lunedì 21 dicembre 2020

Lo Yoga e gli Occhi

 


    Sannyasi Prabhavananda, New Zealand

Nel sistema Satyananda Yoga – Bihar Yoga, gli esercizi per gli occhi sono insegnati per una buona ragione, in quanto gli occhi hanno un ruolo importante nel movimento. Il movimento di ogni globo oculare è controllato da sei muscoli oculari. Di tutti i sensi, gli occhi forniscono le maggiori informazioni sensoriali al cervello. Tramite gli occhi si diventa consapevoli dell’ambiente.

C’è una forte connessione tra gli occhi e i muscoli del collo. Quando si guarda da un lato, la testa, in realtà tutto il corpo, si prepara per muoversi in quella direzione. Si può fare esperienza che vi è una connessione tra il palmo di ogni mano e la regione del collo. Mantenendo la testa ferma, mentre si muovono gli occhi da un lato all’altro e su e giù, si può trovare riscontro nel palmo della mano per rilevare come i muscoli del collo rispondono al movimento degli occhi.

La postura corretta

Si può praticare il movimento degli occhi indipendentemente dalla testa. Questo è particolarmente utile quando si svolgono le attività quotidiane, come nell’uso dei dispositivi digitali – smartphone, computer portatile e fisso – dove si tende a guardare verso il basso e tutto il corpo tende ad assumere uno schema curvo in flessione. Di conseguenza può diminuire il sostegno delle ossa dell’ischio e la respirazione diventa più superficiale, poiché il muscolo del diaframma ha meno spazio per espandersi.

Al fine di far muovere gli occhi in maniera indipendente, la testa si dovrebbe muovere, idealmente, dalle prime due vertebre della colonna vertebrale, la C1 e la C2, mentre la parte inferiore del collo dovrebbe rimanere passiva. Due sono i requisiti necessari per rendere questo possibile.

Il primo è trovare un supporto scheletrico dinamico stando seduti. Da un lato il bacino appare come un triangolo rivolto verso il basso. Trovare il supporto sulle parti appuntite del bacino, nella zona inferiore del bacino stesso (le ossa dell’ischio), consente di sedersi in posizione eretta con facilità. Quindi, l’osso del coccige punta verso l’alto, accentuando l’inclinazione in avanti del bacino. Questo crea stabilità nella naturale curvatura in avanti della parte bassa della schiena, assicurando una posizione eretta della colonna dorsale, dalla parte bassa alla testa, con il minimo sforzo muscolare.

Il secondo aspetto auspicabile è che la mandibola possa muoversi liberamente. La mandibola si connette con il cranio nella regione delle orecchie. Allentare la mandibola praticando la posizione del leone che ruggisce, aumenta la capacità della testa di muoversi liberamente. Ciò consente alla testa di mantenersi in equilibrio sulla parte superiore del collo, in modo che il busto possa rimanere in posizione eretta mentre gli occhi guardano liberamente in qualsiasi direzione. Quando si muove la testa con la parte bassa del collo, gli occhi tendono a chiudersi. Quando i bulbi oculari sono fissati all’interno delle orbite, si perde la capacità di muoversi liberamente.

Gli occhi e le asana

Gli occhi possono essere usati anche per assumere un’asana, poiché il cervello organizza i movimenti in schemi, piuttosto che come attività muscolare singola. Usando consapevolmente gli occhi, è possibile impegnare il corpo in un’asana. Questo ha il vantaggio che la domanda, sia a livello muscolare che scheletrico, venga distribuita più uniformemente su tutto il corpo. La zona toracica, dove si attaccano le costole, è stimolata a divenire più attiva. Aree come il collo e la zona lombare che, spesso sono abusate nell’uso, hanno l’opportunità di recuperare e di guarire.

Si possono usare gli occhi anche per tonificare i muscoli quando si mantiene un’asana di torsione, sia in piedi sia da seduti, tenendo la testa e il tronco fermi e muovendo gli occhi, lentamente, nella direzione opposta. Quando si guarda da un lato, i muscoli del collo preparano la testa a girarsi in quella direzione. I muscoli degli occhi e quelli del collo si muovono nella stessa direzione in modo coordinato. Muovendo gli occhi nella direzione opposta rispetto alla posizione della testa, i muscoli del collo devono lavorare di più. Nel procedimento, i muscoli del collo sono tonificati e i movimenti diventano più fluidi ed efficienti.

Il cervello apprende riconoscendo le differenze e le relazioni. Muovere gli occhi e la testa in direzioni opposte, richiede un’elevata organizzazione ed attenzione. In ciò che è insolito e non familiare, il cervello diventa consapevole della forte influenza che hanno gli occhi sul movimento. Quando occhi e testa si muovono di nuovo nella stessa direzione, si scopre che la qualità e il grado di movimento sono migliorati e incrementati.

Guardando in avanti, si può mantenere una focalizzazione rilassata sull’orizzonte, rispetto a quando si muove la testa da un lato all’altro, o su e giù. La stessa cosa può essere fatta sdraiandosi sulla schiena e guardando dritto verso il soffitto, mentre la testa si gira da un lato all’altro. Questo ha il vantaggio che il cervello riceve una stimolazione aggiuntiva, tramite il contatto con il pavimento.

Gli occhi giocano un ruolo molto importante nel mantenimento dell’equilibrio. Si può fare esperienza di questo quando si assume un’asana di equilibrio. Quando gli occhi sono chiusi, ci si affida di più ai recettori articolari per mantenere l’equilibrio. I recettori articolari forniscono l’informazione su dove si è nello spazio, e sulla direzione e velocità del movimento. Il cervello usa la periferia del campo visivo per orientare e mantenere l’equilibrio.

A causa del moderno stile di vita e dell’uso dei dispositivi digitali, le persone tendono ad usare solo la parte centrale del campo visivo. Come risultato il cervello è privato dell’informazione visiva proveniente dal campo periferico che è essenziale per il mantenimento dell’equilibrio. Si può praticare lo spostamento dalla visione focalizzata a quella periferica, estendendo le braccia con i pollici rivolti verso l’alto. Muovendo lentamente le mani e le braccia e riaccompagnando e seguendo il movimento dei pollici, si offre agli occhi l’opportunità di ristabilire la consapevolezza del campo visivo periferico. Usare consapevolmente gli occhi nelle varie asana può portare più sollievo e comodità, aumentando così l’ampiezza del movimento e la capacità di rilassarsi nella posizione.

Tratto da: http://www.biharyoga.net/bihar-school-of-yoga/jan-2017