Swani
Satyananda Saraswati
Presso:
“Sivananda Yoga Vedanta Centre”, Antwerp, Belgio
Per
secoli l’uomo ha riflettuto sulla possibilità di un’esistenza
super-fisica e, allo stesso tempo, ha pensato a come diventare il
padrone della natura. Ogni volta che una persona ha un’esperienza
interiore vuole sapere com’è potuto accadere e da dove viene.
Occasionalmente sentiamo che avvengono miracoli o possiamo farne noi
stessi esperienza. L’uomo è convinto che c’è un potere dietro
la mente ma, ancora, non è in grado di chiarire l’intera
situazione. Interpreta questi fenomeni come emanazioni di qualche
fantasma, spirito o demone, che arriva per dirgli qualcosa. L’uomo
non è arrivato a conclusioni certe e valide circa la causa dei
fenomeni miracolosi.
Negli
studi della moderna parapsicologia ci stiamo confrontando con questi
problemi. Vi sono certe manifestazioni che necessitano d’essere
spiegate e comprese in una luce più scientifica. Ad esempio,
sappiamo che le persone hanno differenti capacità mentali - alcuni
hanno fantastici poteri mentali. Potreste aver sentito parlare di
Napoleone, di quando, durante gli ultimi anni della sua vita, era
imprigionato. Ogni giorno ordinava ai suoi carcerieri di aprire la
porta della sua cella con tale forza che questi dovevano obbedire.
Egli usciva per fare una passeggiata, tornava e questi chiudevano
nuovamente la porta. Questo è solo un esempio; ci sono molti altri
eventi nella vita che necessitano di totale investigazione.
La
kundalini e l’evoluzione
Oggi,
molte persone sono incuriosite dal kundalini yoga e sentono
che può dare loro alcune risposte che stanno cercando. In passato in
occidente le persone conoscevano il potere della kundalini ma,
nel corso degli ultimi duecento anni, e soprattutto nell’ultimo o
negli ultimi due decenni, l’intero concetto è stato completamente
ridimensionato. In India da secoli vengono fatte scoperte sul
kundalini yoga. Ed al fine di svegliarla hanno elaborato molti
metodi che hanno avuto successo. La kundalini è il potere
latente nell’uomo che si manifesterà a tempo debito, secondo le
leggi dell’evoluzione. Tra migliaia di anni tutti risveglieranno la
kundalini.
Ora,
dovete ricordare una cosa: sebbene siamo nati in un corpo umano, sul
piano spirituale non siamo tutti allo stesso livello. Se visitate una
scuola, comprenderete cosa s’intende per evoluzione. Gli studenti
vanno tutti alla stessa scuola ma non frequentano la stessa classe.
Essi passano progressivamente attraverso le diverse fasi
dell’istruzione fino a raggiungere, alla fine, l’ultima classe.
Allo stesso modo la coscienza dell’uomo è in evoluzione da milioni
di anni.
Sappiamo
che durante il periodo della civiltà di Atlantide, che è esistita
più di 45.000 anni fa, l’uomo aveva una consapevolezza spirituale.
Il Rig Veda contiene, verosimilmente, versi scritti almeno
75.000 anni fa perché menzionano certe posizioni planetarie che
esistevano in quel periodo. Ciò significa che l’uomo si sta
evolvendo nel campo della consapevolezza spirituale da almeno 75.000
anni. Questa è una visione molto conservatrice ma, scientificamente
parlando, il processo di consapevolezza è una questione molto lenta.
La
mente, l’intelletto e le emozioni evolvono attraverso questa vita
insieme all’atma, o spirito. Non possiamo vedere la mente,
né l’intelletto, né le emozioni. Ma sappiamo che l’intelletto e
le emozioni di un bambino si sviluppano ed evolvono costantemente.
Allo stesso modo, non possiamo vedere lo spirito ma quando
confrontiamo persone di differenti epoche, comprendiamo che lo
spirito si sta evolvendo. Questa è una legge della natura. Anche se
non praticate tantra o yoga, o nessun sadhana,
la vostra kundalini si risveglierà, perché il destino finale
dell’uomo è di risvegliare shakti.
Comprendere
il processo
Per
poter praticare kundalini yoga è importante conoscere le nadi
ed i chakra. Nadi significa flusso. Come i fili
elettrici conducono una corrente di energia elettrica, così nel
corpo fisico c’è un flusso di energia che è condotto dalle nadi.
In questo sistema energetico vi è l’energia vitale, conosciuta
come prana, e l’energia mentale, conosciuta come manas.
Queste energie fluiscono attraverso due importanti nadi: ida
e pingala. Queste due nadi provengono da muladhara
chakra e fluiscono all’interno della colonna vertebrale verso
il loro punto di conclusione, in ajna chakra. All’interno
della colonna vertebrale c’è una terza nadi, chiamata
sushumna, che fluisce da muladhara verso ajna chakra
e poi verso sahasrara. Ma nella maggior parte delle persone
questo è un flusso dormiente, non c’è attività e non c’è
risveglio.
Quindi,
abbiamo tre flussi, noti come ida, pingala e sushumna.
Potete anche chiamarli prana, manas ed atma.
Pingala nadi si trova nel lato destro e fornisce vita e prana
a tutti gli organi del corpo. Ida nadi si trova nel lato
sinistro e fornisce energia mentale ad ogni parte del corpo. Perciò
questo corpo fisico è composto da due shakti. Ora, ciò che
dobbiamo fare è risvegliare sushumna nadi. Se sushumna
è attiva, la meditazione avviene da sé, spontaneamente.
Se
volete portare luce nella vostra stanza, dovete creare una
connessione elettrica. Allo stesso modo, l’attivazione di sushumna
deve avvenire prima del risveglio di kundalini. Se kundalini
si svegliasse prima del risveglio di sushumna, si
avrebbero dei problemi. Ci sono molte persone che hanno risvegliato
kundalini prima di sushumna ed il risultato è stato
che kundalini è passata attraverso ida o pingala.
Il
cervello dormiente
Il
cervello ha dieci compartimenti e di questi nove sono dormienti ed
uno è attivo. Qualunque cosa sapete, pensate o fate arriva da un
decimo del cervello. Le restanti nove parti su dieci costituiscono il
cervello inattivo o dormiente. Perché ci sono questi compartimenti
inattivi? Perché lì non c’è energia. La parte attiva del
cervello funziona grazie all’energia di ida e pingala,
mentre gli altri nove decimi solo grazie a pingala. Pingala
è la vita e ida è la coscienza. Se un uomo vive ma è
incapace di pensare, diciamo che ha prana shakti ma non ha
manas shakti.
Allo
stesso modo, le parti silenti del cervello hanno prana ma non
coscienza. Sorge così un’importante domanda: come svegliare i
compartimenti dormienti del cervello? Noi sappiamo come sviluppare le
emozioni, l’intelletto, la mente e la memoria. Sappiamo come
risvegliare la paura, l’ansia e la passione, ma non sappiamo come
risvegliare queste aree dormienti del cervello.
Nel
kundalini yoga è stato scoperto che le differenti parti del
cervello sono connesse con i chakra. Certe aree sono connesse
con muladhara chakra, altre con swadhisthana, manipura,
anahata, vishuddhi e ajna. Vi farò un semplice esempio.
Pensate a delle lampade e ai loro interruttori, che non sono sulle
lampade stesse. Quando volete accenderle o spegnerle non toccate le
lampade ma solo gl’interruttori.
La
scienza moderna divide l’area dormiente del cervello in dieci
parti, mentre nel kundalini yoga lo dividiamo in sei. Anche le
qualità o le manifestazioni del cervello sono sestuplici come, ad
esempio, i poteri psichici. Questi si manifestano in differenti
individui in base al grado di risveglio delle corrispondenti aree nel
cervello. Non tutti sono chiaroveggenti o telepatici; alcune persone
hanno talenti musicali. Tutti possono cantare ma c’è un centro nel
cervello dove si esprime la musica trascendentale. Un genio è uno
che è stato capace di svegliare le aree dormienti del cervello.
Queste sono le basi del kundalini yoga.
Ci
sono molte persone nel mondo che hanno risvegliato la kundalini.
Non solo santi e sadhu, ma poeti, pittori, guerrieri,
scrittori; chiunque può risvegliare la propria kundalini. Con
il risveglio della kundalini non si ha solo la visione di Dio.
C’è un’apertura dell’intelligenza creativa, un risveglio delle
facoltà sovra-mentali. Attivando la kundalini potrete fare
tutto nella vita.
Tutti
vogliono superare le limitazioni del corpo, della mente e delle
emozioni. Giorno dopo giorno, l’uomo fa molte fantasie, ma non è
capace di concretizzare nulla. Sembra che abbia mani e piedi legati.
Queste sono le catene del destino che l’uomo stesso ha creato a
causa del suo cervello invalido.
Il
cervello dell’uomo è veramente fantastico, ma solo un’area è
funzionante. Non c’è nulla che l’uomo non possa avere –
conoscenza del passato, del presente e del futuro. Il karma
non lo può legare, egli è il maestro del suo destino. Ma
attualmente, l’uomo è limitato perché non ha potere, non ha
shakti. L’uomo è un essere superiore, ma è carente di una
cosa: della connessione tra la kundalini ed il cervello.
Il
metodo di risveglio
Per
risvegliare le aree dormienti del cervello, dovrete per prima cosa
attivare sushumna che è la connessione tra i più alti centri
del cervello ed il generatore nella parte inferiore. Muladhara
chakra è la sede di kundalini shakti, o l’energia
primaria. Quest’energia primaria rimane dormiente negli animali, ma
negli esseri umani dobbiamo attivare sushumna, poi svegliare
kundalini shakti e farla circolare attraverso sushumna
da destra, da muladhara verso sahasrara. Come la shakti
passa attraverso i chakra, le zone silenti del cervello
iniziano a funzionare.
Naturalmente,
appena la shakti si sveglia in muladhara, non può
salire immediatamente. Per molte volte si sveglierà e si
riaddormenterà di nuovo. Sapete come sono i vostri figli al mattino:
dovete svegliarli diverse volte, perché si riaddormentano di
continuo. Questo è il comportamento di kundalini. Con i kriya
la svegliate in muladhara chakra ma essa si riaddormenta.
Potrebbe svegliarsi di nuovo o no. Alcune volte ha voglia di giocare:
va in swadhisthana e di nuovo torna in muladhara; e lì
si blocca.
Quando
kundalini shakti ascende da muladhara a swadhisthana
si ha un’esperienza orribile perché sorgono tutte le passioni
fisiche. Molte persone oggi hanno svegliato la loro kundalini
e sono da qualche parte tra muladhara e swadhisthana. I
cinque tattwa del tantra sono associati con questi due
chakra. Una volta che kundalini lascia swadhisthana
ed ascende a manipura ed anahata non avrete più
bisogno dei cinque tattwa. Il semplice fatto che la società
di oggi stia praticando i cinque tattwa nella vita quotidiana
significa che la kundalini è da qualche parte tra muladhara
e swadhisthana.
I
cinque tattwa
I
cinque tattwa, o elementi, del tantra sono. madya
(vino), mansa (carne), maithuna (unione sessuale),
mantra (canto di strofe, scritture o suoni psichici) e mudra
(pratiche come shambhavi mudra, yogamudra, ecc.). Se andate in
chiesa nel momento della comunione vedete la carne, il vino ed il
canto di strofe. Questa è una pratica tantrica.
Nel
tantra, il vino è di due tipi. Uno è il vino comune, bevuto
dalla maggior parte delle persone. L’altro è prodotto nel
passaggio cranico in bindu chakra. Questo vino è chiamato
amrit, o ambrosia. È estratto con la pratica di khechari
mudra e raffinato in vishuddhi chakra.
Ci
sono anche due tipi di maithuna. Uno è l’unione fisica tra
un uomo e una donna, che è praticata differentemente rispetto al
modo usuale. Ciò è possibile solo se siete in grado di fare vajroli
e sahajoli. In maithuna è importante evitare il
concepimento perché quando c’è una gravidanza si ha
un’interruzione nelle pratiche.
Il
secondo tipo di maithuna è totalmente interiore. Avviene
quando c’è l’unione tra ida e pingala in ajna
chakra. A volte quest’esperienza è così terrificante da non
poter essere sopportata – non perché sia troppo dolorosa, ma
perché è troppo piacevole. Immaginate un continuo orgasmo per circa
sette minuti. Cosa accadrebbe? Questo orgasmo prolungato è
un’esperienza esplosiva, e quando avviene i prana sembrano
fermare il loro flusso nel corpo. La coscienza si dissolve
completamente; la mente normale non può funzionare durante questo
periodo. Il corpo e la mente entrano in uno stato di rigor mortis,
come se l’intera creazione fosse giunta ad un punto di cessazione.
Sebbene il corpo non si muova, le sue funzioni continuano.
Gradualmente quest’esperienza recede e ritorna la consapevolezza
normale. Nel kundalini yoga l’unione tra un uomo ed una
donna è un kriya yogico, ma è sicuramente molto meglio se si
può sperimentare solo l’unione. Quando avete un bambino lo portate
con voi. Quando il bambino diventa un ragazzo non ha più bisogno di
voi tutto il tempo e quando si sviluppa in un giovane uomo vi lascia
per vivere indipendentemente. Allo stesso modo, all’inizio, per
svegliare kundalini, potreste provare ad esplorare tutti i
segreti della natura. Ma una volta che avviene il risveglio, dovete
diventare indipendenti. Pertanto non è importante se un uomo o una
donna stanno insieme oppure no.
Sicuramente,
per alcuni di voi che hanno più di cinquant’anni, c’è una
piccola possibilità di praticare tantra. Non perché non ne
sono qualificati, ma perché hanno perso l’autobus. Saranno i
giovani a beneficiare della maggior parte di questa scienza. Per loro
il tantra esaudirà due promesse. Prima di tutto loro saranno
capaci di trascendere le tentazioni coinvolgendosi in esso e,
secondariamente, avranno una ricca esperienza: il risveglio del
cervello.
Un
altro punto è che non è possibile avere quest’esperienza ogni
giorno perché è così esplosiva che la sentirete per quindici
giorni. Pertanto, il praticante del kundalini yoga non è
costretto a coinvolgersi nella vita sessuale molto frequentemente.
Qualche volta avrà quest’esperienza due volte l’anno, qualche
volta tre; non perché voglia controllarlo, ma perché è totalmente
già soddisfatto.
Nel
culto della shakti tutti e cinque i tattwa vengono
utilizzati. Anche nell’antica Europa erano utilizzati, ed anche
durante il periodo dei Romani. Ma dopo, quando le religioni
pseudo-cristiane emersero, le fecero sospendere. Esse non volevano
che i tantrici “mangiassero” ciò che chiamarono “frutto
proibito” e la parabola di Adamo ed Eva servì di grande aiuto
all’eliminazione di questa pratica.
Che
le persone ne siano o meno consapevoli i tattwa sono parte
delle loro religioni e culture ancora oggi. Nel kundalini yoga
è importante comprendere la natura di questi cinque elementi, perché
sono necessari per il risveglio della kundalini da muladhara
a swadhisthana.
Il
prana e la purificazione delle nadi
Nel
kundalini yoga il pranayama viene praticato per
purificare ed attivare sushumna nadi in modo che kundalini
possa ascendere tramite essa e svegliare i chakra. Quando i
chakra sono attivati, i rispettivi e rilevanti centri nel
cervello vengono messi in azione.
Il
pranayama non viene praticato per aumentare l’apporto di
ossigeno. Quando inspirate attraverso la narice sinistra, la destra,
o entrambe, la quantità di ossigeno nel corpo non cambia. Ma quando
respirate state assumendo una certa quantità di prana. Il
prana è differente rispetto all’ossigeno.
In
termini scientifici ci si riferisce al prana come ioni
positivi e negativi. La formazione degli ioni inizia quando una
quantità sufficiente d’energia agisce su una molecola gassosa per
espellere un elettrone (particella caricata negativamente).
L’elettrone spostato attacca una molecola vicina che diventa uno
ione negativo. La molecola originaria poi diventa uno ione positivo.
Dentro
una stanza chiusa ci sono solo circa 50 ioni per metro quadro;
all’esterno ce ne sono circa 500 e in montagna circa 5000. Questi
ioni positivi e negativi sono componenti dell’aria che respirate.
Quando li si assume, aumentano il livello di prana nel corpo e
sono indispensabili per le cinque aree per specifiche funzioni. Nella
pratica di pranayama il kumbhaka, la ritenzione del
respiro, gioca un ruolo essenziale. Durante kumbhaka, quando
trattenete il respiro, l’anidride carbonica viene mantenuta nel
cervello e questo aumenta la capacità di assimilazione degli ioni.
Il
prana fluisce in ogni parte di questo corpo fisico attraverso
una rete complessa di nadi, o canali nervosi. Le tre nadi
principali, ida, pingala e sushumna possono
corrispondere rispettivamente al sistema nervoso parasimpatico,
simpatico ed autonomo. Attualmente sushumna è dormiente,
quindi ida e pingala stanno rifornendo di energia
l’intero corpo fisico. Gli organi del corpo ed i sistemi sono
direttamente connessi con ida e pingala. Se queste due
nadi sono purificate, l’energia fluirà attraverso l’intero
corpo. Ma quando la kundalini si risveglia, passa attraverso
sushumna, ed unisce ida e pingala in ajna
chakra e questa bassa forma di energia viene ritirata. I piccoli
generatori vengono spenti e la più grande energia inizia a fluire
attraverso queste nadi, risvegliando zone differenti nel
cervello ed anche aumentando l’energia in tutto il corpo fisico.
Pertanto,
dovete preparare la strada praticando asana, pranayama, mudra,
bandha e le tecniche di hatha yoga. Questi sono tutti i
modi per purificare le differenti aree del sistema nervoso, e questo
è il kundalini yoga.
Prepararsi
per il risveglio
Senza
un guru potete praticare tutte le forme di yoga, ma non
kundalini. Questo è un sistema estremamente potente di yoga.
Kundalini yoga non può iniziare subito o con adattamenti. Non
dovete fare nessun cambiamento sostanziale nel vostro stile di vita.
Potete continuare ad indossare gli stessi vestiti, a mangiare lo
stesso cibo e a vivere nella stessa società, ma è necessario che in
qualche modo iniziate la pratica.
Per
cortesia, non iniziate con le pratiche avanzate. Per qualche tempo
dovrete allenare e preparare il corpo fisico – gli organi, i prana,
il sistema nervoso e gli altri sistemi del corpo. Poi passerete alla
mente e gradualmente esplorerete i livelli più profondi. Dovrete
prepararvi passo dopo passo. Se sarete pazienti e farete tutte le
preparazioni in maniera corretta, il risveglio della kundalini
avrà luogo.
La
kundalini non si sveglierà necessariamente in muladhara.
Qualche volta si risveglia là e non ve ne renderete conto finchè
non raggiungerà manipura. Ci sono persone che nemmeno sanno
che la loro kundalini è ascesa attraverso i chakra,
non avendone nessun avviso né sintomo. Qualche volta possiamo dire
che un uomo abbia la kundalini risvegliata perché lo vediamo
come un genio, un ideatore. Se potete dare all’umanità una nuova
idea brillante, una bellissima poesia, un originale e nuovo stile di
pittura, qualcosa che sia un romanzo, allora siete un genio, una
persona che ha realmente risvegliato la kundalini.
Alcune
persone che hanno risvegliato la kundalini sembrano anormali:
si comportano in un modo particolare. Sono molto disorganizzate, non
sistematiche e totalmente confuse, e non si riesce a comprendere cosa
stiano facendo.
Tuttavia,
in yoga vi viene raccomandato di disciplinarvi molto bene
dall’inizio cosicché quando la kundalini si sveglierà
rimarrete disciplinati. Altrimenti potreste uscire in strada e
sdraiarvi lì!
Qualche
volta mi sentivo in questo modo. Quando vivevo a Rishikesh, decisi di
visitare il Gange ogni giorno e di attraversarlo per cinque volte,
nuotando nelle sue acque gelide. Un giorno Swami Sivananda mi chiamò
e disse: “Hai intenzione di continuare con le tue nuotate e vuoi
che sia io a buttarti fuori dall’ashram?” Questo mi fece
tornare in me.
La
vita deve essere disciplinata, cosicché quando la kundalini
si sveglierà potrete rimanere organizzati e senza confusione.
Andrete in uffico, in banca, al negozio e guiderete l’auto molto
bene. Non tutti possono diventare swami.
Una
volta ebbi quest’idea fantastica ma praticamente impossibile. Ero
solito immaginare settemila ettari di terreno dove tutte le persone
potevano vivere e prendere sannyasa. Ma poi ho realizzato che
molte persone devono vivere una vita dinamica: devono far fronte a
tutto ed accettare tutto come parte dell’evoluzione spirituale. Non
è necessario reprimere il karma, le amicizie, le ambizioni e
nemmeno la rabbia, l’avidità e la passione. Si deve vivere la vita
con una grande apertura. Io penso che l’uomo non stia facendo alcun
errore, non sta andando fuori strada o diventando cattivo. Penso che
la situazione attuale sia stata creata affinché egli possa evolvere.
Non
tutte le persone possono diventare sattviche. Senza le persone
tamasiche e rajasiche il mondo sarebbe un posto orribile dove vivere.
Io penso che vivere in un mondo di completo equilibrio sia difficile
tanto quanto vivere in un mondo di mostri. A tutti noi piacerebbe
avere un giardino dove ci siano diverse varietà di fiori ed alberi.
Non si possono coltivare le rose senza le spine.