nel minor tempo dovrebbero
essere affrontati attraverso l'educazione tra
allenatori e giocatori in ugual modo.
Lo yoga è utile in tutti i tipi di sport, in primo luogo per aiutare a prevenire gli infortuni. Come prima cosa dona maggiore agilità, che aiuta ad evitare i danni, fornisce più forza e migliora la capacità del giocatore di reagire ad una situazione. Poi, lo yoga aiuta lo sportivo a sentire e comprendere i processi del corpo più accuratamente, imparando in tal modo ciò di cui esso ha bisogno. Comprendendo questo, un atleta può lavorare sulle zone che necessitano di attenzione con sicurezza.
Tipi di pratiche
Il ruolo
dello yoga è speciale. Le posizioni di yoga interessano
tutti le parti di un arto e
rafforzano le fibre muscolari, aumentando la
capacità di resistenza agli infortuni.
Conoscendo in anticipo le aree del corpo soggette a stress, gli sportivi
possono utilizzare efficacemente lo yoga
per rafforzare le aree interessate.
Le pratiche yogiche possono essere utilizzate in differenti modi, per differenti e specifici scopi sportivi, e possono essere classificate come: esercizi di yoga supplementari (YSE), esercizi di compensazione yoga (YCE) ed esercizi yoga di rigenerazione (YRE).
Esercizi Supplementari
di Yoga (YSE)
Questi sono dei mezzi importanti di preparazione per
ogni sport perché, in una certa misura,
pur contribuendo alla buona salute,
attraverso la specializzazione la maggior parte
degli sport crea una forma di squilibrio.
L’allenamento supplementare consiste nel
praticare delle attività
o altri sport che non siano uno sport
particolare, scelto al fine di sviluppare la forma
fisica generale. Un tale equilibrio di
solito non si ottiene con
la pratica di un singolo sport. Essendo ben al di fuori da un ambito competitivo, gli esercizi di
yoga e le pratiche di
respirazione permettono di raggiungere lo stato di equilibrio
in modo olistico ed aiutano
gli sportivi a sperimentare e capire il proprio corpo, l'energia e la
resistenza in un modo
completamente diverso.
Esercizi di
Compensazione Yoga (YCE)
Come risultato di un allenamento sportivo prolungato, si può
sviluppare nel corpo uno squilibrio muscolare. I gruppi muscolari diventano squilibrati, alcuni per una
combinazione di sovraccarico a causa di un allenamento unilaterale, ed altri per
indebolimento, per mancanza di coinvolgimento
o uso. Tale carico
unilaterale produce disturbo,
che può portare a danni e lesioni. Il compito degli
YCE è quello di correggere e
compensare questo squilibrio muscolare
attraverso la pratica regolare e sistematica
di esercizi di compensazione. Le pratiche
del Bihar Yoga sono ideali
in questo senso, perché l'integrazione,
l'equilibrio e l'armonia sono le parole chiave delle sue pratiche di yoga.
Esse correggono l'effetto dell'allenamento unilaterale, promuovendo lo sviluppo armonico generale del corpo
e migliorando l'intero
sistema fisico.
Esercizi di Rigenerazione Yoga ( YRE )
L'allenamento
sportivo tende ad essere molto intenso per periodi di tempo prolungati. Anche
questo può portare ad una forma di squilibrio in cui i muscoli, o il corpo nel
suo complesso, diventano deboli per sovraffaticamento. Completare con successo
un lungo ed intenso allenamento e raggiungere le massime prestazioni dipende in
gran parte dalla misura in cui l'atleta è in grado di rigenerare la propria
forza fisica e mentale dopo l'allenamento stesso. La rigenerazione è un
processo di recupero per riacquistare forza e prevenire infortuni. Gli YRE si
basano sul principio che, dopo la contrazione per un determinato periodo di
tempo in un movimento isometrico contro una resistenza specifica, i muscoli si
distenderanno e rilasseranno, ma questo è efficace solo se fatto
consapevolmente. Anche in questo caso le pratiche del Bihar Yoga offrono un rimedio naturale, perché le asana si
basano sullo stretching gentile dei muscoli, che induce il rilassamento ed
aumenta l'afflusso di sangue, scioglie le tensioni residue e velocizza la
rigenerazione. Si tratta di un bilanciamento naturale allo sforzo muscolare
dell’allenamento e della competizione.
In queste tre categorie più specifiche dell’utilizzo delle pratiche di yoga per gli sportivi, occorre considerare ogni situazione singolarmente e, quindi, il consiglio di un insegnante di yoga qualificato è necessario.
Gruppi di pratiche
yogiche ed i loro benefici
Nel Bihar Yoga molte pratiche sono utili
per gli sportivi. Esse comprendono i
tre gruppi di pratiche preparatorie,
Pawanmuktasana parte 1,
2 e 3; le flessioni in avanti e le estensioni indietro; surya namaskara; le asana capovolte
e di equilibrio; gli shatkarma;
il pranayama e le tecniche di rilassamento e
di meditazione:
Pawanmuktasana 1 (PM1): questo gruppo di asana elimina la rigidità delle articolazioni ed aiuta i muscoli a diventare flessibili. Il coordinamento tra ossa, muscoli, articolazioni e legamenti migliora in modo che funzionino in maniera naturale e spontanea. I problemi alle articolazioni delle ginocchia, delle anche, delle caviglie, delle spalle e dei polsi possono trovare rimedio tramite queste asana, che riducono al minimo le lesioni delle differenti articolazioni.
Pawanmuktasana 2 (PM2): questo gruppo di asana rafforza i muscoli e gli organi addominali. Migliorano il sistema digerente, che è importante per il corretto funzionamento degli altri sistemi del corpo. Queste asana sono benefiche anche per le gare che richiedono molta resistenza.
Pawanmuktasana 3 (PM3): questo gruppo di asana migliora il flusso di energia all'interno del corpo e scioglie i nodi neuromuscolari soprattutto nella regione pelvica dove l'energia tende a ristagnare. Sono molto importanti per rimuovere lo stress dalla regione lombare e pelvica e sono particolarmente utili per le sportive, perché rafforzano il sistema riproduttivo ed aiutano ad alleviare le problematiche mestruali.
Asana di estensioni indietro, flessioni in avanti e torsioni: queste asana aumentano la forza e la flessibilità della colonna vertebrale. La colonna vertebrale è responsabile della postura, del libero fluire dell’energia, delle attività nervose e dei riflessi del corpo. L'equilibrio di tutto il corpo dipende dalla potenza e dalla flessibilità della colonna vertebrale e dei muscoli adiacenti. Praticando questo gruppo di asana, gli atleti possono ridurre al minimo il problema del mal di schiena. Gran parte dello stress accumulato tende a ristagnare nella colonna vertebrale, in particolare nella regione inferiore o nel collo e nelle spalle, così le estensioni indietro e le flessioni in avanti seguite da una o due asana di torsione rilasseranno la colonna vertebrale e daranno la sensazione di prontezza di riflessi. Psicologicamente le asana di estensione indietro preparano gli atleti ad affrontare qualsiasi situazione con coraggio ed ottimismo; le flessioni in avanti aiutano a lasciarsi andare e a lasciar fluire, e le torsioni espellono gentilmente l’esitazione e l’incertezza.
Surya Namaskara (saluto al sole): questa è una pratica completa di per sé stessa. I giocatori la possono utilizzare per la forma fisica generale e come riscaldamento prima di qualsiasi sport. Prepara il corpo per la gestione di situazioni stressanti. Si tratta di un modo efficace per sciogliere, allungare, massaggiare e tonificare tutte le articolazioni, i muscoli e gli organi interni del corpo. Stimola ed equilibra tutti gli organi del corpo.
Asana capovolte: stimolano un ricco afflusso di sangue verso il cervello
e invertono l'effetto della gravità sul corpo. Durante la pratica di un'asana
capovolta, il respiro diventa lento e profondo, massimizzando lo scambio di
anidride carbonica ed ossigeno che favorisce la respirazione corretta. Il fegato,
la milza, lo stomaco, i reni ed il pancreas ricevono un potente massaggio, e
sono aiutati nello svolgere le loro funzioni in modo più efficiente. Il sangue
e la linfa accumulati negli arti inferiori e nell'addome sono risucchiati di
nuovo dal cuore, poi inviati ai polmoni, purificati e re- distribuiti in tutte
le parti del corpo. Il flusso di sangue arricchito, permette anche alla
ghiandola pituitaria di funzionare in modo più efficiente, ottimizzando
l'intero sistema endocrino.
Asana di equilibrio: queste asana inducono equilibrio fisico placando i
movimenti inconsci. Sviluppano i centri cerebrali che controllano il
funzionamento del corpo in movimento stabilendo così la connessione tra mente e
corpo. Aumentano il coordinamento dei movimenti tra le diverse parti del corpo
che sviluppano il senso di equilibrio e di bilanciamento. Affinano l'uso
efficiente dell'energia sia nell’azione che nell’immobilità. Mentre il corpo in movimento raggiunge
l'equilibrio diventa sempre più libero di fare affidamento su altre forze più
sottili per sostenersi e muoversi. In questo modo il corpo conserva la propria
energia e ottiene grazia e fluidità di movimento.
Shatkarma: di queste sei pratiche di pulizia, quattro sono
considerate importanti: neti, kunjal, laghu shankhaprakshalana e trataka.
Neti
pulisce e libera le vie nasali, dona chiarezza alla mente e reazioni pronte.
Induce calma e riequilibra il rapporto corpo-mente, aiutando ad equilibrare
entrambi gli emisferi del cervello.
Kunjal
(pulizia dello stomaco): aiuta a ridurre la paura del fallimento ed aumenta il
coraggio per affrontare situazioni mutevoli ed impegnative. Può indurre fiducia
negli atleti, in modo che possano esprimersi correttamente e dare il meglio di
sé, senza essere trattenuti dalla paura o dall’ansia.
Laghu
Shankhaprakshalana (pulizia intestinale): gli sportivi dovrebbero fare questa
pratica sotto la guida di un insegnante qualificato. Pulisce l'intero tratto
intestinale e libera l'organismo da impurità e tossine. Questa pratica induce
freschezza di mente e corpo. Mantiene corretto il funzionamento del sistema
digerente.
Trataka
(concentrarsi fissando un punto): tutte le gare richiedono la capacità di
sviluppare la concentrazione su un punto e la consapevolezza. Questa pratica
non solo migliora la concentrazione e l’unidirezionalità senza distrazioni, ma
aumenta anche la consapevolezza, la conoscenza intuitiva e la discriminazione.
Pranayama: le pratiche di respirazione sono uno dei mezzi più
efficaci per aumentare la capacità polmonare, l'energia, la resistenza, il
controllo sui muscoli involontari; migliorano la concentrazione ed equilibrano
le emozioni. Quando vengono praticate sistematicamente per qualche tempo, si
sviluppa la consapevolezza che l'energia non è puramente di natura fisica e che
la gestione efficiente dell'energia pranica può essere sviluppata attraverso il
controllo del respiro.
Pratiche
come la respirazione addominale, la respirazione yogica ed il kumbhaka (la
ritenzione del respiro) possono aumentare la capacità polmonare. Anche nadi
shodhana (la respirazione a narici alternate) aumenta la capacità polmonare,
oltre ad essere la pratica principale per equilibrare l'energia pranica
stimolando entrambi gli emisferi del cervello simultaneamente. Bhastrika (la
respirazione rapida dall'addome) genera calore e vitalità ed alza il livello di
energia naturale e rende più disponibile il recupero dell'energia
nello sport, in casi di quasi esaurimento.
Pranayama
rinfrescanti, come sheetali e sheetkari, sono utili nella calda stagione estiva.
Bhramari (il ronzio dell’ape) ed ujjayi (il respiro psichico) possono essere utilizzati
prima di ogni competizione per indurre il rilassamento e ridurre lo stress
mentale: portano calma e quiete nella mente. Anche la respirazione addominale è
uno dei pranayama più semplici ed efficaci che può essere fatto in qualsiasi
momento e rende la persona in
grado di vivere nel momento presente.
Yoga Nidra: è il metodo sistematico per indurre completo rilassamento
fisico, mentale ed emozionale sviluppato dal Bihar Yoga. Lavora su tre livelli
contemporaneamente - il conscio, il subconscio e l'inconscio. Grazie alla
profondità del rilassamento, il livello di consapevolezza e di focalizzazione
aumenta. Anche il livello di ricettività è maggiore, quindi è utile per acquisire
competenze e tecniche. Ad esempio, ci sono una serie di stadi nella pratica,
uno dei quali è il processo di visualizzazione. Mentre il corpo si trova in uno
stato di sonno fisico,
la mente è sveglia e rilassata. In questa circostanza è possibile imparare e
provare movimenti visualizzandoli mentalmente.
C'è una fase in yoga nidra dove viene fatto un
proponimento che può aumentare la forza di volontà e la determinazione per
raggiungere il successo sul campo. I giocatori possono sviluppare lo stato mentale
appropriato, in modo che al momento del bisogno possano equilibrare il proprio
stato fisico, mentale ed emozionale.
La stimolazione elettrica di specifiche parti
dell'ipotalamo, del sistema limbico e dell’amigdala, il cosiddetto cervello
primitivo, suscita particolari reazioni emotive, tra cui la rabbia, la paura e
l’aggressività. Per la maggior parte dei giocatori questi sentimenti negativi
possono essere difficili da controllare durante alti livelli di stress. In yoga
nidra i giocatori sono invitati a provare volontariamente forti emozioni, pur
mantenendo uno stato di profondo rilassamento e ad osservare l'intero processo.
Questo aiuta a rimanere in equilibrio e in stato di controllo in ogni
situazione.
Antar mouna: è una pratica meditativa che sviluppa
sistematicamente la consapevolezza di diventare vigile a 360 gradi. È efficace
per quelle persone le cui prestazioni non sono particolarmente significative.
Sviluppa la consapevolezza, in modo che si possano minimizzare errori e danni. Si possono visualizzare
le proprie prestazioni e quelle degli altri con onestà: ciò aiuta a migliorare
sé stessi e le proprie prestazioni. Antar
mouna aiuta ad allontanare la paura del fallimento. Libera la mente e la
prepara ad adattarsi o ad affrontare qualsiasi situazione. Dopo aver fatto
questa pratica, i giocatori si sentono stabili interiormente e la maggior parte
delle distrazioni, gli spettatori, le prestazioni degli avversari e le
pressioni di altri giocatori, possono essere eliminate.
Il potenziale
Il potenziale dello
yoga nello sport non
è stato ancora pienamente esplorato.
Da un lato, gli sport sono molto impegnativi
e competitivi; dall'altro,
lo yoga sembra muoversi nella
direzione opposta con la sua apparente
enfasi ad un approccio rilassato e
ad uno stato mentale distaccato. Tuttavia, lo stato mentale e la preparazione fisica che lo yoga porta è esattamente
lo stesso stato di cui i
giocatori di maggior successo parlano
al culmine della loro performance. Chi non può dare il meglio di sé, se è rilassato, pronto
e fiducioso? E chi non può accettare con eleganza
la vittoria o la sconfitta se il proprio corpo, la mente e lo spirito hanno la
serenità di uno yogi?
Yoga Metodo Satyananda è anche chiamato ‘Bihar Yoga’
(NB: per
approfondire la conoscenza delle pratiche menzionate nell’articolo si rimanda
al testo ‘Asana Pranayama Mudra e Bandha’, ed. Satyananda Ashram Italia.)