Swami
Niranjanananda Saraswati
Lo
Yoga
dovrebbe essere visto sotto due aspetti: il primo è la preparazione
del corpo e il secondo è
l’effettiva esecuzione delle pratiche yogiche. Più importante
delle yogasana
è la preparazione del corpo alla pratica delle asana.
Secondo Patanjali il concetto di asana
è: Sthiram
sukham asanam,
una posizione in cui si è comodi, e una posizione in cui è
possibile rimanere per un esteso periodo di tempo. Ciò indica il
movimento statico o le posizioni statiche dello yoga.
Quando si parla di posizioni dinamiche di yoga,
non
si
tratta
del
sistema
dello yoga
insegnato
da
Patanjali. Le persone parlano di Patanjali ma non insegnano mai il
sistema di Patanjali. Insegnano il sistema dell’hatha
yoga non
quello del raja
yoga.
Il saggio Patanjali non ha mai avuto a che fare con l’hatha
yoga;
si occupava solo di raja
yoga.
L’intero concetto del sistema di yoga
di Patanjali non è la pratica dinamica di asana
o pranayama.
È una pratica che vi connette con il vostro corpo, prana
e mente; ed è così che inizia la pratica dello yoga.
Lo
scopo delle asana
Spesso
le persone praticano
asana
come esercizio fisico. Forse per qualche tempo si sentono felici,
perché hanno fatto qualcosa di fisico, eppure quegli esercizi fisici
di yoga
non rappresentano la vera pratica dello yoga.
Secondo la teoria yogica dovete lavorare con il corpo, con la mente e
con il sistema pranico. Queste tre dimensioni devono essere coinvolte
nella pratica di asana
e pranayama.
Sri
Swami Sivananda, il nostro paramguru,
e il mio guru,
Sri Swami Satyananda, hanno enfatizzato la pratica dello yoga
per la coltivazione delle qualità umane e della creatività, per la
salute e il benessere a tutti i livelli. Dal loro punto di vista,
confinare lo yoga
solo alla pratica fisica non è corretto. Loro intendevano lo yoga
per uno sviluppo integrato della personalità umana, non solo per
rendere una persona leggera e libera fisicamente.
In
una lezione ispirata da Swami Sivananda e da Swami Satyananda, la
tradizione che voi seguite, dovete tenere presente che le asana
sono per il corpo; il pranayama
per il sistema pranico; il rilassamento per superare gli stress e le
tensioni del corpo, delle emozioni e della mente; e le tecniche di
concentrazione per lavorare con la mente. Queste quattro pratiche
costituiscono una lezione di yoga:
asana,
pranayama,
rilassamento e concentrazione. Le asana
sono solo un aspetto dello yoga,
non sono “lo
yoga”.
Sono solo uno yoga
anga,
un aspetto dello yoga,
non lo yoga
totale. Le asana
costituiscono solo il dieci per cento dell’intera disciplina
yogica. Le asana,
non importa come le praticate, quante volte le praticate o quali
praticate, rappresentano solo il dieci per cento di tutto il sistema
yogico.
I
pranayama
sono solo il cinque per cento del sistema yogico. Il resto sono
pratiche differenti da asana
e pranayama.
Lo scopo delle asana,
oltre alla salute e al benessere fisico, è di connettere il corpo
con il prana
e con
la mente.
Esperienza
integrata di yoga
Gli
yogi
hanno compreso che viviamo in cinque corpi differenti allo stesso
tempo. Il corpo fisico è noto come annamaya
kosha,
l’involucro del corpo della materia. Il sistema energetico è noto
come pranamaya
kosha,
l’involucro di energia, prana,
l’energia vitale. Il comportamento mentale, le esperienze mentali e
la dimensione mentale sono noti come manomaya
kosha.
È la mente interattiva. Il quarto involucro è vijnanamaya
kosha,
la dimensione della coscienza. Poi, il quinto è anandamaya,
l’involucro di beatitudine, spirito, realizzazione spirituale o
consapevolezza. Questi sono i cinque livelli che si integrano per
creare un’esperienza completa di yoga.
Questo
è il pacchetto totale che Swami Sivananda e Swami Satyananda hanno
concepito. Con questo potrete sperimentare le idee che Swami
Sivananda espose all’inizio. Dopotutto, perché praticate yoga?
Alcune persone praticano per motivi fisici, alcune per motivi mentali
e altre per motivi spirituali. Tuttavia, dopo aver soddisfatto le
loro aspettative, si disconnettono dallo yoga;
questa è la tendenza prevalente nella società di oggi.
Realizzazione
pratica
Se
pensate allo yoga
come parte della cultura umana, qual è il suo ruolo e la sua
rilevanza? Dopo quarant’anni di coinvolgimento nello yoga
sono giunto alla conclusione che per me lo scopo, l’obiettivo dello
yoga,
è sviluppare l’eccellenza in tutti gli aspetti e le aree della mia
vita. Non l’autorealizzazione, non la pace e non il rilassamento.
Questi sono concetti che non siete stati capaci di comprendere.
Quando pensate all’autorealizzazione, pensate a qualcosa che viene
dall’alto e che
vi fa illuminare.
Poche
persone comprendono che la realizzazione, l’illuminazione, è il
prodotto di una natura, una personalità e una mente equilibrata.
Quando si è in armonia arriva la realizzazione. Questa realizzazione
non viene dal divino; questa realizzazione è pratica e legata alla
vita. Nella vita scoprirete le qualità superiori.
Asana,
pranayama,
rilassamento e concentrazione costituiscono una lezione completa di
yoga.
Il loro scopo è gestire le condizioni del corpo, la malattia, la
cattiva salute, i disturbi, lo stress e le tensioni. A livello
pranico il loro obiettivo è stimolare e attivare prana
shakti,
in modo da essere più dinamici, vibranti ed energici. A livello
mentale, lo scopo dello yoga
è dare chiarezza, comprensione, consapevolezza, concentrazione e
saggezza. Una volta che vi sarete dotati di questi tre livelli di
equilibrio tramite le pratiche di yoga,
vi muoverete alla scoperta della vostra natura interiore e alla
coltivazione delle facoltà della coscienza.
—10
Aprile 2014, Worli, Mumbai, India