martedì 21 giugno 2022

Verso la Bellezza, l'Equilibrio e l'Armonia

                                       

Nei libri di filosofia, di yoga o di argomenti spirituali, vari autori spesso affermano che per avere successo nella vita spirituale, un aspirante deve essere come un guerriero che combatte e supera la negatività, le mancanze e le debolezze. Tuttavia, questa idea va contro i precetti e i principi spirituali dello yoga che affermano: "sii un agricoltore, non un guerriero".

Non è di utilità guadagnare qualcosa a scapito della morte, della distruzione e della sofferenza, mentre c'è della bellezza nell'essere un agricoltore che pianta dei semi, se ne prende cura, si fa garante della loro sicurezza e crescita, fino a poi goderne i frutti. Nello yoga, la vita spirituale è diventare l'agricoltore della propria vita. Con lo sforzo un agricoltore trasforma un terreno arido in uno splendido giardino. Questo è l'aspetto spirituale dello yoga.

Dovete osservare la vostra vita e trasformarla in un giardino. Semina le qualità positive, le forze interiori e le convinzioni, la forza di volontà, la comprensione, la saggezza, la compassione, l'amore e il desiderio di servizio e purificazione che definiscono il progresso nella vita spirituale. Ricordate che la vita non è sofferenza o sopravvivenza, ma una sequenza di momenti di felicità, gioia, pace e beatitudine. Se catturate questi momenti, vivrete una vita piena perchè avrete creato una sequenza e una continuità, mentre se pensate alla vita come sofferenza, lotta e sopravvivenza, allora non vedrete la bellezza. Quando iniziate a piantare semi positivi, questi trasformeranno la qualità della vostra vita e vi renderà uno yogi.

In sanscrito ci sono tre parole: yogi, bhogi e rhogi. Uno yogi è un praticante di yoga, un bhogi è colui che si diverte e un rhogi è uno che è malato. Nella vita normale siamo nella via di mezzo, alla ricerca del bhoga, del piacere. Finchè il piacere è equilibrato si è uno yogi, ma se è sbilanciato allora si diventa un rhogi. Bhogi è colui che si diverte, vive e agisce, che è parte del mondo intero. Siamo tutti bhogi, fruitori. Quando la spinta verso il piacere aumenta, diventiamo più materialistici e ci muoviamo in uno stato di squilibrio che ci porta ad una cattiva salute del corpo fisico, della mente, delle emozioni e dello spirito. Ma se siamo in grado di regolare il nostro godimento, se siamo in grado di dirigere i nostri sforzi verso l'equilibrio, allora diverremo uno yogi, uno che sperimenta l'armonia nella vita.

In tutto il sistema di yoga lo sforzo non è quello di rendervi illuminati o spirituali. L'illuminazione o la realizzazione è il risultato di una personalità equilibrata, armoniosa, che non è in conflitto con sè stessi o con le altre persone, situazioni o condizioni, ma è equilibrata. L'illuminazione non è lo scopo ultimo della vita. La gestione della mente è lo scopo, perchè il resto è solo il risultato dell'armonia interiore che si è in grado di sperimentare attraverso le pratiche yogiche della meditazione, della consapevolezza e della contemplazione. Questo è lo scopo dello yoga, perchè a questo punto lo yoga non resta solo una pratica, ma diventa uno stile di vita. Se lo yoga è solo una pratica, quello che si fa a lezione non viene portato all'esterno; mentre se lo yoga è uno stile di vita, rimane insieme alla persona ventiquattro ore al giorno, ovunque si trova e in qualsiasi ambiente possa essere. Si vive lo yoga.

Questa è la situazione, l'obiettivo che desideriamo vedere. Non desideriamo vedere qualcuno che pratica meditazione per otto ore senza muovere il proprio corpo, perchè questo non serve a nulla. Tutto quello che fate è sprecare il vostro tempo in immaginazioni e fantasie mentali. Applicandovi, riceverete molti più effetti positivi che chiudere gli occhi. Occorre quindi comprendere che lo yoga non è fuggire dalla vita, ma correre verso la vita a braccia aperte e con un atteggiamento di accettazione, con l'attitudine di chi vuole migliorare la propria capacità di agire, pensare e comprendere.

Questa è la base fondamentale dello yoga. Iniziamo con lo scopo di migliorare il benessere del corpo, raggiungere la pace della mente e sperimentare il risveglio spirituale. Questi tre obiettivi devono essere presi insieme affinchè le radici della nostra vita siano forti e in grado di resistere ad ogni tipo di tempesta e di assalto che possa presentarsi sul nostro cammino.

Le esperienze spirituali e mistiche sono il risultato di una mente allenata, una mente che è stata disciplinata e risvegliata dall'input di diversi atteggiamenti e qualità per elevare la coscienza umana. La tendenza generale è parlare molto, amare poco e odiare molto. Quindi, parliamo di meno, amiamo di più e odiamo di meno. Per quanto tempo ci sottoporremo alle agonie auto-create dal nostro ego, dalle nostre ambizioni e dalle nostre antipatie? Dobbiamo connetterci con il sè positivo per un po' di tempo.

Lo yoga fornisce gli strumenti per connettersi con il sè positivo e creativo. Questo sè creativo e positivo è nutrito dall'amore, dalla compassione, dalla purezza e dalla comprensione. Abbiamo bisogno di custodire tali qualità perchè queste ci rendono un vero essere umano. Questo è stato l'insegnamento di tutte le tradizioni spirituali.

Lo yoga ci permette di conquistare il nostro spazio interiore. Questo è l'insegnamento della nostra tradizione e anche l'insegnamento che troviamo nell'antica cultura precolombiana. Ci sono molti Paesi nel mondo in cui si pratica yoga, ma solo pochi hanno il potenziale per sperimentare lo yoga e vivere lo yoga. L'India è uno di questi Paesi, la Colombia è un altro Paese e forse anche altri Paesi sudamericani, perchè la cultura yogica si estende alle Ande e non si limita a una posizione geografica. Proprio come l'energia si muove nella colonna vertebrale, allo stesso modo lo yoga si è spostato attraverso le Ande fino ai Paesi sudamericani. Qui troviamo ricercatori molto puri e sinceri che, se data la giusta opportunità, formazione e insegnamento, possono nuovamente vivere uno stile di vita yogico e sperimentare l'unione con gli altri esseri e il cosmo. Questa unione è un'espressione di amore e compassione perchè l'unione senza amore e compassione, empatia e unità, purezza e servizio, non è unione. È un atteggiamento mentale, un atteggiamento mentale disinteressato, positivo e costruttivo.

In poche parole, lo yoga è un processo di sublimazione del comportamento normale e naturale fino al punto in cui diventa universale. Lo yoga ci insegna a uscire dal guscio personale. Prima che un seme possa germogliare, deve morire. Solo quando il guscio del seme sarà rotto si vedrà il germoglio.

Allo stesso modo lo yoga ci aiuta a rompere il guscio dell'egoismo e dell'egocentrismo per consentire il germogliamento spirituale dove c'è bellezza, calma e pace. Questo è ciò che cerchiamo nella vita, nella società odierna.

2005, Colombia

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/2020s/2020/2002/2002tbbh.html