Swami
Satyananda Saraswati
Recentemente gli
scienziati hanno scoperto un’importante connessione tra il metabolismo
riproduttivo e il cuore. Un livello eccessivo e incontrollato di testosterone,
l’ormone maschile, nel sangue è correlato con la predominanza di alcuni tratti
che caratterizzano la personalità cardiaca come una maggiore assertività,
avidità e un’aggressività latente o palese, tipologia di persone maggiormente a
rischio d’infarto. La ricerca ha rivelato l’esistenza di zone di specifici
ricettori di tale ormone nel tessuto del miocardio cardiaco e anche nelle
pareti dei vasi sanguigni più grandi e ora si pensa che i danni del miocardio
siano indotti dall’accumulo di testosterone in queste zone.
L’infarto è molto più
frequente negli uomini che nelle donne, fino all’età della menopausa ma, dopo,
l’incidenza tra i due sessi è simile. Ciò suggerisce che l’ambiente creato
dall’ormone femminile dona una protezione naturale al cuore femminile mentre
quello maschile è danneggiato proprio dell’eccessiva circolazione dei livelli
dell’ormone maschile. Per far fronte a questo il metabolismo emozionale e
sessuale maschile deve essere controllato. A questo scopo noi raccomandiamo la
pratica della meditazione in siddhasana,
dove si ha una pressione del tallone che è in basso nell’area della ghiandola
prostatica nella zona del piano perineale e il tallone sopra è contro l’osso
pubico, sopra la radice dell’organo riproduttivo.
Questa posizione
stabilizza i due centri psichici inferiori, muladhara
e swadhisthana chakra, dirigendo il
prana in alto verso i centri superiori. Il blocco dell’energia all’interno di
questi due centri è responsabile di molti problemi di salute e crea anche una
barriera che deve essere oltrepassata nella vita spirituale. Muladhara è il centro
radice dove giace silente e addormentata l’infinita fonte di energia pranica,
mentre swadhisthana è il centro responsabile del metabolismo sessuale ed
emozionale dove la nostra energia psichica si manifesta in modo più spontaneo.
Quando la vita emozionale
non va oltre questo livello, la pressione sanguigna e la funzione cardiaca
rimangono instabili e il nostro ruolo e scopo nella vita rimangono mal definiti
e poco chiari. Si ha un “dolore” nel cuore quando non si fa mai esperienza di
costanza, di cosa accade realmente al di là delle sensazioni emotive volubili e
transitorie. Le esperienze più elevate del cuore e della mente umana rimangono
impenetrabili a meno che l’energia non si stabilizzi e salga verso i centri
superiori di consapevolezza. In questo senso i disturbi cardiaci possono essere
considerati malattie evoluzionistiche: si soffre a causa della schiavitù sul
piano emotivo, mentre il nostro essere brama di fare esperienza della costanza
della vita che sorge quando i legami emozionali e le avversioni sono stati
trascesi.
Siddhasana è la
posizione raccomandata dal Dottor Christian Barnard, chirurgo che si occupa di
trapianti di cuore, per stabilizzare la funzionalità cardiaca dei suoi
pazienti. Abbiamo notato che dà molti benefici se appresa durante la tarda
adolescenza o intorno ai vent’anni, quando le spinte emotive, sessuali e le
passioni sono suscettibili di indisciplina. In quegli anni si è visto che
siddhasana aiuta a correggere problemi come l’eccessiva emissione notturna. Se
eseguita nel corso di tutta la vita protegge dai danni emotivi e stabilizza le
passioni, evitando la morte a causa di problemi cardiaci. Il cuore è protetto
quando non vi è repressione e nemmeno espressione anarchica dei complessi
emozionali. La chiave per la prevenzione cardiaca è nell’espressione
controllata dei desideri, degli istinti, delle spinte emozionali e tutto questo
si impara seguendo i precetti e le pratiche di yoga durante tutti gli stadi
della vita. Inserendo alcune asana, pranayama
e meditazioni nella routine quotidiana in un’età giovanile, si eviterà
l’affaticamento cardiaco durante la mezza età e le emozioni saranno canalizzate
ed espresse in modo più creativo durante tutta la vita.
Il ruolo centrale del
colesterolo dovrebbe essere ben compreso. Questa sostanza grassa è il
precursore da cui gli ormoni sessuali sono sintetizzati dalle gonadi e dalle
ghiandole surrenali. È utilizzato anche nella produzione degli spermatozoi dai
testicoli insieme ad altre proteine lipidiche complesse note come lipoproteine.
Queste sono necessarie per fornire i requisiti strutturali agli spermatozoi e
anche tutto il necessario che dà loro la capacità di essere così energici e
mobili.
Se il metabolismo
emozionale e riproduttivo è senza regole e incontrollato il ricambio degli
spermatozoi deve avvenire molto velocemente e occorre, quindi, un’enorme
quantità di energia per rimpiazzarli. Di conseguenza si necessita di un elevato
livello di colesterolo e proteine che, di solito, viene da fonti alimentari.
Ciò richiede una dieta ricca di proteine e grassi con conseguente richiesta di
funzionamento dei sistemi fisiologici di digestione e di sintesi a un tasso
molto elevato, alzando così il tasso metabolico e la temperatura basale del
processo. Lo sforzo del cuore, degli organi digestivi come il fegato e degli
organi di eliminazione come i reni, i visceri e le ghiandole sudoripare sarebbe
inevitabile. Il risultato finale è un’usura eccessiva dei sistemi fisiologici e
la conseguenza più importante è lo sforzo cardiaco.
Chiaramente, il
metabolismo emozionale deve essere stabilizzato se si vuole preservare tutto
l’organismo. Ciò può essere ottenuto con il duplice approccio della regolazione
della dieta, consigliando una diminuzione dell’apporto di proteine e di grassi,
e l’aumento della conoscenza, dell’espressione e del controllo di sé stessi,
che si sviluppa seguendo il regale sentiero dello yoga tra gli scontri e le
difficoltà della vita mondana. Questi provvedimenti sono i migliori rimedi
contro le malattie cardiache per tutti.
A questo proposito, possiamo
affermare che non è sufficiente seguire semplicemente i precetti di una
religione tradizionale. Le religioni tradizionali, anche se potrebbero fornire
una certa sicurezza mentale ed emozionale, in realtà sono repressive e
anti-evolutive, in quanto non permettono di affrontare direttamente i fattori
emozionali e istintivi della natura umana. Offrono solo precetti e concetti
mentre lo yoga offre pratiche psicofisiche che canalizzano correttamente
l’energia emozionale. La chiave per una soddisfacente vita affettiva e
sessuale, libera dai conflitti mentali e dall’esaurimento fisiologico si trova
nella pratica delle tecniche yogiche congiuntamente con le esperienze della
normale vita quotidiana. Lo yoga non richiede rinuncia ma porta il praticante
al pieno godimento della vita in ogni suo aspetto. Le esperienze della vita
dovrebbero essere godute e comprese se si vuole progredire ed evolvere. La
cieca aderenza ai dogmi blocca il processo evolutivo, portando malattie mentali
e disturbi fisici. Lo yoga, invece, offre la via sublime per apprezzare
pienamente la vita e per completare il viaggio evolutivo.
Tratto
da:Yoga Magazine