giovedì 21 marzo 2024

I Mandala della Mente

 

Swami Satyananda Saraswati

La mente è una sostanza omogenea. È più profonda, più ampia e più grande di qualsiasi altra cosa. Nella psicologia moderna la mente è stata suddivisa in tre stati: conscio, subconscio e inconscio. Nella filosofia Samkhya sono noti come sthula, sukshma e karana: grossolana, sottile e causale. Da ciò possiamo dedurre che la mente ha varie dimensioni e gamme di percezioni. La nostra percezione normale è solo una delle manifestazioni della mente.

Quando la mente dipende dai cinque sensi per la percezione, è nota come mente grossolana. Ad esempio, siete capaci di ascoltare con le orecchie e vedere con gli occhi. A questo livello, la mente non è indipendente. Senza gli occhi, non si è in grado vedere; se si è sordi, non si è in grado di udire. Questa è una grande limitazione. La percezione della mente grossolana è limitata alla capacità dei sensi. La conoscenza della mente grossolana non avviene se i sensi non forniscono le informazioni.

Per trascendere questa limitazione gli yogi e i rishi hanno scoperto come espandere le capacità della mente a prescindere dalle esperienze sensoriali. Ciò significa che la mente è capace di vedere senza gli occhi, assaporare senza la lingua, udire senza le orecchie, odorare senza il naso e muoversi senza gli arti. La mente contiene nel suo interno la capacità di percepire e di conoscere, ma la maggior parte delle persone non è in grado di svilupparla.

Se nel cielo ci sono le nuvole, la mente percepisce che sta per piovere. La mente intuitiva in qualche modo sa che pioverà anche se non ci sono nuvole nel cielo. In questo caso la conoscenza della mente non dipende da fonti esterne. Quando la conoscenza non si fonda su alcuna prova, base o ipotesi, si tratta di conoscenza intuitiva.

Allo scopo di far emergere tale capacità innata, la scienza del tantra ha sviluppato un sistema unico, utilizzando concezioni mentali o mandala con cui possiamo imparare a conoscere e percepire senza l’ausilio degli organi di senso. Nella psicologia moderna i mandala sono noti come concezioni pittoriche. Sebbene esistano molti mandala per allenare la mente, i più importanti sono gli yantra, i mandala della forma, e i mantra, i mandala del suono.

Le forme geometriche

Gli yantra sono formazioni geometriche come i triangoli, visti nei chakra. Sono combinazioni di un punto, una linea e un cerchio. Esistono molti yantra, come Kali Yantra e Tara Yantra. Ma il più grandioso di tutti è Sri Yantra. Lo scopo degli yantra è quello di creare una specifica forma nella mente. Così come un bambino deve essere istruito a scuola e imparare l'alfabeto, così la mente deve essere allenata a percepire la versatilità e varietà degli yantra.

Innanzitutto, la mente deve essere addestrata a focalizzarsi su un punto. Nel tantra si dice che tale punto sia bindu, la fonte di tutte le percezioni. Da bindu è nato l'intero cosmo. Le manifestazioni partono da bindu e ritornano a bindu. Bindu è la vostra stessa mente; nel momento in cui riuscirete a visualizzarlo, saprete che la vostra mente ha acquistato il potere della manifestazione.

Una volta che sarete in grado di visualizzare bindu, dovreste essere in grado di percepire un triangolo. Tale triangolo dovrebbe essere visualizzato in due posizioni, una rivolta verso l'alto e l'altra capovolta. Se visualizzate i due triangoli separatamente, cercate di visualizzarli intersecati tra loro. Se riuscite a visualizzare un triangolo o entrambi intersecati, ciò significa che la vostra mente è diventata capace di manifestazioni più grandi.

Il bindu è la mente che si manifesta. Il triangolo è la mente in ulteriore manifestazione. La mente indipendente e senza forma è in grado di acquisire percezioni e cognizioni. È allora che essa viene chiamata mente intuitiva. Attraverso la pratica della percezione di uno yantra, la mente acquista la capacità di manifestarsi. La mente diventa una forza, un creatore.

Il suono silenzioso

Esiste un'altra formazione comunemente usata nel tantra nota come mantra, il mandala del suono. All'inizio, quando praticate il mantra, ripetete “Om, Om, Om” ad alta voce e sentite il suono. Più avanti non produrrete un suono udibile, ma lo sentirete comunque. Infine, sentirete l’Om internamente, con occhi e labbra chiusi. Udirete il suono manifestarsi nella vostra mente, ed esso sarà reale come qualsiasi altro suono esterno. Udirete chiaramente il mantra come se il registratore lo stesse riproducendo dentro di voi. A volte il suono sarà molto debole, altre volte molto forte. Si dice che questo sia il suono divino, ma io preferisco chiamarlo suono intuitivo. Quando un suono viene prodotto senza alcuna base, fonte o testimonianza, viene chiamato suono intuitivo.

Gli odori psichici

I due mandala della forma e del suono sono considerati le colonne portanti del tantra, ma si utilizzano anche altri mandala. Uno di questi è l'odore. Se qui c'è del gelsomino è possibile sentirne l'odore, ma se il gelsomino non c’è il profumo si potrà sentire lo stesso? Se avete una mente creativa, sarete in grado di sentire l'odore come se il gelsomino fosse qui.

Nel tantra ci sono molte pratiche che sviluppano quello che definiamo ‘olfatto intuitivo’. Uno dei kriya utilizzati specificamente a tale scopo è il manduki. In questa pratica viene stimolato muladhara chakra, il centro dell'olfatto, mediante l’azione di fissare la punta del naso. L'aria che inspiriamo ha un odore che cambia a ogni respiro. L'odore del respiro all'aria aperta è diverso da quello all’interno di una stanza. Ma poiché la vostra mente non è acuta, creativa né perspicace, non riuscite a notare le differenze di odore.

I diversi centri nel naso sono insensibili ed è per questo che abbiamo bisogno di praticare neti; non solo jala neti, neti con acqua, ma a volte anche sutra neti. Non appena un odore entrando sfiora i peli all’ingresso delle narici, essi immediatamente distinguono il tipo di odore e la sua conoscenza viene trasmessa al cervello. Perciò, quando si pratica manduki, la concentrazione sulla punta del naso e sul respiro in entrata dovrà essere assoluta e totale. È possibile concepire e riconoscere ciascuno dei diversi odori. Non necessariamente si sentirà solo profumo di sandalo o di gelsomino. Si potranno sentire anche l'odore di un corpo che brucia, di un animale morto o di un gabinetto, non importa. Una volta che si è in grado di discernere e riconoscere un odore, significa che la mente ha acquisito la capacità di creare.

L'amaro e il dolce

C'è un altro mandala che usiamo spesso, il gusto, ma raramente lo consideriamo come un mezzo di trascendenza. Praticate khechari mudra, che consiste nel piegare la lingua contro il palato superiore. Con il tempo, la punta della lingua entrerà nell'apertura nasofaringea. Questa è una cosa impossibile per la maggior parte delle persone, a meno che la lingua non sia molto lunga e flessibile. In khechari mudra, la concentrazione dovrebbe essere sulla punta della lingua o su lalana chakra, una piccola ghiandola posta nella parte posteriore della gola, che immagazzina il nettare che gocciola costantemente giù da bindu a vishuddhi.

Perfezionato khechari mudra, avrete la cognizione del gusto senza necessitare di cibo. Potrete assaporare qualsiasi cosa. A volte il sapore sarà molto amaro, ma non importa. Quando sarete in grado di assaporare l'amaro e il dolce, il pungente e l'insipido, significherà che la vostra mente sarà diventata capace di manifestare.

La trasmissione

Quando la mente funziona in associazione con i sensi, è insensibile e incapace. Al contrario, quando la mente è indipendente dai sensi e viene sviluppata attraverso mandala come yantra e mantra, diventa oggettiva; una forza maggiore, capace di muoversi e manifestarsi al di fuori del corpo.

Gli esperimenti hanno dimostrato, e ci sono sufficienti prove su cui basarsi, che la mente è una forza che può essere trasmessa. La mente non è meramente soggettiva, ma oggettiva come qualsiasi altra energia materiale. La mente può essere manifestata sotto forma di onde sottili e trasmessa nell'atmosfera.

Diversi anni fa è stato condotto un esperimento su base controllata con due individui, uno che trasmetteva e l'altro che riceveva. All'inizio, la distanza tra i due era di nemmeno un metro. Una volta che la trasmissione e la ricezione furono stabilizzate, venne aumentata la distanza. Alla fine, i due individui erano a una distanza di 1.600 miglia l’uno dall’altro e continuavano a comunicare. Ciò significa che il trasmettitore era stato in grado di creare una forza, una frequenza e una velocità nella propria area mentale e il ricevente era stato in grado di creare la finezza mentale per recepire come un transistor. Infine, questi due individui sono stati messi in mare dentro una gabbia di Faraday, dove nemmeno le onde radio ed elettromagnetiche sono in grado di penetrare. Sorprendentemente, la trasmissione e la ricezione hanno continuato ad avvenire.

Ciò sta a significare che non esiste alcuna barriera che le onde della mente non riescano a oltrepassare. Se saremo capaci di allenare la nostra mente, saremo capaci di creare cose straordinarie. Per riuscirci dovremo fare una cosa molto crudele. Dovremo rompere l'amicizia tra la mente e i sensi. La mente ha cinque mogli. Solo divorziando da tutte e cinque potrà diventare potente.

La creatrice di oggetti

Questo è il modo per allenare la mente, che col tempo diviene capace di manifestazioni versatili. La mente dello yogi è in grado di creare una forma, sentire un tocco, sperimentare un suono, un sapore, un odore e di muoversi senza gli arti. Patanjali afferma molto esplicitamente che la mente dello yogi è creatrice di oggetti. È proprio per questo motivo che anche in jnana yoga è indispensabile l’uso di una forma o di un mantra.

Una volta che il praticante di yoga ha perfezionato i vari mandala, sarà in grado di dirigere le energie della mente verso molteplici manifestazioni. Nel corso del tempo, questo yogi potrà diventare un lucido pensatore, un buon musicista, un artista o un pittore.

Questa è la via tantrica della realizzazione. Nel tantra si creano cose nella mente, attraverso la mente, con la mente. I tantrici considerano la mente come la base della creazione e della manifestazione. Nelle scritture tantriche è riportato che in principio la mente era senza forma. Non aveva nome né forma, né dimensione; era omogenea e infinita. All’improvviso emerse un bindu, poi un nome e una forma, e così nacque l'intera creazione. Per questa ragione, i filosofi tantrici affermano che l’intero creato è un miracolo della mente.

23 agosto 1979. Seminario per insegnanti di yoga. Collbató, Spagna

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/2020s/2023/2312/2312mm.html