lunedì 21 marzo 2022

Il Prolasso

Swami Nityamuktananda Saraswati

Il prolasso è un problema comune per le donne di tutto il mondo, ma pochissime sono consapevoli della possibilità di fare qualcosa al riguardo. Oltre alla correzione chirurgica, esistono molte tecniche yogiche che aiutano a reintegrare la struttura pelvica e che spesso si rivelano a lungo termine più vantaggiose dell’intervento chirurgico. Prima di intraprendere qualsiasi passo importante per rimuovere questo problema, è importante capire cos’è il prolasso e come si verifica.


Cos’è il prolasso?
Molto semplicemente, il prolasso è la caduta degli organi interni nella regione pelvica del corpo. Il retto potrebbe collassare dentro o anche oltre lo sfintere anale esterno, causando dolore lombare durante la defecazione e irritazione con un po' di dolore nell’area anale. L’utero può cadere dalla sua posizione originale nella vagina o, nei casi più gravi, sporgere esternamente. Questo non è doloroso, è evidente solo un dolore sordo nella parte bassa della schiena. Questa condizione è associata alla frequenza o all'incapacità di controllare il flusso di urina in modo che potrebbe passare quando si ride o si tossisce.

A volte gli organi si spostano dalla loro posizione originale e interferiscono con altre parti della cavità pelvica. Normalmente l’utero è antiverso, rivolto in avanti, ma potrebbe girarsi all’indietro e giacere contro il retto, dove è retroverso. Questa potrebbe essere una condizione congenita (una malformazione con cui si nasce) o può svilupparsi in seguito a un sollevamento faticoso, ecc. Se un utero retroverso preme sul retto, produce come sintomi la stitichezza e una sensazione spiacevole quando ci si siede. In gravidanza può portare ad aborto spontaneo.

La condizione del cistocele è la sporgenza della vescica nella parete anteriore della vagina. Il rettocele è la sporgenza del retto nella parete posteriore della vagina. Il sintomo presente nel rettocele è la stitichezza. Nel cistocele è la frequenza. Poiché la vescica non si svuota mai completamente, si verifica anche ritenzione di urina (nota come stasi) che dà origine a infezioni ricorrenti della vescica.

Fattori causali
Sebbene non ci sia molto dolore associato a queste condizioni, si sperimenta un disagio continuo che tende a rendere la persona molto preoccupata per sé stessa. Una comprensione della propria struttura interna e di ciò che provoca queste condizioni è utile per alleviare l’ansia e consente di affrontare il problema con buon senso. Il contenuto pelvico collassa perché i legamenti e i muscoli indeboliti non riescono a mantenere gli organi nella posizione corretta. I legamenti sono strutture fibrose e assomigliano a forti corde. Questi sono attaccati alla parete pelvica ossea e formano una rete nel pavimento pelvico offrendo il loro supporto agli organi e ancorandoli in posizione. Il punto centrale di questa struttura legamentosa e muscolare è il corpo perineale, un nodo fibromuscolare che giace a circa due pollici all’interno del corpo sopra il perineo (l’area tra l’ano e la vagina). Da questo nodo si estendono otto importanti muscoli e i rispettivi legamenti, oltre alle fibre di collegamento al canale rettale e anale. Se il nodo dovesse danneggiarsi la funzione di tutto il sistema di supporto ne risentirebbe, e gli organi cadrebbero fuori posto. Ciò consente anche alla gravità, un’altra influenza che si esercita sulla zona pelvica, di avere un effetto. La gravità attira e spinge gli organi verso il basso e, a causa del supporto ridotto, non riescono a resistere alla sua forza.

La causa dell'indebolimento dei legamenti e dei muscoli spesso è dovuta al parto o può verificarsi a causa della costipazione o da frequenti attacchi di diarrea. Al momento del parto viene utilizzata un’energia eccessiva e un'enorme quantità di stress e tensione viene esercitata sul pavimento pelvico. Ciò vale anche in caso di diarrea o costipazione. Quindi questi muscoli devono essere forti per facilitare lo sforzo tremendo che devono sopportare durante questi periodi. Nel prolasso questa tensione è così forte che alcuni muscoli o legamenti non sono in grado di resistervi e si allungano o si strappano.

Se siete consapevoli del vostro corpo fisico capirete che l’energia è l’ingrediente che attiva ogni cellula al suo interno. Nel kundalini yoga la sede o fonte di base di questa energia è muladhara chakra, la radice o il centro di supporto.

La sua controparte fisica è lo stesso nodo perineale di cui abbiamo discusso in precedenza. A livello psichico, questo nodo è considerato la sede della forza vitale o shakti che non è solo il carburante del nostro corpo fisico, delle emozioni e dei sentimenti, ma anche delle nostre aspirazioni spirituali. Quest’area è molto sensibile all’impatto energetico, o alla sua carenza. Con gli sconvolgimenti e i conflitti emotivi, l’energia si blocca o si esaurisce; il suo potenziale creativo si perde e la vitalità fisica diminuisce. Se questo blocco persiste, l'accumulo di energia si intensifica fino a quando l’energia esplode, dissipandosi in una direzione di rilascio rapido come la diarrea. Tali esplosioni possono avere un effetto dannoso sui muscoli e sui legamenti, soprattutto se sono già in una condizione indebolita.

Pertanto è estremamente importante mantenere l’area perineale forte ed attiva. Questo vi aiuterà durante il parto e sicuramente eviterà il prolasso in età avanzata. Aiuterà anche a correggere i disturbi mestruali e sessuali. Quando divenite consapevoli della vostra struttura pelvica e della sede dell'energia centrata nel nodo perineale, potete iniziare a rafforzarli attraverso specifiche pratiche yogiche. Questo vi aiuterà ad integrare ed equilibrare le energie responsabili del benessere fisico, emozionale, mentale e spirituale, così da tornare ad essere una donna sana, felice e integra.

Il trattamento yogico
Se soffrite di prolasso o delle sue complicanze, ecco un trattamento yogico specifico per queste problematiche. Se possibile, dovreste organizzare una permanenza in uno dei nostri ashram per un massimo di quindici giorni in modo che vi possano essere date tutte le istruzioni complete.

Praticate sempre a stomaco vuoto, preferibilmente al mattino presto dopo aver fatto un bagno e aver svuotato gli intestini. Usate una stanza tranquilla dove non sarete disturbate e concedetevi almeno mezz’ora per le pratiche.

Iniziate con la ripetizione di Aum e poi fate alcune o tutte le seguenti asana: pawanmuktasana parte 2, vajrasana, shashankasana, majariasana, kandharasana, naukasana, bhujangasana, shalabhasana, viparita karani mudra.
Poi sedete in una comoda posizione meditativa, preferibilmente siddha yoni asana, e praticate i seguenti mudra e bandha. Potete praticarli tutti o scegliere quello più pertinente alla vostra condizione specifica: ashwini mudra, la contrazione dello sfintere anale; vajroli mudra, la contrazione dell’apertura urinaria; mula bhanda, la contrazione del nodo perineale e uddiyana bandha, la contrazione dei muscoli addominali.

Durante la giornata sedete in uttan padasana, con entrambe le gambe allungate davanti a voi, in preferenza di altre posizioni sedute, perché questa posizione tira gli organi pelvici verso l'alto. Evitate di sedere nella posizione accovacciata in quanto affatica i muscoli pelvici e spinge gli organi verso il basso. Un uso eccessivo della posizione accovacciata per lunghi periodi di tempo può essere causa di prolasso in donne che hanno l’area pelvica debole.

Con una pratica regolare di queste asana, di questi mudra e bandha scoprirete che la vostra condizione diventerà più gestibile. Potrebbe anche correggersi completamente da sola, ma non aspettatevi risultati immediati o miracolosi. Nel trattamento yogico del prolasso, il progresso generalmente è lento, soprattutto se il danno strutturale è grave. Una volta che i legamenti si sono strappati, non è facile ricostituirli con la terapia yogica, ma vale comunque la pena provare prima di sottoporsi al chirurgo. Tuttavia, se il danno strutturale è meno grave e i legamenti sono solo allungati o leggermente strappati, troverete la terapia yogica molto benefica.

Durante il corso della vostra pratica scoprirete anche che l’instabilità emotiva, la letargia e la depressione saranno diventati problemi del passato, e godrete di una vita più energica e piena.

Si prega di notare che tutte le pratiche illustrate qui sono descritte dettagliatamente in “Asana Pranayama Mudra e Bandha”, una pubblicazione della Bihar School of Yoga.

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/1970s/1979/7905/7905prol.html