Da:
‘Teachings of Swami Satyananda Saraswati,
vol I’
Cos’è
la mente e come se ne può divenire consapevoli?
Lasciatemi chiamare la
mente ‘consapevolezza’. Per mezzo di questo strumento siamo consapevoli del
tempo, dello spazio e degli oggetti. Questa forma di consapevolezza è un
insieme di vari elementi, compresi i cinque elementi della natura, le cinque
funzioni del prana, i cinque organi di senso e i cinque organi motori. Quando
tutti questi si muovono insieme, la consapevolezza inizia a funzionare. Sia la
moderna psicologia sia la filosofia indiana sono d’accordo su questo punto.
Gli archetipi
profondamente radicati nella coscienza umana, in numero di miliardi, sono
responsabili delle esperienze dell’uomo. Come possiamo entrare in contatto con
questi archetipi ed esporli all’area conscia della mente? La natura,
ovviamente, li ha relegati nella mente subconscia o in fondo a quella conscia,
sviluppando visioni o sogni. Ma se potete stimolare questi livelli della mente
tramite il suono o in altri modi, potrete rendervi conto sempre di più di
questi archetipi. Questo è un argomento importante in yoga, spesso ignorato da
chi lo insegna. La scienza degli archetipi è importante quanto lo studio degli
elementi del corpo fisico. Abbiamo analizzato il corpo ampiamente, in termini
di carne, ossa e sangue, ma se siamo d’accordo che l’uomo è molto più di
questo, dobbiamo investigare ulteriormente.
La malattia è
un’esperienza, che sia a livello fisico o mentale. Un mal di testa, il raffreddore,
la tosse, la tubercolosi, il cancro o qualsiasi altra malattia è semplicemente
un’esperienza. Anche la sclerosi multipla è un’esperienza. Se andate nel vostro
prato ed estirpate ogni filo d’erba, l’erba spunterà nuovamente dopo pochi
giorni perché i semi sono ancora lì. Allo stesso modo, le esperienze nella vita
sono tutte conservate in forma simbolica nella coscienza dell’uomo. E queste
esperienze escono fuori sotto forma di vita, eventi, attività, malattie, sogni,
visioni e, a volte, pazzia.
Se potere riuscire a
trovare un modo per portare questi samskara
o archetipi in superficie, molti problemi, paure e fobie potrebbero essere
sradicati immediatamente. Pratiche specifiche di yoga, soprattutto yoga nidra,
rendono questo possibile.
La
consapevolezza è qualcosa che giunge molto gradualmente, o si sveglia un giorno
all’improvviso?
La consapevolezza può
crescere gradualmente o anche esplodere all’improvviso. Comunque, è meglio se
cresce gradualmente, perché le persone non sempre riescono a fronteggiare
l’esperienza di un’esplosione improvvisa.
Come
funziona la consapevolezza?
Nel tantra e nel vedanta abbiamo quattro strumenti di consapevolezza: manas, pensiero e contro-pensiero; buddhi, le decisioni, la
discriminazione, il discernimento; chitta,
la consapevolezza, i ricordi, le sensazioni; e ahamkara, l’ego o l’io. Queste quattro divisioni appartengono
all’area della mente che è conosciuta. Esse elaborano anche il materiale che
viene fuori dalle aree sottili della mente che sono sconosciute.
Le aree della mente che
si conoscono, noi le chiamiamo manomaya
kosha. Le aree sconosciute costituiscono vijnanamaya kosha, il campo psichico della coscienza, e anandamaya kosha, la coscienza dinamica,
dove tutte le manifestazioni esistono nello stato potenziale. Questa è un’area
sotterranea della coscienza e l’uomo non sarà mai in grado di conoscerla. A
volte, quando entrate in profonda meditazione, passate attraverso anandamaya
kosha, dove c’è omogeneità ma non consapevolezza. Anandamaya kosha può essere
raggiunto (‘toccato’) tramite il laya
yoga.
Manomaya, vijnanamaya e
anandamaya kosha hanno i loro equivalenti nella psicologia occidentale.
Manomaya kosha è equiparato con la mente conscia, vijnanamaya kosha con il
subconscio e anandamaya kosha con l’inconscio.
Tutto
ciò che vediamo e percepiamo è solo una proiezione della nostra mente?
Ognuno vede solo sé
stesso negli altri. Io vedo te come una gran bella persona perché io sono una
bella persona. Tu sei solo un fattore stimolante per l’amore e l’odio che sono
dentro di me. Tutti i comportamenti di un essere umano sono espressioni della
sua personalità. Nelle Upanishad è scritto: “Non per amor della moglie, la
moglie ti è cara; ma per l’amore per te stesso. Non per il bene dell’amico,
l’amico ti è caro; ma per il tuo proprio bene.”
Le Upanishad citano
molti esempi simili che, alla fine, portano alla conclusione che ogni cosa è
centrata sul proprio sé. Anche nel buddismo troviamo la stessa teoria. Tutte le
esperienze e le percezioni si originano all’interno dell’individuo; la
conoscenza raccolta dall’esterno, ha luogo all’interno della mente. Ciò
significa che tutto l’universo che stai conoscendo non è esterno, ma
all’interno di te. Se tutto il tempo e lo spazio possono essere dentro di te,
perché non possono esserlo anche l’amore e l’odio, l’orgoglio ed il
pregiudizio?
Sembra che l’essere
umano stia facendo esperienza di una grande allucinazione. Un mago può lanciare
un incantesimo e tu vedi un bellissimo giardino o una donzella radiosa, poi un
altro incantesimo e sparisce tutto. Cos’è successo? L’hai visto. Da dove è
venuto fuori e dov’è andato? Il mago ha solo rivelato te stesso; la natura sta
esprimendo te stesso; tu stai proiettando te stesso fuori. In ultima analisi,
questa è la verità.
Come
fa la mente a creare la materia?
Per la maggior parte di
noi la mente è il veicolo del pensiero, uno strumento per il processo del
pensiero, ma in yoga la mente è molto più di questo. Quando la mente è in uno
stato di dissipazione, crea problemi ad essa stessa e quando è in uno stato
d’infelicità, crea disastri per se stessa. Ma quando la stessa mente è
addomesticata tramite la pratica di yoga, diventa un solido creatore. Come
quando nel suo stato dissipato crea infelicità e disastri, in questo stato
elevato può creare la materia, può creare oggetti.
In yoga la mente non è
solo uno strumento del pensiero, è coscienza omogenea. Quando la mente è
unificata e portata ad uno stato di concentrazione diventa potente. Quando
prendete della materia e la disintegrate, alla fine si produrrà dell’energia
nucleare. Allo stesso modo, quando la mente è purificata attraverso la
meditazione e quando tutto ciò che rimane è la mente e non i desideri mondani e
le associazioni, allora la mente diverrà shakti
o potere, potenziale. Questo è come la mente diventa creativa.
C’è
un detto: ‘La mente è al di sopra del corpo, i pensieri sono al di sopra della
mente e la shakti è al di sopra dei pensieri.’ Potrebbe spiegarlo?
Questo può essere
espresso in un altro modo: la mente è molto più potente del corpo, i pensieri
sono molto più potenti della mente e la shakti
è molto più potente dei pensieri. Può anche essere espresso come: la mente è
più sottile del corpo, i pensieri sono più sottili della mente e la shakti è
più sottile dei pensieri. Quest’espressione può anche essere invertita: shakti
controlla i pensieri; tramite il controllo dei pensieri la mente è controllata
e, tramite il controllo della mente, il corpo è controllato.
Come
si addestra la mente?
Proprio come si
addestra un bambino piccolo. Non iniziate ad educare un bambino insegnandogli
matematica o geografia. La sua mente deve essere allenata, gradualmente e
sistematicamente. Qualsiasi cosa gli insegnate, è una preparazione per uno
stadio successivo. In questo modo, l’intero programma di yoga è inteso per
allenare la mente in modo molto sistematico e completo.
L’immaginazione è una buona cosa?
Si, credo di si.
Immaginazione e fantasia sono le basi della creatività umana. Le persone che
sono in grado di fantasticare e immaginare si sforzano di perfezionare
quell’immaginazione e diventano creatori, inventori, musicisti ed artisti. Una
persona senza immaginazione, senza kalpana
shakti, è come un animale in forma umana.
Qual è il ruolo dell’intelletto?
Bene, per rispondere a
questa domanda, citerò le parole di Sri Aurobindo:
“L’intelletto un tempo era un facilitatore. Oggi è una barriera.” Ad un livello
dovete accettare ed utilizzare l’intelletto, ma allo stadio finale dovete
trascenderlo per poter sviluppare la consapevolezza spirituale interiore, che
vi porterà agli stadi più elevati di illuminazione.
Cos’è l’intuizione?
L’intuizione è un tipo
di cognizione. È una forma di conoscenza, ma non ha nessuna prova o sorgente.
Quando percepite tramite gli occhi, il naso o le orecchie, è chiamata
conoscenza sensoriale. Quando la percezione ha luogo tramite un processo
logico, è chiamata conoscenza intellettuale. E quando la conoscenza ha luogo
indipendentemente da tutte queste cose, è chiamata conoscenza intuitiva.
L’intuizione si sviluppa tramite il procedimento della meditazione e di altre
pratiche spirituali.