Swami Niranjanananda Saraswati
Ho avuto l'opportunità di vivere accanto a Swami Satyananda
per 50 anni della mia
vita. Per quanto possa
ricordare, era presente ad
ogni Guru Purnima.
Ora siamo nel 2010. Questo è il
primo Guru Purnima
in cui egli non è con noi fisicamente, ma se riusciamo a sintonizzarci
con il suo campo di
energia spirituale, allora
saremo in grado di fare esperienza della sua grazia nella nostra vita.
Pertanto, durante questo Guru
Purnima che è dedicato a Sri
Swami Satyananda, cercheremo di
sintonizzare le nostre frequenze
mentali, emozionali ed interiori alle più elevate frequenze
spirituali.
Se volete
comprendere il reale significato di Guru Purnima e se volete ricevere la grazia dei guru durante Guru
Purnima, dovrete fare una cosa. Per tre giorni dimenticate la famiglia ed il
mondo. Siete con loro tutto l'anno, vi occupate dei loro bisogni, benessere e
vi prendete cura di loro. Condividete le loro gioie e felicità, il dolore e la
sofferenza. Per tre giorni, siate solo voi stessi come spiriti individuali,
occupatevi della ricerca interiore, della consapevolezza spirituale e della
realizzazione. Cercate di connettere il vostro spirito con lo spirito dei guru.
Invece di affrontare il mondo e la famiglia, rivolgetevi verso il guru per tre
giorni. Diventate un guru mukhi, mantenendo il viso rivolto al guru, come un
girasole, un surya mukhi, che segue sempre il percorso del sole nel cielo.
Seguite l'ispirazione del guru nel vostro cuore con preghiere per l'elevazione
della vita e sarete sorpresi che la grazia del guru scenderà nella vostra vita
e vi eleverà. L'unica condizione richiesta è l’essere innocenti e sinceri nella
connessione e nell'impegno.
Il momento più importante della vita
Quando dedicate voi stessi, la testa, il cuore
e l'anima a Dio o al
guru, questo è il
momento più bello della vostra vita,
perché è l'unico momento in cui siete in
grado di uscire dal vostro
guscio e di connettervi con lo spirito
e l'energia di Dio o del
guru. E 'il momento più prezioso
nella vita di ognuno.
Le kanya oggi vi hanno detto che stiamo omaggiando il discepolo dei discepoli, non hanno detto guru. Hanno detto, discepolo di discepoli. Sri Swamiji è sempre stato un discepolo nella sua vita. Potrebbe essere stato un guru per voi. Questa è la vostra percezione, visione e comprensione, ma egli non si è mai identificato con il gurudom nella sua vita. Piuttosto si identificava con il discepolato e fino alla fine è stato un vero discepolo del suo guru.
Questo è ciò che ci sta ispirando
e guidando per realizzare il guru tattwa anche dentro di noi. Sri Swamiji ha detto: “Il momento più importante della mia vita è stato il
momento in cui ho messo la testa ai piedi del mio
guru ed offerto
la mia vita a lui. Dopo di che,
ogni cosa è cambiata. Non sono
stato più lo stesso. Il mio guru mi ha trasformato, mi ha
modellato, scolpito e
mi ha reso quello che sono oggi". Pertanto,
al fine di ricevere la grazia
nelle vostre vite, connettete il
vostro tempo ed il vostro spirito con il campo
energetico del guru e sarete
elevati.
Lo scopo di Guru Purnima
Lo scopo di Guru Purnima è quello di celebrare la nostra relazione con il nostro
guru e maestro. La ragione
precisa per celebrare Guru
Purnima è la connessione con
l'elemento guru, il guru
tattwa. Questo elemento
guru è il potere, non è una
persona. Guru è potere.
Sri Swamiji ci diceva
spesso che la corrente elettrica fluisce nei fili ed
illumina la lampadina. La capacità
della lampadina decide quanta luce sarà emessa. In una lampadina da zero
watt ci sarà una luce minima,
in una da venti
ce ne sarà di più, in una da quaranta di più,
in una da sessanta
di più ed in una lampadina
da cento watt ancora di
più. La corrente è importante,
perché è compito della corrente
accendere la lampadina. La
lampadina si accenderà solo quando
una corrente fluisce attraverso di essa.
Allo stesso modo, ognuno di noi è
una lampadina ma la corrente non fluisce nella nostra connessione. C'è
molto carbone accumulato nel filo,
che è chiamato impurità, e che deve essere pulito. Una volta che
l'impurità è stata pulita, la corrente
fluirà nella lampadina e la lampadina sarà
illuminata. Durante Guru
Purnima cerchiamo di connetterci
con il campo energetico del guru,
che è di natura spirituale. La parola guru non significa
insegnante o divulgatore. La parola guru significa 'per
la cui grazia noi siamo in grado di
rimuovere l’oscurità dalla nostra
vita'. Con la grazia di shakti
possiamo rimuovere l’oscurità dalla nostra vita, e quella shakti è il guru tattwa. Non tutti
possono acquisire questa shakti.
Il Guru ha una missione
Il Guru è la realizzazione di uno stato di purezza
interiore, di armonia ed unità con lo spirito interiore. La persona esterna è
il catalizzatore e la guida che ci spiega come entrare in contatto con quella
sorgente d’ispirazione e di forza. Così è come dobbiamo interpretare il
concetto di guru. L'energia del guru è eterna e permanente; non muore mai, non
decade mai e non cambia mai. Quelle persone che diventano dei veri guru nascono
con un destino speciale, una missione ed uno scopo nella vita. Il primo indizio
di un guru è una missione speciale che diventa evidente quando nasce. Tutti noi
qui presenti siamo giunti alla vita spirituale perché l’abbiamo voluto. Siamo stati
attratti dalla vita spirituale, da una persona, una filosofia, un credo o un
sistema. È stata la nostra scelta che ci ha portati qui e che ci ha collegati
ad essa. Potrei vivere 40 anni della mia vita come un sannyasin, ma non potrò
essere un guru, perché è stata una mia scelta venire qui. I Guru non hanno
scelta, sono emissari della più alta realtà e della coscienza superiore. Essi
nascono con il destino di elevare la coscienza spirituale.
Nella vita di queste persone, la presenza della coscienza spirituale si vede al
momento della loro nascita. La presenza
della coscienza spirituale si vede nel loro carattere, pensiero e
comportamento. Swami Sivananda,
il nostro paramguru, ebbe un destino
che si è compiuto.
Il nostro guru, Sri
Swami Satyananda, ha avuto un destino
che si è compiuto. Riflettendo
sulla vita dei luminari della nostra tradizione, possiamo
vedere che in ogni stadio
della loro vita sono stati guidati dalla divina provvidenza e da una forza superiore. Stiamo
facendo esperienza del risultato di quella guida, cioè, della completezza e
dell'integrità nello yoga e
della completezza e totalità nel servizio. I Guru hanno uno scopo, una missione ed una direzione che si manifesta o che si compie naturalmente
e spontaneamente senza alcuno sforzo.
Il sentiero è liscio. Sri
Swamiji disse: "In ogni momento
della mia vita, sono stato
guidato da Dio e dal guru."
Le abitudini e le capacità
I Guru sono quelle persone che sono emissari
di Dio. Lo splendore spirituale
di Ramana Maharishi
si manifestò in età molto precoce. Ci sono centinaia di luminari
che sono nati con uno specifico destino,
karma e samskara ed hanno
vissuto secondo questo. Che
destino e karma abbiamo noi?
Noi diciamo di essere diventati discepoli
solo prendendo l'iniziazione, ma abbiamo veramente
provato a fare qualcosa per cambiare noi stessi?
Abbiamo ancora le abitudini che avevamo quindici, dieci o cinque anni
fa. Non siamo stati capaci di
cambiare i nostri pensieri, le nostre idee e le nostre percezioni. Siamo sballottati dalle situazioni e
dalle tensioni della vita. Non abbiamo
imparato nulla. Ci siamo
divertiti praticando yoga per un'ora al giorno, praticando meditazione,
cantando e facendo kirtan, ma
il divertimento è stato solo mentale e superficiale. La
trasformazione sostanziale di cui
abbiamo fatto esperienza, che ha cambiato la nostra vita, il nostro
atteggiamento, la nostra percezione, che
ci ha resi migliori, indica
la nostra profondità, la
comprensione e l'impegno per il processo spirituale.
Le abitudini possono essere modificate o convertite in
competenze e le competenze possono essere convertite in abitudini. Superate le abitudini
e coltivate le competenze nella vostra
vita, lasciate che le competenze
diventino la vostra abitudine. Se permettete
che ciò accada, allora questo è l'inizio del
vostro cammino spirituale.
Fede ed abbandono
Le asana, il pranayama e
la meditazione non sono l'inizio del cammino spirituale; esse
sono pratiche per creare una condizione nel corpo e nella mente che sia favorevole alla consapevolezza
spirituale ed al suo raggiungimento. Per coltivare la consapevolezza spirituale, due qualità sono
importanti: shraddha, la fede
e samarpan, abbandonare
le inibizioni, sciogliere i nodi della vita ed arrendersi.
La fede e l'abbandono sono i due maggiori aspetti che contribuiscono alla vita
spirituale. La meditazione non contribuisce
alla vita spirituale, contribuisce alla gestione della mente.
Controllare la mente, fissare la mente è lo scopo della meditazione. Asana e pranayama
non contribuiscono alla vita
spirituale. Le asana ed il
pranayama fissano i prana,
i corpi, la consapevolezza e l'attenzione in modo che
la dissipazione e la distrazione
possano essere fermate e che la consapevolezza
possa espandersi. Tuttavia, ciò che contribuisce alla
vita spirituale sono la fede e l'abbandono.
Nella vita dei luminari del mondo, scoprirete che essi sono
diventati quello che erano per la forza
della loro fede e del loro abbandono.
Swami Satyananda è diventato
quello che è grazie alla
forza della fede e dell’abbandono. Swami Sivananda è diventato
quello che è grazie alla forza della fede e dell’abbandono. Questo processo spirituale può essere assorbito in un
ambiente ashramico, perché
l'ambiente dell'ashram include
questi due elementi.
Quando combinate una parte di fede
con una parte di abbandono, ottenete
la consapevolezza spirituale. La fede
e l'abbandono sono gli elementi che vibrano in un ambiente ashramico.
Sri Swamiji ha creato un
epicentro spirituale a
Rikhia, che è un ashram.
Ganga Darshan è un istituto. Fin dal giorno della fondazione del movimento yoga a Munger, Swami Satyananda
ha costituito la Bihar School
of Yoga e non
l'Ashram di Yoga.
La scuola è un'istituzione, un’università,
un college, un luogo di
formazione ed apprendimento, dove
s’imparano e si assorbono
i principi dello yoga. Lo yoga
ferma la dissipazione della mente,
ma dopo che la mente è
stata fermata, il livello
successivo, è l'esperienza dello
spirito interiore con la coltivazione
della fede e della dedizione. Questo si è realizzato a
Rikhiapeeth, che io chiamo l'epicentro spirituale, dove la fede
e l'abbandono sono realizzati da
un aspirante spirituale.
Dharma di un discepolo
Qual è il tuo dharma come discepolo? Il tuo
dharma come praticante di yoga è di praticare yoga al mattino e
la meditazione alla sera, o in accordo
alla tua routine. Mentre il dharma
come discepolo di un guru è quello di coltivare la
forza dello spirito. La forza dello
spirito è il coltivare la fede
e l'abbandono, e questo è l'inizio
della vita spirituale. Per
risvegliare il potere della fede e
dell’abbandono nella vita, è nata
Rikhiapeeth. Qui, Sri
Swamiji ha dato agli aspiranti
l’opportunità di venire a vivere per una settimana, un mese, un anno, una vita.
Meticolosamente, attraverso l'austerità, è stato creato un campo di vibrazioni ed energia
ed i vostri capricci non possono
modificare quel campo energetico.
Durante Guru Purnima,
cercate di scoprire il vostro
dharma come discepoli. Provate a
migliorare voi stessi, per
migliorare la qualità della vostra vita. Il guru è sempre
completo, ma come potete progredire, cambiare e trasformarvi? Swami
Sivananda era solito dire: "Uccidete
questo piccolo 'Io', morite per vivere, conducete una
vita divina." Come posso uccidere
questo piccolo 'Io', come posso morire per vivere, come posso
vivere quella vita immortale? Riflettete sul dharma di un
discepolo.
-
Rikhiapeeth, Guru Purnima, 23 Luglio 2010