Sono incinta. Qual è il modo migliore per educare un bambino? Praticando mantra e kirtan? E dopo la nascita del bambino, qual è il modo migliore per educarlo?
Vivendo una vita che il bambino possa apprezzare, perché i bambini sono idealisti. Non riescono a capire il nostro stupido realismo. I bambini dovrebbero ricevere un esempio ideale da te. Supponiamo che io mi arrabbi. Tu sei una persona adulta, quindi puoi capire che sono un essere umano e che è naturale arrabbiarsi. Puoi capire perché mi sono arrabbiato, ma un bambino non può capirlo. Per lui è uno shock. Se non vuoi che tuo figlio faccia qualcosa, non dirglielo, poiché i bambini non sono in grado di comprendere perché gli stai dicendo di non farlo.
Supponiamo che mio figlio vada a cantare un kirtan con uno swami e si metta a ballare e io gli dica di non andare. Non capirà mai perché glielo dico, perché il mio comando e il suo intelletto non coincidono. Cioè, non sono paralleli. I genitori devono capire che tra loro e i propri figli c'è una differenza di almeno vent'anni. Intendo un minimo di vent'anni che può essere anche di venticinque anni. Pensate in venticinque anni che grande differenza c’è tra la comprensione del bambino e quella del genitore.
Pertanto, all’età di venticinque anni, quando avrai un figlio di quattro anni, dovrai cercare di diventare suo coetaneo. Se riesci a diventare bimba come lui, allora lo capirai, ma se gli parlerai come una persona molto saggia, non ti capirà. Supponiamo che ogni domenica lo porti in chiesa. E che a lui non piace. Non può opporsi perché ha solo quattro anni, ma se riesci a comprendere la sua mente subconscia, capiresti che non vuole andarci.
Ai bambini piace giocare; vogliono gridare; vogliono saltare. Questo è tutto ciò che vogliono. Vogliono ascoltare storie e ai bambini piacciono moltissimo i kirtan e la musica. Il kirtan ha un ottimo effetto sui bambini. I racconti, le danze, la pittura, i giochi, i salti, le urla e gli scherzi di ogni genere: questo è tutto ciò che piace ai bambini. A volte vogliono un abbraccio, un bacio, ma a molti bambini non piace.
Io so di me stesso. Ricordo quando mia nonna veniva a mettermi le mani sulla testa. Non mi piaceva e non ricordo di essermi mai avvicinato al seno di mia madre. Non ricordo se mia madre mi abbia mai baciato. Deve averlo fatto, ma non lo ricordo. Non so a cosa serva. Lasciatemi giocare, tutto qua.
Se volete educare i bambini, dovete diventare bambini. I bambini devono andare a scuola perché questa è la legge del Paese. I bambini devono capirlo, ma se sanno che non vedete l’ora di mandarli a scuola per farli diventare istruiti e di alto livello, loro impazziscono.
Ero un ottimo studente, il primo della classe, ma ogni giorno pensavo che forse oggi la mia scuola sarebbe stata bruciata e che non si sarebbero tenute le lezione. E quando pioveva, pensavo che sarebbe piovuto così tanto ma così tanto che la scuola sarebbe stata chiusa. Pensavo alle cose più impossibili purché non ci fosse stata scuola. A volte pensavo che se il mio insegnante di matematica fosse morto, non ci sarebbe stata lezione di matematica. Credo che anche tutti voi siate stati così.
È così che bisogna trattare i bambini. I genitori non dovrebbero essere dittatoriali con i loro figli. Non dovrebbero comportarsi come poliziotti. Dovrebbero comportarsi come amici. Quando vostro figlio avrà dodici anni, sarete suo amico e non la madre o il padre. Quando vostro figlio ha otto anni è vostro amico, quindi non opponetevi a lui. L'unica cosa che dovreste fare è lasciarlo cantare, lasciarlo giocare!
1983, Spagna
Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/2020s/2023/2312/2312chd.html