lunedì 21 marzo 2022

Tutto sull’Amore

 

Swami Niranjanananda Saraswati


Molte persone mi hanno chiesto se un atteggiamento interrogativo è dannoso per guru bhakti, e io ho dato alcune risposte. Poi ho riflettuto sulle risposte che ho dato, se fossero corrette o meno. La connessione con il guru non è una connessione intellettuale, e relegarla a una relazione e connessione intellettuale e logica non è proprio il tipo di connessione che queste due persone cercano.

Una connessione intellettuale, razionale, di discussione potete averla con chiunque. Uno studente fa sempre questo con l’insegnante e non c’è niente di sbagliato, per chiarire i propri dubbi. Per chiarire i propri dubbi occorre anche ascoltare. Dovete anche ascoltare, non solo parlare. E accettare sia ciò chè è sbagliato sia ciò che è giusto, al fine di intraprendere il sentiero corretto.

Quindi la logica è sempre applicabile, le domande sono sempre applicabili, ma poi la mia domanda è: “Avete la saggezza per fare la domanda?”. Uno studente del secondo o terzo anno di scuola fa domande sulla teoria atomica e sulla teoria nucleare e vuole comprenderle: questo non è possibile. Fare domande a riguardo è inutile. Allo stesso modo, anche nella vita spirituale e nello yoga, dovete applicare la saggezza di porre domande che siano rilevanti per il vostro livello, non su qualcosa che avverrà dieci anni dopo: chakra e kundalini, tutti chiedono di questi argomenti. Se avete la saggezza di porre la domanda giusta, il Guru vi darà la risposta giusta. E se non avete la saggezza e fate domande inappropriate, sarete respinti, la porta si richiuderà, così semplicemente.

La relazione tra Guru e discepolo trascende la logica e l’intelletto, è una connessione che si basa sul sapere di appartenere, una connessione sull’essere consci che mi fido, sono supportato, guidato e ispirato dal mio Maestro. Quando si arriverà ad avere queste sensazioni, non si faranno mai domande al guru. Fino ad oggi non ricordo di aver chiesto mai nulla al mio Guru: grazie a quella connessione interiore, la logica è stata aggirata, quindi nessun problema.

Cos’è ishq haqiki?
Il termine arabo ishq significa amore e ci sono due parole associate all’amore in arabo. Ishq mizazi, l’amore che viene dalla testa, e ishq haqiki, l’amore che è il nostro diritto di nascita. Vediamo ora le differenze tra le due espressioni.

Cos’è ishq mizazi? Decido che mi piace qualcuno, ma chi è che sta decidendo? È la logica, buddhi, che sta dicendo: “Mi piace questa persona, amo questa persona”. L’amore non è nella giurisdizione di buddhi. La scelta che state facendo venir fuori dal vostro intelletto non dal vostro sentimento: questo è mizazi. L’amore verso ciò che pensate, volete, desiderate, per cui lottate, per attaccarvi, per ottenerlo. L’amicizia, le relazioni, in tutte le vostre interazioni, quando cercate quell’input d’amore: tutto questo è un viaggio mentale. Se al mattino qualcuno vi sorride, siete felici di piacergli. Al mattino qualcuno vi guarda con occhi infuocati: sapete che qualcosa non va. Questa è un’interpretazione intellettuale di un sentimento che desiderate, e se non risponderà alle vostre aspettative ci sarà sconforto e anche mancanza di amore.

Poi c’è l’amore come diritto di nascita; pensate mai a come un bambino ama la madre? Un bambino non pensa mai: “Oh! Dovrei amare mia madre?”. Il sentimento è naturale, spontaneo, ed è un sentimento legittimo. Questo è ishq haqiki, il mio diritto, haq, che è naturale. Come coltivarlo? Non è necessario sviluppare nulla, non bisogna fare altro che assicurarsi che le intenzioni siano sempre positive, corrette e appropriate. Quindi queste espressioni andranno nella giusta direzione per manifestare il loro potere positivo.

Qual è la differenza tra emozione e bhakti yoga?
Penso che la persona che ha posto questa domanda non conosca la differenza tra emozione e devozione. Sono la stessa cosa, ma l’unico problema è che nella devozione state sublimando e nell’emozione vi state legando. Nell’emozione, può esserci retrocessione; nella devozione c’è sempre avanzamento.

Cos’è la devozione? Voi pensate alla devozione da una prospettiva religiosa, tuttavia la qualità essenziale della mente nella bhakti è concentrata. Dimenticate cosa state pensando, che sia Dio o il Guru, o un oggetto astratto o concreto. Rimuovendo le connotazioni religiose dal termine “devozione”, qual è lo stato della vostra mente? È dhyana, ekagrata, concentrazione, e anche questa è meditazione, meditazione consciente, meditazione vigile, meditazione a occhi aperti.

Non importa cosa sapete del bhakti yoga, nessuna parola rende giustizia. Mi chiedete solo dei due stati. Ma ce né un terzo. Bhakti yoga non è né devozione, né emozione, ma è l’espressione dell’amore positivo. Questa è la definizione ultima di bhakti yoga. Qui, cambiamo la definizione praticamente ogni mese. Niente rimane costante, tutto si evolve. Lo scorso anno ho proclamato che il bhakti yoga non dovrebbe essere conosciuto come lo yoga della devozione o dell’emozione, ma come lo yoga dell’amore più elevato.

12 May 2019, Ganga Darshan
Tratto da: http://yogamag.net/archives/2020s/2021/2101/2101aal.html