lunedì 21 dicembre 2020

Accettazione

 

Swami Niranjanananda Saraswati

Uno stato d’animo di leggerezza e felicità riflette uno stato della mente umana noto come accettazione. Ultimamente si parla molto nella società, nei circoli politici e sociali e nei media, della crescente intolleranza e non-accettazione delle persone. L’intolleranza e la non-accettazione iniziano quando non ci si identifica con le altre persone, ma solo con sé stessi. Intolleranza è un’espressione egoistica, auto-orientata e auto-motivata.

Un bicchiere di latte

La tolleranza è il primo passo e l’accettazione è quello finale. Potete tollerare qualcuno e non accettarlo. Tuttavia, quando poi lo accettate non ci sarà più nulla oltre quest’accettazione. Quando vostro figlio urla, lo tollerate o lo accettate? Quando un altro bambino urla, lo tollerate o lo accettate?

La cultura umana generalmente è basata sull’evoluzione, sul progresso e la crescita nella dimensione materiale secondo i principi di tolleranza e accettazione.

Se la società fosse tribale e tutti noi fossimo isolati, governati da intolleranza e non-accettazione, l’umanità a questo punto sarebbe già morta. Non saremmo sopravvissuti. Tribù, gruppi e culture differenti erano soliti integrarsi quando necessitavano di supporto e aiuto. Tolleranza e accettazione sono sempre state le basi per la crescita e il progresso della civiltà umana.

Quando i primi parsi, persiani, vennero in India, sbarcarono sulle coste del Gujarat. Inviarono una richiesta di asilo al re e chiesero un posto dove poter vivere. Il re mandò loro un bicchiere di latte e disse al loro messaggero: “Dai questo al tuo capo”. Il capo dei persiani guardò il bicchiere di latte, prese dello zucchero e lo mescolò. Poi disse: “Riportalo al re”. Il re ricevette il bicchiere, assaggiò il latte e disse: “Siete i benvenuti”.

Fu un atto semplice, ma in questo episodio il bicchiere pieno di latte rappresenta l’affermazione: “Non c’è posto per voi qui. Siamo già al completo.” Tuttavia, i persiani misero un po' di zucchero, lo miscelarono e dissero: “Non ti preoccupare. Ci integreremo e ci accetterete. Diventeremo una cosa sola”. E così accadde. Divennero un tutt’uno e lo sono ancora oggi. Questa è accettazione, non tolleranza.

Fare attenzione al campanello d’allarme

Accettazione è quando si diventa un tutt’uno con un’idea, un ambiente, dei pensieri e con tutto ciò che permette di crescere. La mancanza di accettazione indica il contrario, toglie il sostegno alla crescita. L’accettazione crea le basi per la crescita.

La tolleranza vi dà la possibilità di riconoscere la vostra individualità. Riconoscendo la propria individualità i due soggetti rimangono due. Con l’accettazione, le due individualità separate diventano una.

Ogni volta che c’è stato un conflitto, è stato creato dalla mancanza di tolleranza e non-accettazione. Questa è una chiara indicazione del fatto che la tolleranza e l’accettazione portano all’armonia. Nello stato di armonia ci sono le migliori opzioni e opportunità per le persone di focalizzarsi sulla propria crescita, progresso e sviluppo. In caso di conflitto è difficile trovare il proprio equilibrio, poiché si combatte su molti fronti per ottenere la gratificazione mentale, ideologica, economica o qualsiasi altra gratificazione si cerchi.

Uno stato d’animo leggero e felice è un indice di accettazione. Nello stato di non-accettazione non c’è né sentimento né gioia nella vita. Le persone semplicemente guardano gli altri. Nella non-accettazione c’è separazione e non-partecipazione. Nell’accettazione c’è totale fusione.

Pertanto, l’idea è di osservare la rigidità della mente e la natura della mente. Ogni volta che attraversate qualche situazione in cui vedete sorgere l’intolleranza e la non-accettazione, dovrebbe suonare un campanello d’allarme nella vostra testa e dovreste dirvi: “Non sono sulla strada giusta, non sono sulla strada giusta.”

- 8 Novembre 2015, Ganga Darshan, Munger

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/2010s/2016/haug16/accept.html