sabato 21 giugno 2025

La Gestione delle Emozioni

                                      

Swami Satyasangananda Saraswati

Come possiamo sradicare o attenuare gli effetti della gelosia e dell’invidia? Quali tecniche del tantra yoga possono essere usate?

Tutte le emozioni, non solo la gelosia e l’invidia, sono forme di energia. Questo mondo è il risultato di due principi, non di uno. Questo mondo è radicato nella dualità. Se ammettiamo l’esisteza della notte, dobbiamo ammettere anche l’esistenza del giorno; se c’è il caldo, c’è anche il freddo. Pertanto, affermare: “Non speriementerò mai nulla di negativo”, significa distogliere lo sguardo dalla realtà. Naturalmente, tutti noi vorremmo essere privi di gelosia, rabbia, odio e vorremmo essere gentili, amorevoli e compassionevoli. Questo è positivo, perché dovremmo sempre impegnarci per questo. Tuttavia, dobbiamo anche comprendere che siamo composti da certe qualità, che la natura ci ha donato. Queste sono le qualità di sattva, rajas e tamas.

Lo sforzo

Tutti noi siamo composti da queste qualità. Dove c’è amore, c’è anche odio. Ovunque troviamo questi opposti, ma se osserviamo attentamente, possiamo vedere che alcune persone provano più gelosia di altre e alcune provano più odio o sensi di colpa di altre. Alcune persone sono compassionevoli, non provano invidia. Non sono nate con questa qualità. Hanno anche le qualità di rajas e tamas, ma in loro sattva guna è risvegliato. Sono in grado di far emergere quel sattva guna, sia per via di impressioni o karma passati, sia semplicemente per come sono fatte.

Non credo ci sia una persona al mondo che non provi gelosia, che non provi invidia. Ci sono persone consapevoli di provare gelosia e hanno un maggior controllo su di essa. Non le permettono di prevalere sulle loro emozioni, di influenzare le loro azioni e le loro decisioni. La maggior parte di noi non ci riesce. Non appena arriva la gelosia, reagiamo e la mente si annebbia, ma ci sono persone che riescono a controllarla. Finché siamo nel corpo, siamo soggetti a influeze tamasiche e rajasiche. A seconda dei karma, l’influenza sarà maggiore o minore, ma ognuno deve affrontarla. È un archetipo, un samskara, ma può essere trasformato perché è solo un flusso di energia.

L’energia va in una direzione e potete cambiarne la direzione, se sapete come farlo. Se sono in preda alla gelosia, sicuramente la qualità della mia esperienza non sarà buona, perché la mia mente ne sarà influenzata. Il tantra afferma: “Non preoccupatevi di tutto questo, non sentitevi in colpa o inferiori per questo; tutti ce l’hanno, nessuno ne è privo”. La prima cosa che occorre capire ed accettare è che non c’è niente di sbagliato nella gelosia. Se non aveste la gelosia, non vi impegnereste per realizzare qualcosa. È perché avete l’invidia e la gelosia che vi sforzate e lottate, altrimenti sareste come una verza o un cavolfiore che rimane sullo scaffale, senza fare nulla.

Usate la gelosia in modo costruttivo. Se traccio una linea su un foglio di carta e vi dico: “Dovete andare oltre questa linea, dovete andare più in alto”, cosa fate? Avete due opzioni: o cancellate quella linea, o ne tracciate una più lunga e andate oltre. Cercate di superare la persona di cui siete gelosi: questa è la lotta e il successo. Questo è lo scopo della gelosia. È lo scopo dell’invidia far in modo che realizziate, ottenete e lottiate. Crescerete attraverso questa lotta, ma purtroppo la gelosia non funziona così. La gelosia ci distrugge e noi distruggiamo o cerchiamo di distruggere anche la persona di cui siamo gelosi. Se siete gelosi di una persona o di qualcosa che questa persona ha realizzato, cercate di fare meglio. Questa è un’opzione.

Consapevolezza

Il tantra e lo yoga affermano di non farsi dei complessi, di accettare il fatto di provare gelosia. Nel momento in cui lo accettate, metà della battaglia è vinta e diventate consapevoli di provare gelosia. Molte persone, anche quando sono gelose, non accettano di esserlo. Lo vedono sempre negli altri e dicono: “No, io non sono geloso, non provo rabbia, non provo avidità”, ma lo vedono nelle altre persone. Pertanto, la prima cosa da fare è accettare e riconoscere di provare questa sensazione, perché nel momento in cui si prende consapevolezza di un problema in sé stessi, si scopre che gradualmente scompare e si dissolve. Questa è l’importanza della consapevolezza.

Consapevolezza e mente sono due cose diverse. La consapevolezza è la fonte della mente. Mente e cervello non sono la fonte della consapevolezza. La consapevolezza è un’entità completamente indipendente. Anche mentre si dorme si ha consapevolezza. Al mattino, quando vi svegliate, dite: “Ho dormito bene!”. Come fate a sapere di aver dormito bene? E ricordate i sogni. Chi ha visto i sogni? Anche durante i sogni e il sonno, avete consapevolezza. Anche negli stati di meditazione più elevati, quando tutto è finito e dissolto, avete ancora consapevolezza. Anche quando lascerete il corpo, avrete consapevolezza. È un’entità completamente diversa che vede ed osserva ogni cosa. Anche ora, osserva, guida ed ispira.

Il potere di sakshi

Nello yoga vi viene sempre detto di osservare ogni cosa. Fin dal primo giorno, l’insegnante vi dice: “Osservate il vostro respiro, osservate i vostri pensieri, osservate il vostro corpo, osservate tutto”. Questa è una preparazione, perché questa consapevolezza è sempre testimone. È il principio dell’essere testimoni, chiamato sakshi. L’essere testimoni porta una certa dose di oggettività. Quando si è oggettivi riguardo un problema, si trova una soluzione. Purtroppo non siamo obiettivi riguardo ai nostri problemi, siamo soggettivi, perché li sentiamo, ci coinvolgiamo emotivamente e diventiamo soggettivi.

Posso trovare facilmente una soluzione al vostro problema perché sono obiettivo, ma non riesco a trovare una soluzione al mio problema perché sono soggettivo. Quando diventate obiettivi, quando portate la consapevolezza al problema, trovate la soluzione. Non è che la gelosia sparisca, perché non dovrebbe scomparire. Se scompare, tornerete ad essere fiacchi, pigri e indifferenti, senza cercare di ottenere nulla.

Solo un santo o una persona illuminata è auto-motivata, non ha bisogno di stimoli per crescere ed evolversi e ha il diritto di ignorare gelosia e avidità. Le emozioni hanno uno scopo e hanno come fine la vostra crescita ed evoluzione.

Non hanno lo scopo di distruggervi. Tuttavia, ne venite distrutti, perché non ne avete alcuna comprensione. Dovete sviluppare la consapevolezza di questo aspetto della vostra vita ed utilizzare le emozioni per la crescita e l’evoluzione, e quindi prenderne il controllo.

Ci sono molte pratiche nello yoga che insegnano come essere consapevoli. La consapevolezza del respiro è un buon modo per superare queste difficoltà emotive, perché la mente si calma immediatamente. Antar mouna, osservare i pensieri, è un’altra pratica per superare emozioni come la gelosia. Tuttavia, parallelamente, è necessario sviluppare consapevolezza e obiettività. Bisogna comprendere il ruolo di tutto ciò che si affronta nella vita e come utilizzarlo per crescere. Questo è possibile solo se si sviluppano obiettività nella propria vita e un certo distacco.

Harrogate, Inghilterra, 16-19 luglio 2009

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/2010s/2011/1105/1105emot.html