“Se insegni yoga solo per il corpo, esso diventerà parte
dell’allenamento fisico, della cultura fisica, dell’esercizio fisico che sono
incompleti. Il corpo non è isolato dalla mente, dalle emozioni e dallo spirito”.
Swami
Niranjanananda Saraswati
La mente è influenzata
da sei espressioni: kama, passione e
desiderio sono una cosa sola e tutti hanno desideri; krodha, aggressività e rabbia; lobha,
avidità; moha, infatuazione – che
sono presenti in tutte le persone. Poi vi è mada,
ego o orgoglio, e matsarya, gelosia,
che, anche queste, esistono in tutti gli esseri. Questi sei tratti definiscono
il comportamento della mente nella vita di tutti. Le persone parlano di
tensione, stress e ansia e cercano di affrontarle, ma non si occupano delle
cause della tensione, dello stress e dell’ansia.
È proprio come in medicina:
se una persona soffre d’ipertensione assume un farmaco che abbassa la pressione
ma non tratta la causa dell’ipertensione. Per il diabete si assumono dei
farmaci o si fanno delle iniezioni d’insulina per aumentarne la produzione ma
non si fa nessun trattamento per rettificare lo squilibrio del corpo e riattivare
la naturale produzione d’insulina. Qui è dove lo yoga diventa veramente
efficace in quanto permette al corpo di riconquistare la propria salute.
La stessa cosa si
applica alla mente. Da dove derivano stress e tensioni di cui tanto si parla?
Quando i desideri non sono soddisfatti causano stress. Colleghiamo lo stress
con il lavoro, la famiglia, l’ambiente sociale o le situazioni, ma questi sono
solo i punti di attivazione per eliminare questi tratti della mente.
L’insoddisfazione si ha quando i desideri o le aspettative non sono soddisfatte
e diventano, così, la causa dello stress. L’insoddisfazione si ha quando non si
riesce a gestire l’aggressività. Questo diventa la causa dell’ansia e della
tensione.
Pertanto, quando si
osservano le cause che generano stress e tensione alla radice, si scopre che
esse sono emanate da una delle sei tendenze, o comportamenti, della mente.
Quando insegniamo yoga,
sia agli adulti che ai bambini, il nostro approccio non è solo fisico:
permettiamo loro di divenire osservatori di sé stessi, di riconoscere le
proprie reazioni e risposte e di gestire le reazioni e le risposte
incontrollate e senza guida in una maniera migliore. Una volta che questo
accade, essi diventano liberi dall’effetto e dall’influenza diretta di questi
comportamenti mentali e scoprono la pace e la creatività a loro proprie.
Non è una posizione
fisica o una pratica mentale che cambia la natura umana. Ciò che cambia la
natura umana è il divenire consapevoli dell’ambiente e di come si risponde alle
differenti situazioni della vita. L’essenza dello yoga è nel dare la capacità
di rispondere in modo appropriato, armonioso, costruttivo e positivo, anche in
una situazione distruttiva e deteriorante.
6 Giugno
2014, Kathmandu (Nepal)