sabato 21 marzo 2020

Karma Yoga e Stress


Swami Satyananda Saraswati
"Il Karma yoga è lo sblocco del miscuglio di samskara (impressioni e problemi mentali)"

Il karma yoga è lo yoga dell’azione o del lavoro. È un sentiero yogico aperto a tutti, poichè tutti dobbiamo lavorare e svolgere varie attività, sia fisiche che metali. Il karma yoga aiuta a portare pace ed equanimità in una vita piena di stress.

Il karma yoga sviluppa la forza di volontà. L’importanza della forza di volontà nella gestione dello stress è spesso trascurata. La forza di volontà può essere definita come la capacità di motivare, mobilitare e armonizzare tutte le proprie attività per il raggiungimento di uno scopo definito.  La Gita ha definito il karma yoga come “efficienza nell’azione”. Questo totale assorbimento nel lavoro porta ad una grande forza di volontà e allo scatenarsi dei poteri all’interno della mente. La mente e il corpo si integrano e sintonizzano a un elevato grado di sensibilità, ed è durante il lavoro e nelle altre attività che possiamo riconoscere i nostri problemi mentali.

Il karma yoga è un mezzo per ripulire la mente da fobie, problemi, paure e da tutti gli altri fattori disturbanti che danno origine a una situazione di stress. Durante il karma yoga una persona deve affrontare tutti i tipi di esperienze, buone e cattive. Da queste esperienze, conosciamo noi stessi, le nostre capacità e i nostri problemi. Nessuno di noi può evitare il lavoro, quindi dobbiamo accettare la situazione e lavorare, allo stesso tempo, usandolo come metodo di purificazione della mente. Non si tratta semplicemente di lavorare, ma di lavorare con consapevolezza e ottenere di più da esso. 

Uno dei precetti di base del karma yoga è molto semplice, ma molto profondo: non essere attaccati alle azioni e alle loro conseguenze. Il lavoro quindi diventa gioco, cessa di essere lavoro. Generalmente il lavoro viene fatto con una motivazione e delle aspettative di risultati o ricompense, mentre il gioco è fatto come fine a sè stesso. È a causa dell’attaccamento, e non per il lavoro in sè, che si diventa infelici e scontenti.

È importante accettare i propri limiti e compiere le azioni che sembrano più armoniose, anche se contrarie alle aspettative degli altri. Troppo spesso le nostre azioni sono decise da altre persone. Vediamo gli altri fare certe azioni e sentiamo di dover fare altrettanto, anche se ciò potrebbe essere contrario alla nostra personalità individuale. Ci sentiamo in dovere di essere all’altezza delle aspettative degli altri e di provare a diventare qualcosa che non siamo. Infelicità e angoscia sono le conseguenze.

È meglio fare un lavoro positivo con l’atteggiamento del karma yoga, piuttosto che lavorare con ripercussioni negative. Il lavoro positivo non solo gioverà alle altre persone, ma ci darà una mente e un umore più rilassati.

Il perfetto karma yoga non può avvenire fino a quando il chiacchierio e le turbolenze della mente non si placano, e la mente non diventa chiara come un cristallo e calma come un lago immobile. I pensieri sorgeranno come una gigantesca eruzione nell’oceano infinito della mente. Avranno un grande potere, eppure svaniranno silenziosamente e rapidamente tanto quanto veloce sarà il loro sorgere. I pensieri si poseranno di nuovo nelle tranquille profondità, senza lasciare la minima traccia.

Per la maggior parte delle persone deve esserci un equilibrio tra l’introspezione e l’espressione esterna sotto forma di lavoro. Quanto più intenso e avvincente è il lavoro meglio è, perchè  ci spingerà, ci costringerà a uscire dall’abitudine del vivere nel passato. Saremo costretti a vivere nel presente o ad anticipare il futuro. In questo modo, ci viene impedito di rimuginare sui nostri problemi. Diventiamo vivi, e siamo elevati dalla massa di pigrizia. Allo stesso tempo, dovremmo fare una certa quantità di introspezione che ci permetterà di confrontarci con i contenuti della nostra mente, incluse fobie, conflitti, ecc.

Il lavoro combinato con una certa quantità di introspezione sotto forma di pratiche meditative è il modo per rimuovere i problemi mentali e ottenere la pace. Invece di rimuginare sui nostri complessi, ecc.; riconosceremo la radice dei nostri problemi e, con il tempo, scompariranno attraverso l’espressione o lo sblocco nel lavoro e tramite la consapevolezza.