venerdì 21 giugno 2024

La Via Tantrica della Vita

 

Swami Satyananda Saraswati

Lo scopo della vita umana è sperimentare il divino o l'essere superiore. In molti hanno espresso le proprie idee in merito questo argomento. Alcuni affermano si tratti della realizzazione di Dio, altri del samadhi. Noi siamo giunti a una conclusione: lo scopo della vita umana è di evolversi nel regno della consapevolezza e giungere ad essere in grado di realizzare qualcosa che sia al di là della materia e della mente. La percezione e la conoscenza attraverso la mente e i sensi non possono essere l’assoluto. Veglia, sogno e sonno non possono essere gli unici stadi della coscienza umana.

Così come la mente primitiva e la mente animale si sono evolute nel corso di migliaia di anni, anche l’attuale stato mentale deve evolversi. Gli strumenti dell'esperienza devono cambiare. La mente è lo strumento di tutte le esperienze. Nell'incarnazione animale e in quella inferiore, lo strumento dell'esperienza è la mente. In queste incarnazioni essa è molto poco efficiente. Per questo motivo, occorre fare sadhana o delle pratiche spirituali per rendere tale strumento più efficiente per l'esperienza.

Siamo giunti a una difficoltà nella vita. Anche le persone che praticano yoga, tantra o una religione per una o due ore al mattino e due ore alla sera, hanno difficoltà con questo strumento di esperienza. Quando si mette l'acqua vicino alla stufa diventa calda e quando la si toglie, diventa di nuovo fredda. Allo stesso modo, quando si espone la mente alle pratiche spirituali è perfettamente calma e tranquilla, ma nel momento in cui viene allontanata dalla pratica spirituale, torna ad essere di nuovo la stessa vecchia mente marcia. C'è una fase in cui la coscienza si stabilizza. Quando la mente è stabilizzata, ben consolidata, diventa stabile, costante e continua. Ma non è così per tutti. Allora cosa bisogna fare? Non si può continuare a praticare sadhana tutto il giorno. Solo perché la mente, che è lo strumento dell'esperienza, cambia dopo la pratica spirituale, non significa che si debba praticare sadhana per l’intera giornata. Se non si pratica sadhana tutto il giorno, ma solo per un'ora al mattino e alla sera, si sa come si comporterà la mente nel resto del tempo.

Quindi, occorre pensare alla qualità della vita. Dobbiamo riflettere molto bene su come pensare e quale filosofia mantenere nella vita. Se la vita è caotica, la mente si disperderà e si dissiperà. Se la vita è senza scopo, la mente ne risentirà. Se si vive senza consapevolezza, la qualità della mente deteriorerà. Perciò siamo giunti alla conclusione che, oltre al sadhana che si pratica al mattino e alla sera, occorre cercare di organizzare la vita in modo che sia influente per il progresso spirituale. Questo stile di vita è noto come stile tantrico della vita.

Ci sono tanti modi di vivere: il materialista, quello religioso, quello yogico, quello incurante e quello tantrico. Viviamo la nostra vita secondo uno schema tipico. Vi è una relazione tra gli scopi e i pensieri che sono dentro di voi. Questo è il primo punto. Le vostre reazioni alle persone e agli eventi della vita, e quelle verso voi stessi, sono il secondo punto. La consapevolezza di voi stessi, delle cose e delle persone intorno a voi è il terzo punto. La vostra valutazione di voi stessi e quella sugli eventi e le azioni, è il punto quattro. Questo deciderà la qualità della vita che condurrete o che state conducendo.

Un materialista ha la sua filosofia, reazioni e interazioni definite e valutazioni precise sulla vita. Un uomo religioso o una persona yogica ha le proprie interazioni, reazioni e valutazioni e anche un tantrico ha le proprie. Un materialista ha la sua visione. Per questo tipo di persona tutto è uno strumento di piacere e tutto ciò che può sperimentare con i sensi e la mente è il massimo, non c'è nulla al di là di questo. “Il piacere è il mio obiettivo, non vado oltre. Non mi interessa se è giusto o sbagliato. Non mi interessa se questo piacere culmina nel dolore o nell'agonia e non sono disposto ad analizzare la qualità del piacere.

Che si tratti di altruismo o di egoismo, non mi interessa. Che questo sia a tuo vantaggio o meno, non mi interessa. Per me l'esperienza materiale è il massimo e non c'è nulla che vada oltre. Che io vada in un tempio, in un luogo religioso o in discoteca o in un bar, so che sto cercando i piaceri della mente e dei sensi".

Questo è lo stile di vita materialista. All'inizio è molto piacevole. Non pensiamo nemmeno che possa esserci qualcos’altro oltre a questo, ma arriva un momento in cui i sensi e la mente si rifiutano di produrre la sensazione e si comincia a sentire una diminuzione della qualità dell'esperienza piacevole. La diminuzione della qualità dell'esperienza viene chiamata depressione.

Dieci anni fa provavo così tanto piacere da questo particolare atto, ora l'esperienza non è più stimolante. Cosa mi è successo? Fanno capolino i problemi di personalità. Pensate che forse questo oggetto non può darvi più piacere. Allora andate verso un altro oggetto, un’altra persona, un altro luogo, ma non ottenete più la stessa cosa. Così continuate a sperimentare nuovi oggetti di piacere che alla fine vi lasciano completamente distrutti ed esausti. Questo si chiama esaurimento nervoso. Questo si chiama pessimismo.

Passate allo stile di vita religioso o yogico. È una vita di disciplina, e le discipline a volte sono troppo difficili da seguire per una persona comune. I principi di purezza nella religione e i principi di disciplina nello yoga sono meravigliosi. Che bel mondo sarebbe se questo potesse accadere a tutti! Tutti che dicono la verità, nessuno fa del male a nessuno, tutti sono celibi e tutte le donne sono madri o sorelle. Purezza interna, purezza esterna. Senza rabbia. Se qualcuno vi dà uno schiaffo sulla guancia destra, porgete la guancia sinistra. Se qualcuno vi dà un calcio, gli baciate i piedi. Se qualcuno vi fa del male, cercate di pensare che sia stato mandato da Dio per purificare il vostro cuore. Se qualcuno bussa alla vostra porta, dategli qualsiasi cosa in beneficienza, non giudicate chi è. Siate buoni, fate del bene, siate gentili, compassionevoli e sopportate le ferite: meraviglioso! Se solo il mondo potesse diventare così, ma questo non potrà mai accadere.

Non sto criticando lo yoga o le religioni, sia chiaro. Ci aspettiamo troppo dalle persone. State invitando a parteciapare a un torneo di calcio un uomo paralizzato. L'uomo soffre di debolezza di volontà, è così debole che sa che fumando si ammalerà di cancro. Ha paura, ma comunque ancora non ha il cancro. Dopo aver spento la sigaretta dice: "Oh! Non la fumerò più". Dopo qualche minuto, fa un altro tiro. Questo si chiama debolezza della forza di volontà.

La nostra forza di volontà è paralizzata. Sappiamo che l'alcol attacca il fegato. Provoca la cirrosi epatica. Migliaia di persone muoiono ogni anno, ogni mese, a causa della cirrosi epatica; è una delle malattie più diffuse del mondo moderno.

Con un uomo così debole, cosa vi aspettate? Ecco perché l'uomo è diventato ipocrita. L'ipocrisia è il risultato dell'aspettativa di disciplina da parte di una persona debole. Se ti dico di non dire bugie, ma tu non puoi fare a meno di dirle, nascondi tutto. Avrai una doppia personalità. Questo si chiama ipocrisia. Per questo motivo, tra le persone con una mentalità yogica e le persone con una mentalità religiosa troverete la più grande popolazione di ipocriti. Forse io sono uno di questi. Ebbene, io non sono un caso isolato, siete tutti con me. Siamo tutti ipocriti. No, non è colpa nostra. Se siamo ipocriti, non è colpa nostra. È colpa della filosofia che pretende troppo da noi.

La forza equilibrante

Qui il tantra si presenta come una forza equilibrante. La via tantrica della vita crede nella sublimazione di ogni forma di esperienza umana. Se mangiate la carne va bene, se bevete del vino va bene, se vi abbandonate ad atti sessuali va bene. Lo fanno tutti e che senso ha criticarlo? Chi state criticando? La vostra fede? La vostra personalità? I vostri giudizi? Siete sulla soglia della sublimazione, usatela per un nobile scopo. Se avete un pugnale o un coltello, potete uccidermi, oppure potete anche operarmi, eseguire un'operazione da chirurgo. Potete anche tagliare una mela e darla a un malato. Un coltello non è male. Con il coltello il chirurgo ti dà la vita, con il coltello tagliate la verdura ogni giorno. Con lo stesso coltello, di notte, quando si va per strada, si può uccidere. Pertanto, ogni strumento e ogni possibilità che si ha nella vita devono essere usati con nobiltà.

Pertanto, nella via tantrica della vita non esiste un approccio esclusivo all'etica e alla morale dell'uomo. Se vivete a Barcellona e dovete andare a Londra, non partite da Ginevra. Partite da Barcellona. Se una persona vive a Ginevra, non deve venire a Barcellona. Ogni persona, che sia a Barcellona, a Ginevra, a Mosca o da qualche parte nell'Artico, si trova in un particolare stadio evolutivo. Quindi non è necessario che veniate al mio punto di evoluzione. Dovrete iniziare ovunque vi troviate. Questa è la prima ipotesi della via tantrica.

Se volete realizzare una vita più elevata, siate sinceri, quella è la vita religiosa e yogica. La via tantrica non dice mai: "Oh, stai dicendo delle bugie". Non importa, non preoccuparti. Comincia a fare qualcosa. Tutto si cristallizzerà. Quando le cose si avvicinano a un cristallo, vengono inglobate nel cristallo. Nel tantra dovete fissare un solo punto: "Devo sperimentare l'essere interiore". Questo è tutto. Cos'è l'essere interiore? Non è necessario saperlo. Non è necessario sapere quali preparativi si debbano fare. Nel corso del tempo si verificheranno i cambiamenti necessari, perché quell'esperienza è al di là dei confini dell'etica, della morale, della società, della cultura e della politica.

Che siate bramini o cristiani, sposati o non sposati, giovani o anziani, fisicamente sani o non sani, ricchi o poveri, che abbiate una moglie o molte mogli, non fa differenza. Se queste cose fanno la differenza, allora non si tratta di un'esperienza interiore, perché l'esperienza interiore e la vita esteriore sono due sostanze completamente diverse.

Quando si continua a trascendere l'esperienza interiore piano dopo piano, dimensione dopo dimensione, non si segue le proprie qualità mondane. La vostra personalità braminica, cristiana o cattolica non vi segue lì. La mia personalità da sannyasa, la tua personalità familiare non va lì. Questa esperienza non ha distinzioni di questo tipo. Non c'è distinzione tra "io" e "tu" o tra uomo e donna. Pertanto, la via tantrica della vita è adatta a tutti.

Prima di tutto, per favore, non dite che sono un uomo cattivo. Non dite nemmeno che sono un uomo buono. Sono quello che sono. Non dite che sono un peccatore e non dite che non sono un peccatore: sono quello che sono. Non so cosa sono. Sono un uomo miserabile, ho cattive abitudini, mi piace questo, mi piace quello, la mia mente è come una scimmia morsa dagli scorpioni e che ha bevuto una bottiglia di scotch. Questa è la mia mente. Ho sempre passioni, passioni e passioni. Sono ambizioso e voglio soldi. Come posso avere l'esperienza interiore? No, no, non posso averla. Un tantrico non penserà mai in questo modo. Direbbe: "Sono un ubriacone, questo è divertente. Soffro di mania sessuale. Questa è una commedia, un dramma. Inseguo i piaceri della vita e del denaro. Oh, è una commedia". Non ne è affatto influenzato. Non permette alla sua personalità di essere punita da questi pensieri spazzatura. Quando beve, si siede in padmasana e ripete ‘Om, Om, Om’. Un'ora, due ore, nessun dolore qui e nessun dolore là. Quando mangia carne, dice: "Sto mangiando l'istinto". Quando interagisce col partner, femminile o maschile, il piacere che ne trae lo stabilisce qui, in alto.

Come si può dire che questa esperienza sia inferiore? Se questa è un'esperienza inferiore, allora qual è l'esperienza suprema? L'esperienza emotiva ad un livello inferiore è la passione. L'esperienza emotiva ad un livello superiore è la devozione. Passione e devozione sono manifestazioni della stessa materia prima.

L’esperienza

Abbiate rispetto per voi stessi ma non accontentatevi della vostra esperienza interiore. L'esperienza interiore deve essere un'intuizione. Sviluppate un pensiero, intensificate i sentimenti, immaginatelo e diventerà molto chiaro. Visualizzatela al microscopio, come in televisione. Magari i più fortunati potranno anche fare un’esperienza di vita.

Prendete tutto l’insieme della vita, non seguite la filosofia dell'esclusività. Portate con voi i vostri istinti, le vostre passioni, le vostre ambizioni e le vostre fantasie. Lasciate che vi seguano come vi seguono i demoni o i mostri. Se sono diavoli, lo sono, se sono Satana, lo sono, se sono veleno, lo sono. Lasciate che vi seguano. Dite loro: "Andiamo. Seguitemi. Che le ambizioni mi seguono, i desideri mi seguono, le frustrazioni mi seguono, la crudeltà mi segua. Qualsiasi cosa. Tutti i cani, gli asini, i maiali e il bestiame vengano con me. Sto correndo. Mi sto dirigendo verso l'esperienza interiore". Diranno: "Maestro, ti prego, aspetta". Voi direte: "No".

Dopo un certo livello di esperienza, quando vi guarderete indietro, non troverete più nessuno. Direte: "Cosa è successo a questi diavoli e rakshasa? Ho trovato quel fantasma, quel diavolo, i demoni e Satana che venivano dietro di me, ma ora non vedo nessuno. Chi sono questi individui? Bellissimii visi, bel naso, occhi scintillanti e raggianti e bei colori, bianco, nero e delle belle collane. Oh, era crudele, non è vero? Era così orribile. Aveva due denti sporgenti, ma ora è così bella".

Vedete come la trasformazione dell'istinto in virtù divina avviene da sola. Cambia il livello della vostra esperienza. Le cose diventano diverse. Potrebbere essere difficile per voi accettare questa via tantrica, potrebbero esserci molte filosofie contrarie. Ci sono molte filosofie settarie contrarie. Oppure potreste non accettarlo. Chi lo sa? A me non interessa. Non vengo qui per essere accettato. Sono venuto qui solo per dirvi ciò che penso sia vero.

So che posso uscire da questa mente. So che posso cambiare la qualità e la dimensione dell'esperienza. Mi piace vedere i colori interiori. Mi piace vedere i fiori che sbocciano dentro di me. Mi piace interagire con voi, ma non voglio l'esperienza sensoriale. Voglio sperimentare tutto all'interno di sahasrara chakra, il dolore e il piacere.

28 marzo 1982, Barcellona, Spagna

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/2020s/2023/2312/2312twl.html