Swami Satyananda
Saraswati
Discorso al Gandhi Medical College, Bhopal 28.02.1979
Nel 1964 fu istituita
la Bihar School of Yoga con lo scopo di far conoscere la scienza dello yoga all’uomo moderno. Sapevamo per
certo che lo yoga sarebbe stato
accettato dalle grandi menti di questo mondo e dal 1964 in poi è stato fatto
tanto in questo campo. Nei primi anni, dopo la fondazione della nostra
istituzione, le risorse erano molto limitate e non c’erano molte persone
disposte a lavorare a questo progetto. Gradualmente, tuttavia, dopo un certo
periodo di tempo, abbiamo costruito l’intera missione, e oggi siamo in grado di
produrre risultati tangibili e conclusioni definitive. Ora siamo in contatto
con molti programmi di ricerca sullo yoga
condotti in India e all’estero. L’attuale moderna civiltà ha scoperto che la
via per la pace e la buona salute è nascosta nella scienza dello yoga.
La scienza dello yoga è stata molto fraintesa, ritenuta
una religione da molti e per molti secoli accusata di essere un sistema di
magia. Oggigiorno, i pensatori, chi ha occhi per vedere e chi è in grado di
comprendere i segreti dello yoga con
la mente aperta, sono giunti alla conclusione che la scienza dello yoga è una definitiva, chiara e
indiscutibile soluzione per le difficoltà dell’uomo. La scienza dello yoga si occupa di un’ampia serie di
problemi umani. Non risolve solo i problemi della vita spirituale, può anche
essere di aiuto per alleviare i problemi dei malesseri quotidiani. La scienza
delle yogasana, del pranayama, i mudra e i bandha, inclusi
nell’hatha yoga (la scienza
dell’equilibrio fisiologico e della purificazione fisica), ci ha dato la
consapevolezza che i disturbi possono essere alleviati dalla pratica dello yoga.
Le
ricerche sullo yoga nel mondo
In molti Paesi sono
state condotte ricerche scientifiche e mediche sulle pratiche dello yoga. In Polonia i professori J.
Aleksandrowicz, T. Pasek, e W. Romanowski hanno condotto una ricerca
sull’influenza di sirshasana e di
altre pratiche yogiche sull’organismo umano. Negli USA Elmer e Alice Green
hanno fatto delle strabilianti ricerche sulla natura della mente e
sull’influenza della meditazione sul cervello. In Giappone il dottor Hiroshi
Motoyama ha persino ideato delle tecniche per investigare la reazione del
sistema nervoso e del cervello durante il risveglio della kundalini. In Bihar, sotto la supervisione del Patna Medical
College Hospital e l’assistenza del Governo Indiano, il dottor Srinivas ha già
completato una ricerca sugli effetti delle yogasana
sulle malattie coronariche. All’università di Barcellona, i dottori e gli
psicologi hanno prodotto risultati straordinari con le loro ricerche sugli
effetti di yoga nidra, il sonno
psichico, nel corpo umano. Allo stesso tempo, hanno condotto un’altra ricerca
che mostra l’influenza delle onde sonore sul cervello. Oltre a questo, molto
lavoro è stato fatto in Francia su giovani studenti. Il Ministero
dell’Istruzione, soprattutto a Parigi, ha pubblicato un resoconto compilato dai
propri ispettori, sottolineando il cambiamento riscontrato nei bambini dopo un
anno di pratica di yoga.
Alcuni mesi fa, nel
nostro ashram in Orissa, abbiamo
condotto un seminario pratico sul diabete per quaranta giorni. Il corso fu
ispezionato dal dottor N.C. Panda del Burla Medical College Hospital, assistito
da altri amici dottori. A venticinque diabetici di varie età, provenienti da
tutti i gruppi, fu insegnato il sistema dello yoga, e i risultati furono molto incoraggianti. La ricerca sta
continuando all’Indian Institute of Medical Sciences, lo Yoga Institute di
Santa Cruz, sempre sotto la direzione del dottor Datey. Anche allo Yoga
Institute di Lonavala fondato da Swami Kuvalyananda, al College di Yoga di
Tirupathy, così come a Madras, sono state condotte ricerche e investigazioni.
Finora i risultati
ottenuti sono pieni di un grande messaggio e vi chiedo di riflettere un po’ su
questo con una mente aperta. Tutti voi dottori siete i sommi sacerdoti della
nostra civiltà. Se riuscite a comprendere correttamente lo yoga, in modo scientifico, non potete non ritenere che non vi è
alcun motivo per cui lo yoga non
possa diventare una materia di studio per risolvere i problemi fisici, mentali
e spirituali dell’umanità.
Ripristinare
l’equilibrio
In tutto il mondo le
persone vivono uno stato di terrore, paura, ansia, passione, tensione,
insicurezza, incertezza, sospetto e via di seguito. Questi stati influenzano la
struttura fisiologica dell’uomo e causa la maggior parte delle malattie di cui
soffriamo al giorno d’oggi. In questo contesto lo yoga giunge come una panacea. Quando pratichiamo yoga, i cambiamenti nel corpo fisico
sono chiari e garantiti. Il comportamento del cuore, il consumo di ossigeno, il
volume respiratorio, le reazioni del sistema nervoso, le secrezioni degli
ormoni, l’alterazione delle onde cerebrali e tutti i sistemi corporei sono
influenzati e sottoposti a determinati cambiamenti. Ciò ha un effetto benefico
sulla maggior parte degli stati patologici ma, prima di tutto, la malattia deve
essere definita correttamente e lo yoga
ha delle sue proprie definizioni. La malattia si manifesta nel corpo ma non
origina nel corpo. La malattia origina con uno stato di squilibrio. Potrebbe
essere una disarmonia tra i sistemi nervosi o uno squilibrio nelle secrezioni
ormonali, o nei processi digestivi. Quindi, noi definiamo la malattia in
maniera sottile, e la trattiamo a seconda della sua natura.
Non trattiamo il
diabete come un disordine digestivo. Sappiamo che è una deficienza di insulina,
non c’è alcun dubbio su questo. Ma sappiamo anche che il sistema nervoso
simpatico e parasimpatico sono controllati da centri più elevati. Quando un
centro fallisce nell’attivare il sistema nervoso in maniera appropriata, si
avrà come risultato una deficienza di ormoni in un’area particolare. Quando
trattiamo un paziente diabetico non lo trattiamo per la deficienza di insulina.
Non lo trattiamo per la malattia di cui apparentemente soffre. Noi sappiamo che
i responsabili sono lo stress e la tensione.
Quando trattiamo un
paziente malato di mente, che soffre di psicosi, nevrosi o esaurimento nervoso,
lo approcciamo come personalità, come essere umano, come individuo che può pensare
e sentire. Lo portiamo nelle profondità della sua mente, alle radici della sua
malattia tramite le pratiche di concentrazione e di meditazione.
Se una persona soffre
di ansia elevata, non prescriviamo pratiche che inducono un immediato stato di
tranquillità. Cerchiamo, piuttosto, di far esplodere la sua personalità per far
esprimere ciò che rimane dormiente nella sua mente. Ciò è possibile con la
pratica della concentrazione, così come con il mantra, che è una parte dello yoga.
Come principio scientifico, il mantra
è uno strumento molto potente. Con la pratica del mantra, cerchiamo di far esplodere i livelli più profondi della
coscienza. Quando gli stati interni della mente sono esplosi, ci si trova
faccia a faccia con tutti i pensieri, le distrazioni, le passioni e le
repressioni interiori profonde.
Il corpo fisico è
influenzato della mente umana. Sono i sentimenti, le emozioni, le sensazioni e
gli obiettivi, le passioni, le paure, le ansie e le preoccupazioni presenti
nella mente che creano i cambiamenti fisiologici nel corpo. Le secrezioni delle
ghiandole surrenali, della tiroide e della pituitaria hanno un flusso e un
ordine naturale. Un pensiero può e crea un’influenza sul funzionamento del
nostro corpo fisico.
La
paura, le psicosi e l’ansia influenzano le ghiandole endocrine e cambiano la
modulazione delle onde cerebrali
Con la pratica di yoga nidra (il sonno psichico), di certi
pranayama e con la ripetizione di mantra, siamo in grado di alterare ed
armonizzare lo schema delle onde cerebrali. All’Università di Barcellona hanno
sottoposto delle persone a dei test e a delle ricerche mediche mentre veniva
ripetuto il mantra OM. Mentre il suono veniva registrato da
strumenti sofisticati, scoprirono che durante l’intonazione di ‘O’
predominavano le onde alpha, e quando veniva intonato ‘M’ lo schema cambiava in
onde theta. Ora, in che modo queste onde si riferiscono a diverse condizioni
fisiologiche? Se una persona soffre di ipertensione, fatelo sedere
tranquillamente su una sedia comoda. Fategli chiudere gli occhi e ripetere OM
per un breve tempo. Dopo quindici o venti minuti, quando gli misurerete di
nuovo la pressione, sarete sorpresi di constatare che, sicuramente, OM avrà
fatto il suo lavoro.
Allo stesso modo, è
stata condotta una ricerca su yoga nidra.
Questa grande scienza è andata completamente perduta, e ora noi l’abbiamo
adattata e reintrodotta per le necessità dell’uomo moderno. Yoga nidra è una pratica molto
importante e le ricerche mediche hanno chiaramente dimostrato che non è
ipnotismo, ma una tecnica completamente differente. Yoga nidra è una pratica in cui è permesso rilassarsi, ma non
dormire. Dormire non è rilassamento, e il rilassamento può sicuramente
verificarsi in uno stato di veglia. Sdraiatevi supini e seguite la
consapevolezza attraverso tutte le differenti parti del corpo. Sorgerà, come
risultato, uno stato di rilassamento e il cervello subirà un cambiamento
corrispondente. Durante la pratica di yoga
nidra abbiamo visto apparire a volte le onde delta, soprattutto se il
soggetto è stanco. A volte appaiono anche quelle theta, ma di solito le onde
alpha sono predominanti.
Il dottor Datey insegnò
yoga nidra a cento soggetti che
soffrivano di ipertensione, uomini e donne, appartenenti a gruppi di età e
professioni differenti. Mezz’ora in shavasana,
nota tecnicamente come yoga nidra,
aiutò a dare un sollievo permanente a queste persone. Scoprì che solo pochi
casi non poterono essere gestiti in questo modo, i casi più difficoltosi,
probabilmente puramente psicologici.
Mente,
prana e Sé
L’intero corpo è una
composizione di prana e mente. I prana sono responsabili delle azioni e
del movimento nella vita. La mente è responsabile del pensare e del sentire.
Insieme, mente e prana, riempiono
questa struttura vivente, penetrandola ovunque. Mente e prana sono le due più grandi forze del nostro sistema fisico, e se
perdono il loro equilibrio, si crea uno squilibrio corrispondente nel nostro
comportamento mentale e fisico. La scienza dell’hatha yoga è basata su queste due forze gemelle. I prana possono essere equilibrati con la
pratica di asana e pranayama. La forza mentale è
equilibrata dalla pratica della concentrazione e della meditazione.
In yoga diciamo che ci sono settantaduemila canali o nadi nel corpo, attraverso cui il flusso
del prana e il flusso della mente si muovono.
Di questi settantaduemila canali di energia mentale e pranica, dieci sono
considerati i principali. Di questi dieci, tre sono le più importanti. In yoga li chiamiamo ida, pingala e sushumna. Ida rappresenta la forza mentale, pingala la forza pranica e sushumna
quella spirituale.
L’individuo è una
combinazione di mente, prana e sé.
Sicuramente, arriva un momento nella vita, e non necessariamente quando si
raggiungono i cinquantacinque anni, in cui si diviene consapevoli, in cui si
inizia a realizzare che il corpo non è tutto.
La mente controlla il
corpo; e lo spirito, l’atman, il Sé,
controlla la mente ed il corpo. Quando diverrete maestri della mente, diverrete
maestri del corpo, ma se siete schiavi della mente allora il corpo sarà pieno
di malanni. Una volta che diverrete maestri del Sé, diverrete maestri della
mente e del corpo.
Hatha
yoga
Le pratiche di yoga sono tutte finalizzate alla
padronanza di sé stessi. Nel raja yoga
è la mente ad essere importante. In hatha
yoga è il corpo fisico ad essere importante. Nell’hatha yoga abbiamo sei processi di purificazione che sono i
seguenti:
Neti: il kriya nasale. In questa pratica si fa
passare dell’acqua da una narice all’altra, o un catetere da una narice alla
bocca. Questa pratica è usata per emicranie, sinusiti, problemi agli occhi,
infiammazioni della gola, epilessia e altri disturbi della testa.
Dhauti:
lavaggio del sistema digerente. In kunjal
kriya si beve acqua salata e la si vomita. In vastra dhauti ingoiamo una garza lunga circa centottanta
centimetri. Non è difficile e lo abbiamo insegnato a dei pazienti asmatici con
grande successo.
Basti:
risucchiare acqua attraverso l’ano. Si usa principalmente per alleviare
emorroidi, fistole e disturbi del retto.
Trataka:
fissare lo sguardo in un punto. Questa pratica sviluppa la concentrazione e
aiuta a migliorare la vista.
Nauli:
rollii addominali. Questo esercizio stimola differenti parti dell’intestino e i
benefici sono numerosi. Ha degli effetti immediati per la debilitazione
sessuale maschile, che è uno dei disturbi più importanti nella vita familiare.
Mantiene anche in salute i reni e la vescica.
Kapalbhati:
respirazione veloce con enfasi nell’espirazione. Lo scopo di questa pratica è
la purificazione della regione frontale del cervello, e la rivitalizzazione e
il riposo della mente. Dopo cinque minuti di kapalbhati scoprirete di avere la mente molto più chiara, senza
confusione. È usato soprattutto quando si studia per un esame.
Raja
yoga
Dopo la pratica di
queste tecniche di hatha yoga,
dovreste iniziare le asana. Dopo le asana, iniziate il pranayama, e quando sarete sufficientemente stabilizzati in questo,
iniziate la pratica della meditazione.
La scienza della
meditazione, dhyana, è una parte
molto importante dello yoga. Dà dei
grandi effetti al corpo e alla mente. La meditazione non è solo una pratica
psicologica o spirituale, è una pratica a tutto tondo, per tutti, con o senza
un background religioso. La ricerca che è stata condotta sull’influenza e gli
effetti della meditazione sul cervello, sul sistema nervoso e il corpo, ha
rivelato che la pratica della meditazione porta ad un grande cambiamento nel
comportamento del cervello, del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, così
come sull’intera personalità.
La meditazione è la
pratica più importante per tutti i processi mentali e spirituali. In un momento
qualsiasi della giornata, o a momenti fissi al mattino e alla sera, praticatela
per dieci minuti, non di più. Questi dieci minuti non li starete spendendo ma
investendo. Per prima cosa stabilizzate la postura, mantenete la colonna
vertebrale dritta e verticale. Chiudete gli occhi e fissateli sulla punta del
naso. Questo aspetto è essenziale. Non muovete il corpo; un’immobilità totale
del corpo deve essere mantenuta solamente per un periodo di dieci minuti, non
di più. Tutto il corpo non si dovrebbe muovere. Deve divenire stabile, come una
statua. Poi divenite consapevoli del naturale e spontaneo processo della
respirazione. Non cercate di inspirare e di espirare. Non fate nessuno sforzo
per respirare. Respirate continuamente, ma ora dovreste divenire consapevoli
che state inspirando ed espirando. Divenite testimoni del processo respiratorio
spontaneo. Tutto qui, niente di più. Seguite la consapevolezza del respiro per
dieci minuti. Al termine di questo periodo, sospendete. Potete tenere una
sveglia vicino a voi, se volete. Praticatelo giorno dopo giorno, e se possibile
dopo un mese sottoponetevi a degli accertamenti medici prima, durante e dopo la
pratica. Se è disponibile un apparecchio computerizzato di misurazione, tutto
potrà essere valutato simultaneamente. Anche sottoponendovi ai test medici e
psicologici per più di un mese, non sarà questa l’unica prova. I membri della
vostra famiglia così come i colleghi della vostra professione, noteranno il
cambiamento.
Una
potente cultura mondiale
Lo yoga è una scienza terapeutica, una scienza di miglioramento
personale e una via per la disciplina. Ma al di là di tutto questo, lo yoga è una cultura, e ogni nazione
dovrebbe averne una, perché la cultura è il prana
di una nazione. I Paesi che hanno culture politiche hanno fallito. Le nazioni
che hanno eserciti militari potrebbero essere distrutte. Le razze che avevano
potere assoluto sono scomparse senza lasciare alcuna traccia. Ma un Paese con
una cultura basata sullo yoga ha
un’esistenza eterna. Può sopravvivere alle vicissitudini della vita, agli
incidenti della storia e alle devastazioni del tempo. Voi siete quel popolo,
voi sopravviverete agli incidenti della vita perché lo yoga è stata la vostra cultura. Nei tempi a venire, lo yoga emergerà come una potente cultura
mondiale, dirigerà gli eventi della storia mondiale e voi avrete un ruolo
decisivo in tutto questo. Spetta a voi accettare questa grande scienza con
amore, ammirazione, speranza e sincerità.