Swami Satyananda Saraswati
Circa due anni fa, io
ed altri swami, stavamo viaggiando su
un camion. Sfortunatamente, iniziammo a cantare un kirtan sul camion in movimento. Cosa accadde? Mentre cantavamo ognuno
di noi perse l’ego. Alcuni iniziarono a piangere, altri a cadere e il
conducente non riusciva a capire nulla di quello che stava succedendo.
Fortunatamente, c’era una persona in fondo al camion che aveva ancora mantenuto
la gestione del proprio ego e ci salvò. Altrimenti saremmo caduti tutti dal
camion. Io non sarei qui oggi, se non fosse per quell’uomo che mantenendo la
sua mente vigile, ci mantenne tutti. Fu un’esperienza meravigliosa. Poi,
tornando in noi stessi, ritrovato il nostro ego, piangemmo come dei bambini. Vedete,
quando si canta, non importa quale nome si stia cantando, è il ritmo e tutte le
persone che si uniscono e che cooperano. Il potere creato cambia l’intero
essere, dall’esteriorità all’interiorità più profonda. Poi arriva un momento in
cui si può trascendere le barriere della personalità. Tutti avete delle
barriere nella personalità. Gli uomini e le donne hanno delle barriere nella
personalità, anche un bambino piccolo che è già swami le ha.
Si pensa che il Signore
Shiva sia l’archetipo dello yogi.
Conoscete il Signore Shiva, noto anche come ‘Nataraja’. Ma più grande del
Signore Shiva fu Krishna. Visse la propria vita come una danza. Credo che nei
riferimenti più antichi che si possono trovare, Krishna e il flauto sono
elementi inseparabili. Dove c’è Krishna c’è il flauto e dove c’è il flauto c’è
Krishna. Qual è la differenza? Dove c’è yoga
c’è nada e dove c’è nada c’è yoga. Il flauto è il simbolo del nada yoga; il flauto interiore che si sente durante la meditazione.
Il Signore Krishna trascorse l’intera vita danzando, facendo kirtan e cantando. Questa è una delle
forme più semplici di yoga, con cui
non solo ci si rilassa e si esprime spontaneamente la natura superiore o
divina, ma si può divenire, anche, una cosa sola con il Sé cosmico. Tutto questo
inizia con il kirtan.
In realtà è nada yoga e dipende principalmente dallo
sviluppo del suono. Questo tipo di yoga
ci porta sempre più vicini alle dolci, leggiadre e naturali sensazioni della
vita.
Mi piace vedere le
persone che accennano delle piccole danze durante il kirtan, ma devono essere creative. Ricordo di Chaitanya, il grande
interprete di kirtan del medioevo
indiano, nato nel Bengala, quando cantava:
Sri Krishna Chaitanya, Prabhu Nityananda
Hare Ram, Hare Krishna, Sri Radhe Govinda
Hare Ram, Hare Krishna, Sri Radhe Govinda
Oh!
Le persone lo seguivano kirtan dopo kirtan, perché questo è il modo in cui
ci si evolve. Questo è il ritmo, la creatività. Questo è il modo in cui ci si
rilassa e si aumentano le potenzialità. Forse, se si testassero le persone
mentre praticano dei kirtan, si
scoprirebbe che hanno le onde vibratorie alpha elevate. E di cos’altro abbiamo
bisogno? Passando attraverso alpha, beta, delta e theta, forse solo di qualche
altro ‘pha’ o ‘ta’.