Allo
Zinal Conference nel settembre del 1981, Swami Satyananda Saraswati descrisse i
differenti livelli del risveglio spirituale e spiegò che il risveglio dei
chakra e di sushumna nadi devono precedere il risveglio della kundalini.
Tutti i chakra sono direttamente connessi
attraverso ida e pingala nadi ad ogni organo del corpo in quella particolare zona.
Ad esempio, swadhisthana chakra è
direttamente connesso attraverso la rete nervosa con il sistema urogenitale e
con le ovaie. Anahata chakra è
connesso con il sistema cardiovascolare e i polmoni. Vishuddhi chakra con le orecchie, il naso e la gola. Ora, queste
sono le connessioni esistenti tra i chakra
e gli organi fisici in cui ida e pingala sono interessate. Ma quando si
verifica il risveglio, esso avviene prima in sushumna nadi.
La parola “risveglio” è
usata in tre differenti contesti: risveglio dei chakra, risveglio di sushumna
e risveglio della kundalini. Per
prima cosa deve avvenire il risveglio dei chakra,
poi il risveglio di sushumna e, solo
dopo questi due risvegli, avviene il risveglio della kundalini. Se i chakra e sushumna sono chiusi e la kundalini si risvegliasse con le
pratiche, dove andrebbe questa grande forza? Prima di generare tanta
elettricità è necessario disporre di un canale di conduzione e di un sistema di
distribuzione. Sushumna è il canale
di conduzione e i chakra sono i punti
di giunzione da cui l’energia, generata dal risveglio della kundalini, viene distribuita ai
differenti organi e zone del corpo.
C’è un altro punto
importante che deve essere preso in considerazione. Sushumna va da muladhara
ad ajna chakra, ma passa attraverso swadhisthana, manipura, anahata e vishuddhi. Quando tutti i chakra sono chiusi si forma un blocco
come l’alta barriera che trovate in autostrada. Se avviene il risveglio della kundalini l’energia potrà salire solo
fino ad un determinato chakra, ma non
potrà passare oltre perché il chakra
è chiuso, non è risvegliato.
Nel processo di
risveglio della kundalini, la prima
cosa importante che dobbiamo fare è risvegliare i chakra. Il risveglio dei chakra
avviene praticando determinate asana.
Questo è, precisamente, lo scopo delle asana.
La terapia è solo una conseguenza. Potete risvegliare i chakra anche praticando il mantra
o il bija mantra e concentrandovi sui
differenti punti. Il terzo modo per aprire i chakra è la pratica del pranayama.
Comunque, la pratica delle asana e del mantra è il modo migliore per
risvegliare o rivitalizzare i chakra.
Quando inizia il
risveglio di un chakra potrete avere
alcune visioni ed esperienze. Dovete ricordare che queste visioni o esperienze
non rappresentano il risveglio della kundalini
e nemmeno il risveglio di sushumna.
Di solito le esperienze che rappresentano il risveglio dei chakra sono di natura fantastica, ma ciò non significa nulla nella
valutazione del risultato. Vi faccio un esempio. Molti anni fa, stavo meditando
sulle rive del Gange a Rishikesh e all’improvviso ebbi una vivida esperienza.
Vidi l’intera terra dividersi in due. Fu una visione molto chiara e la ricordo
ancora oggi, ma questa visione non aveva niente a che vedere con la realtà, la
ebbi e basta.
Ora, questa è
un’esperienza di risveglio dei chakra.
Potete vedere angeli, forme divine, il sole, la luna e le stelle. Potete udire
delle musiche o potete sentire una sorta di beatitudine o estasi. Queste e
molte altre esperienze rappresentano il risveglio dei chakra. Poi c’è il risveglio di sushumna.
Quando avviene il risveglio in sushumna
potete percepire una corda di luce. Potete sentire un passaggio verso l’alto
totalmente illuminato dall’interno.
Queste esperienze di
cui vi sto parlando sono descritte da santi di differenti religioni con canzoni
e storie, che sfortunatamente i devoti di oggi non comprendono. Comunque, il
risveglio della kundalini è un evento
nella vita di un uomo. Ogni esperienza dà un “prova tangibile”, che sia il
risveglio delle percezioni sensoriali o il risveglio di un tipo particolare di
genialità. Potrebbe essere sotto forma di una profezia che si è in grado di
fornire alle persone, di una trasformazione negli elementi fisici del corpo che
si diventa capaci di materializzare, o d’avere un’influenza magnetica tale da
radunare masse di persone come un politico, un musicista o un santo.
Il risveglio della kundalini dà delle prove tangibili,
positive e concrete. Non potete dire che la vostra kundalini è risvegliata se non ne avete alcuna prova. Se le persone
vengono da me e mi dicono che la loro kundalini
è risvegliata, io chiedo loro: “Come lo sai?” Loro rispondono: “Sento questo…,
sento quello…”. Io dico loro: “Non è abbastanza”. Perché quando si ha il
risveglio della kundalini trascendete
completamente le normali categorie della consapevolezza mentale. Il campo
d’applicazione della conoscenza diventa più ampio.
La maggior parte delle
persone cade nell’impressione errata che si fa esperienza della kundalini nelle parti inferiori del
corpo, ma le esperienze sensuali, così come il dolore, il piacere, il gusto, il
tocco, la vista, l’olfatto e il suono sono tutte percepite da differenti
circuiti nel cervello. In modo analogo, tutti i chakra sono collegati con un’area specifica del cervello. Quando
queste zone sono attive, differenti esperienze, impressioni e facoltà entrano
in azione.
Quando la kundalini passa attraverso swadhisthana, o vi rimane per qualche
tempo, tutti i vasana, o le passioni
latenti e soppresse, vengono fuori. Quando la kundalini è in anahata chakra,
divenite pieni di totale devozione. Anche un ateo può cambiare quando la kundalini è in prossimità di anahata chakra. Divenite un gran poeta,
un cantante o un chiaroveggente e sarete in grado di conquistare le persone
grazie all’immensità del vostro amore.
Quando la kundalini è in vishuddhi chakra, il nettare o l’ambrosia è consumato nel corpo
nella maniera appropriata e le cellule del corpo ringiovaniscono.
L’emancipazione e la tarda età svaniscono. Il corpo è trasformato nel corpo di
una persona giovane. Questo è il motivo per cui si dice che quando la kundalini è in vishuddhi chakra si gode dell’eterna giovinezza.
È un argomento molto
importante quello di cui abbiamo discusso oggi. Ognuno, sia i capifamiglia sia
i sannyasin, devono ricordare che il
risveglio della kundalini è il primo
scopo dell’incarnazione umana. I differenti piaceri della vita dei sensi coi
quali vi dilettate e coi quali potete dilettarvi, hanno il solo scopo di
accelerare il risveglio della kundalini
nelle varie circostanze avverse della vita dell’uomo.
Quindi, al fine di
svegliare la kundalini, per prima
cosa dovete avere un guru, poi un mantra, poi un sistema di pratiche che
comprendono asana, pranayama e, occasionalmente, shat kriya dell’hatha yoga, poi ajapa japa
e kriya yoga, in ordine. E se seguite
questo percorso yogico, anche se la kundalini
non si sveglia, non ha importanza. Almeno si avrà il risveglio dei chakra o di sushumna.