venerdì 21 settembre 2018

Yoga: una scienza terapeutica

Swami Satyananda Saraswati
Discorso al Gandhi Medical College, Bhopal 28.02.1979

Nel 1964 fu istituita la Bihar School of Yoga con lo scopo di far conoscere la scienza dello yoga all’uomo moderno. Sapevamo per certo che lo yoga sarebbe stato accettato dalle grandi menti di questo mondo e dal 1964 in poi è stato fatto tanto in questo campo. Nei primi anni, dopo la fondazione della nostra istituzione, le risorse erano molto limitate e non c’erano molte persone disposte a lavorare a questo progetto. Gradualmente, tuttavia, dopo un certo periodo di tempo, abbiamo costruito l’intera missione, e oggi siamo in grado di produrre risultati tangibili e conclusioni definitive. Ora siamo in contatto con molti programmi di ricerca sullo yoga condotti in India e all’estero. L’attuale moderna civiltà ha scoperto che la via per la pace e la buona salute è nascosta nella scienza dello yoga.       

La scienza dello yoga è stata molto fraintesa, ritenuta una religione da molti e per molti secoli accusata di essere un sistema di magia. Oggigiorno, i pensatori, chi ha occhi per vedere e chi è in grado di comprendere i segreti dello yoga con la mente aperta, sono giunti alla conclusione che la scienza dello yoga è una definitiva, chiara e indiscutibile soluzione per le difficoltà dell’uomo. La scienza dello yoga si occupa di un’ampia serie di problemi umani. Non risolve solo i problemi della vita spirituale, può anche essere di aiuto per alleviare i problemi dei malesseri quotidiani. La scienza delle yogasana, del pranayama, i mudra e i bandha, inclusi nell’hatha yoga (la scienza dell’equilibrio fisiologico e della purificazione fisica), ci ha dato la consapevolezza che i disturbi possono essere alleviati dalla pratica dello yoga.




Le ricerche sullo yoga nel mondo
In molti Paesi sono state condotte ricerche scientifiche e mediche sulle pratiche dello yoga. In Polonia i professori J. Aleksandrowicz, T. Pasek, e W. Romanowski hanno condotto una ricerca sull’influenza di sirshasana e di altre pratiche yogiche sull’organismo umano. Negli USA Elmer e Alice Green hanno fatto delle strabilianti ricerche sulla natura della mente e sull’influenza della meditazione sul cervello. In Giappone il dottor Hiroshi Motoyama ha persino ideato delle tecniche per investigare la reazione del sistema nervoso e del cervello durante il risveglio della kundalini. In Bihar, sotto la supervisione del Patna Medical College Hospital e l’assistenza del Governo Indiano, il dottor Srinivas ha già completato una ricerca sugli effetti delle yogasana sulle malattie coronariche. All’università di Barcellona, i dottori e gli psicologi hanno prodotto risultati straordinari con le loro ricerche sugli effetti di yoga nidra, il sonno psichico, nel corpo umano. Allo stesso tempo, hanno condotto un’altra ricerca che mostra l’influenza delle onde sonore sul cervello. Oltre a questo, molto lavoro è stato fatto in Francia su giovani studenti. Il Ministero dell’Istruzione, soprattutto a Parigi, ha pubblicato un resoconto compilato dai propri ispettori, sottolineando il cambiamento riscontrato nei bambini dopo un anno di pratica di yoga.

Alcuni mesi fa, nel nostro ashram in Orissa, abbiamo condotto un seminario pratico sul diabete per quaranta giorni. Il corso fu ispezionato dal dottor N.C. Panda del Burla Medical College Hospital, assistito da altri amici dottori. A venticinque diabetici di varie età, provenienti da tutti i gruppi, fu insegnato il sistema dello yoga, e i risultati furono molto incoraggianti. La ricerca sta continuando all’Indian Institute of Medical Sciences, lo Yoga Institute di Santa Cruz, sempre sotto la direzione del dottor Datey. Anche allo Yoga Institute di Lonavala fondato da Swami Kuvalyananda, al College di Yoga di Tirupathy, così come a Madras, sono state condotte ricerche e investigazioni.

Finora i risultati ottenuti sono pieni di un grande messaggio e vi chiedo di riflettere un po’ su questo con una mente aperta. Tutti voi dottori siete i sommi sacerdoti della nostra civiltà. Se riuscite a comprendere correttamente lo yoga, in modo scientifico, non potete non ritenere che non vi è alcun motivo per cui lo yoga non possa diventare una materia di studio per risolvere i problemi fisici, mentali e spirituali dell’umanità.

Ripristinare l’equilibrio
In tutto il mondo le persone vivono uno stato di terrore, paura, ansia, passione, tensione, insicurezza, incertezza, sospetto e via di seguito. Questi stati influenzano la struttura fisiologica dell’uomo e causa la maggior parte delle malattie di cui soffriamo al giorno d’oggi. In questo contesto lo yoga giunge come una panacea. Quando pratichiamo yoga, i cambiamenti nel corpo fisico sono chiari e garantiti. Il comportamento del cuore, il consumo di ossigeno, il volume respiratorio, le reazioni del sistema nervoso, le secrezioni degli ormoni, l’alterazione delle onde cerebrali e tutti i sistemi corporei sono influenzati e sottoposti a determinati cambiamenti. Ciò ha un effetto benefico sulla maggior parte degli stati patologici ma, prima di tutto, la malattia deve essere definita correttamente e lo yoga ha delle sue proprie definizioni. La malattia si manifesta nel corpo ma non origina nel corpo. La malattia origina con uno stato di squilibrio. Potrebbe essere una disarmonia tra i sistemi nervosi o uno squilibrio nelle secrezioni ormonali, o nei processi digestivi. Quindi, noi definiamo la malattia in maniera sottile, e la trattiamo a seconda della sua natura.


Non trattiamo il diabete come un disordine digestivo. Sappiamo che è una deficienza di insulina, non c’è alcun dubbio su questo. Ma sappiamo anche che il sistema nervoso simpatico e parasimpatico sono controllati da centri più elevati. Quando un centro fallisce nell’attivare il sistema nervoso in maniera appropriata, si avrà come risultato una deficienza di ormoni in un’area particolare. Quando trattiamo un paziente diabetico non lo trattiamo per la deficienza di insulina. Non lo trattiamo per la malattia di cui apparentemente soffre. Noi sappiamo che i responsabili sono lo stress e la tensione.

Quando trattiamo un paziente malato di mente, che soffre di psicosi, nevrosi o esaurimento nervoso, lo approcciamo come personalità, come essere umano, come individuo che può pensare e sentire. Lo portiamo nelle profondità della sua mente, alle radici della sua malattia tramite le pratiche di concentrazione e di meditazione.

Se una persona soffre di ansia elevata, non prescriviamo pratiche che inducono un immediato stato di tranquillità. Cerchiamo, piuttosto, di far esplodere la sua personalità per far esprimere ciò che rimane dormiente nella sua mente. Ciò è possibile con la pratica della concentrazione, così come con il mantra, che è una parte dello yoga. Come principio scientifico, il mantra è uno strumento molto potente. Con la pratica del mantra, cerchiamo di far esplodere i livelli più profondi della coscienza. Quando gli stati interni della mente sono esplosi, ci si trova faccia a faccia con tutti i pensieri, le distrazioni, le passioni e le repressioni interiori profonde.

Il corpo fisico è influenzato della mente umana. Sono i sentimenti, le emozioni, le sensazioni e gli obiettivi, le passioni, le paure, le ansie e le preoccupazioni presenti nella mente che creano i cambiamenti fisiologici nel corpo. Le secrezioni delle ghiandole surrenali, della tiroide e della pituitaria hanno un flusso e un ordine naturale. Un pensiero può e crea un’influenza sul funzionamento del nostro corpo fisico.

La paura, le psicosi e l’ansia influenzano le ghiandole endocrine e cambiano la modulazione delle onde cerebrali
Con la pratica di yoga nidra (il sonno psichico), di certi pranayama e con la ripetizione di mantra, siamo in grado di alterare ed armonizzare lo schema delle onde cerebrali. All’Università di Barcellona hanno sottoposto delle persone a dei test e a delle ricerche mediche mentre veniva ripetuto il mantra OM. Mentre il suono veniva registrato da strumenti sofisticati, scoprirono che durante l’intonazione di ‘O’ predominavano le onde alpha, e quando veniva intonato ‘M’ lo schema cambiava in onde theta. Ora, in che modo queste onde si riferiscono a diverse condizioni fisiologiche? Se una persona soffre di ipertensione, fatelo sedere tranquillamente su una sedia comoda. Fategli chiudere gli occhi e ripetere OM per un breve tempo. Dopo quindici o venti minuti, quando gli misurerete di nuovo la pressione, sarete sorpresi di constatare che, sicuramente, OM avrà fatto il suo lavoro.

Allo stesso modo, è stata condotta una ricerca su yoga nidra. Questa grande scienza è andata completamente perduta, e ora noi l’abbiamo adattata e reintrodotta per le necessità dell’uomo moderno. Yoga nidra è una pratica molto importante e le ricerche mediche hanno chiaramente dimostrato che non è ipnotismo, ma una tecnica completamente differente. Yoga nidra è una pratica in cui è permesso rilassarsi, ma non dormire. Dormire non è rilassamento, e il rilassamento può sicuramente verificarsi in uno stato di veglia. Sdraiatevi supini e seguite la consapevolezza attraverso tutte le differenti parti del corpo. Sorgerà, come risultato, uno stato di rilassamento e il cervello subirà un cambiamento corrispondente. Durante la pratica di yoga nidra abbiamo visto apparire a volte le onde delta, soprattutto se il soggetto è stanco. A volte appaiono anche quelle theta, ma di solito le onde alpha sono predominanti.

Il dottor Datey insegnò yoga nidra a cento soggetti che soffrivano di ipertensione, uomini e donne, appartenenti a gruppi di età e professioni differenti. Mezz’ora in shavasana, nota tecnicamente come yoga nidra, aiutò a dare un sollievo permanente a queste persone. Scoprì che solo pochi casi non poterono essere gestiti in questo modo, i casi più difficoltosi, probabilmente puramente psicologici.

Mente, prana e Sé
L’intero corpo è una composizione di prana e mente. I prana sono responsabili delle azioni e del movimento nella vita. La mente è responsabile del pensare e del sentire. Insieme, mente e prana, riempiono questa struttura vivente, penetrandola ovunque. Mente e prana sono le due più grandi forze del nostro sistema fisico, e se perdono il loro equilibrio, si crea uno squilibrio corrispondente nel nostro comportamento mentale e fisico. La scienza dell’hatha yoga è basata su queste due forze gemelle. I prana possono essere equilibrati con la pratica di asana e pranayama. La forza mentale è equilibrata dalla pratica della concentrazione e della meditazione.

In yoga diciamo che ci sono settantaduemila canali o nadi nel corpo, attraverso cui il flusso del prana e il flusso della mente si muovono. Di questi settantaduemila canali di energia mentale e pranica, dieci sono considerati i principali. Di questi dieci, tre sono le più importanti. In yoga li chiamiamo ida, pingala e sushumna. Ida rappresenta la forza mentale, pingala la forza pranica e sushumna quella spirituale.

L’individuo è una combinazione di mente, prana e sé. Sicuramente, arriva un momento nella vita, e non necessariamente quando si raggiungono i cinquantacinque anni, in cui si diviene consapevoli, in cui si inizia a realizzare che il corpo non è tutto.
La mente controlla il corpo; e lo spirito, l’atman, il Sé, controlla la mente ed il corpo. Quando diverrete maestri della mente, diverrete maestri del corpo, ma se siete schiavi della mente allora il corpo sarà pieno di malanni. Una volta che diverrete maestri del Sé, diverrete maestri della mente e del corpo.

Hatha yoga
Le pratiche di yoga sono tutte finalizzate alla padronanza di sé stessi. Nel raja yoga è la mente ad essere importante. In hatha yoga è il corpo fisico ad essere importante. Nell’hatha yoga abbiamo sei processi di purificazione che sono i seguenti:

Neti: il kriya nasale. In questa pratica si fa passare dell’acqua da una narice all’altra, o un catetere da una narice alla bocca. Questa pratica è usata per emicranie, sinusiti, problemi agli occhi, infiammazioni della gola, epilessia e altri disturbi della testa.

Dhauti: lavaggio del sistema digerente. In kunjal kriya si beve acqua salata e la si vomita. In vastra dhauti ingoiamo una garza lunga circa centottanta centimetri. Non è difficile e lo abbiamo insegnato a dei pazienti asmatici con grande successo.

Basti: risucchiare acqua attraverso l’ano. Si usa principalmente per alleviare emorroidi, fistole e disturbi del retto.

Trataka: fissare lo sguardo in un punto. Questa pratica sviluppa la concentrazione e aiuta a migliorare la vista.

Nauli: rollii addominali. Questo esercizio stimola differenti parti dell’intestino e i benefici sono numerosi. Ha degli effetti immediati per la debilitazione sessuale maschile, che è uno dei disturbi più importanti nella vita familiare. Mantiene anche in salute i reni e la vescica.

Kapalbhati: respirazione veloce con enfasi nell’espirazione. Lo scopo di questa pratica è la purificazione della regione frontale del cervello, e la rivitalizzazione e il riposo della mente. Dopo cinque minuti di kapalbhati scoprirete di avere la mente molto più chiara, senza confusione. È usato soprattutto quando si studia per un esame.

Raja yoga
Dopo la pratica di queste tecniche di hatha yoga, dovreste iniziare le asana. Dopo le asana, iniziate il pranayama, e quando sarete sufficientemente stabilizzati in questo, iniziate la pratica della meditazione.

La scienza della meditazione, dhyana, è una parte molto importante dello yoga. Dà dei grandi effetti al corpo e alla mente. La meditazione non è solo una pratica psicologica o spirituale, è una pratica a tutto tondo, per tutti, con o senza un background religioso. La ricerca che è stata condotta sull’influenza e gli effetti della meditazione sul cervello, sul sistema nervoso e il corpo, ha rivelato che la pratica della meditazione porta ad un grande cambiamento nel comportamento del cervello, del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, così come sull’intera personalità.

La meditazione è la pratica più importante per tutti i processi mentali e spirituali. In un momento qualsiasi della giornata, o a momenti fissi al mattino e alla sera, praticatela per dieci minuti, non di più. Questi dieci minuti non li starete spendendo ma investendo. Per prima cosa stabilizzate la postura, mantenete la colonna vertebrale dritta e verticale. Chiudete gli occhi e fissateli sulla punta del naso. Questo aspetto è essenziale. Non muovete il corpo; un’immobilità totale del corpo deve essere mantenuta solamente per un periodo di dieci minuti, non di più. Tutto il corpo non si dovrebbe muovere. Deve divenire stabile, come una statua. Poi divenite consapevoli del naturale e spontaneo processo della respirazione. Non cercate di inspirare e di espirare. Non fate nessuno sforzo per respirare. Respirate continuamente, ma ora dovreste divenire consapevoli che state inspirando ed espirando. Divenite testimoni del processo respiratorio spontaneo. Tutto qui, niente di più. Seguite la consapevolezza del respiro per dieci minuti. Al termine di questo periodo, sospendete. Potete tenere una sveglia vicino a voi, se volete. Praticatelo giorno dopo giorno, e se possibile dopo un mese sottoponetevi a degli accertamenti medici prima, durante e dopo la pratica. Se è disponibile un apparecchio computerizzato di misurazione, tutto potrà essere valutato simultaneamente. Anche sottoponendovi ai test medici e psicologici per più di un mese, non sarà questa l’unica prova. I membri della vostra famiglia così come i colleghi della vostra professione, noteranno il cambiamento.

Una potente cultura mondiale
Lo yoga è una scienza terapeutica, una scienza di miglioramento personale e una via per la disciplina. Ma al di là di tutto questo, lo yoga è una cultura, e ogni nazione dovrebbe averne una, perché la cultura è il prana di una nazione. I Paesi che hanno culture politiche hanno fallito. Le nazioni che hanno eserciti militari potrebbero essere distrutte. Le razze che avevano potere assoluto sono scomparse senza lasciare alcuna traccia. Ma un Paese con una cultura basata sullo yoga ha un’esistenza eterna. Può sopravvivere alle vicissitudini della vita, agli incidenti della storia e alle devastazioni del tempo. Voi siete quel popolo, voi sopravviverete agli incidenti della vita perché lo yoga è stata la vostra cultura. Nei tempi a venire, lo yoga emergerà come una potente cultura mondiale, dirigerà gli eventi della storia mondiale e voi avrete un ruolo decisivo in tutto questo. Spetta a voi accettare questa grande scienza con amore, ammirazione, speranza e sincerità.