giovedì 21 marzo 2024

Il Significato di 108

 

Swami Satyananda Saraswati

Non è centootto: è uno, nulla, otto; oppure uno, zero, otto. Non è centootto, ma poichè è scritto così, lo facciamo diventare centootto.

L'uno rappresenta la realtà ultima, unica e infinita, Brahman, lo spirito supremo, l'atman. L'otto rappresenta la natura empirica, prakriti, il cui effetto è la creazione, la nascita e la morte, tutte queste belle cose che vedete intorno a voi, il sole, la luna e le stelle. La vita che nasce, che germoglia, i bambini che nascono, gli animali, gli uccelli, i fiori, visibili o invisibili, dentro e fuori, questo è chiamato prakriti. L'elemento terra, l'elemento acqua, l'elemento fuoco, l'elemento aria, l'elemento etere, la mente, l'intelletto e l'ego sono gli otto elementi che costituiscono il corpo empirico della natura. Bhumi, la terra; apah, l'acqua; analah, il fuoco; vayu, l'aria; kham, akasha, lo spazio; manah, la mente; buddhi, l'intelletto; ahamkara, l'ego. Questi otto costituiscono il corpo di prakriti. L'otto rappresenta la prakriti inferiore che è responsabile della creazione, della conservazione e della distruzione, o dell'integrazione, del sostentamento e della disintegrazione.

Questo otto rappresenta prakriti. Prakriti di per sé è incapace. Prakriti ha tutte le capacità per la creazione, ma non ha la coscienza per la creazione. Quando prakriti coincide o interagisce con l'unico spirito supremo, si chiama unione tra l'uno e l'otto, e allora si può vedere questa grande maya. Maya è l'apparenza. L'unione, l'incontro tra prakriti e purusha, la natura e la coscienza, è responsabile dell'apparenza.

La combinazione di uno e otto fa nove. Moltiplicate nove per uno, per due, per tre, per quattro, per cinque e per sei. Il totale sarà sempre nove; non cambia. Nove per uno fa nove, nove per due fa 18, nove per tre fa 27, nove per quattro fa 36: sommate le cifre e avrete sempre nove. Nove è il numero che rappresenta la creazione totale, che rimarrà sempre la stessa. Non sarà mai distrutto o disintegrato. Un pianeta morirà, un altro pianeta nascerà. Un essere morirà, un altro nascerà. Mille soli si disintegreranno, mille soli nasceranno. Il nove rimarrà, non importa per quante volte e quanto verrà moltiplicato.

C'è la possibilità di una disintegrazione individuale e, per evitarla, bisogna mettere uno zero tra l'uno e l'otto, in modo che non interagiscano tra loro. La combinazione di prakriti e purusha deve essere evitata. Questo è ciò che si fa in yoga. Come si può evitare la combinazione di prakriti e purusha? Mettete uno zero in mezzo. Che cos'è questo zero? Lo zero indica, simboleggia o rappresenta il vuoto della mente. Buddha parlava del nulla, shunya, moksha, nirvana, samadhi, il particolare stato in cui la mente non c’è più. Il tempo, lo spazio e gli oggetti non esistono; non c’è né la dualità, né la non-dualità; né l'uno né molti; né l'esperienza, né chi fa l’esperienza.

Il vuoto o il nulla è simboleggiato da shunya. L'interazione tra purusha e prakriti deve essere ostacolata dallo sviluppo di uno stato mentale o spirituale chiamato shunya. Questo è il significato di uno, zero, otto. Nel corso del tempo, uno, zero, otto è diventato centootto e abbiamo iniziato a mettere 108 grani in un mala. Non importa, è anche bello, ma dobbiamo capire che uno, zero, otto è l'equazione dei processi tantrici.

Anche in fisica si fa qualcosa del genere quando si separano due elementi dalla materia per liberare l'energia. Come accade nel regno della materia, ma a un altro livello, anche la mente deve essere separata; anche la mente è materia. La mente non è ultima, non è purusha, non è la verità ultima. La verità ultima può essere custodita o nascosta nella mente, e questa mente deve essere divisa, proprio come si divide la materia.

La combinazione tra purusha e prakriti è chiamata creazione o esperienza empirica. Separarli l'uno dall'altro attraverso lo sviluppo del samadhi o del nirvana si chiama esperienza spirituale, o superiore, o yogica.

5 aprile 1982, Londra, Regno Unito

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/2020s/2023/2312/2312108.html