Dr Swami Shankardevananda Saraswati
Durante
la pratica di yoga nidra viene presa una risoluzione o sankalpa.
Dovrebbe essere qualcosa che per te è immensamente importante. Le
risoluzioni sono delle brevi frasi di significato morale da
incorporare nel subconscio, come "Decido di smettere di fumare".
Nello stato passivo di yoga nidra, questa autosuggestione è molto
potente. Alcune risoluzioni possono cambiare l'intera vita. Si
avvereranno sicuramente se ripetute con piena convinzione. Tramite
questo metodo è possibile cambiare le vecchie abitudini e curare
alcune malattie mentali. I sankalpa possono avere un obiettivo
spirituale come "Diventerò più consapevole". Il vostro
sankalpa o risoluzione dovrebbe essere ripetuto diverse volte durante
la pratica.
Swami
Satyananda Saraswati
Un
sankalpa o una
risoluzione è un'affermazione che fate per superare una
qualsiasi debolezza che influisce sul corpo, sulle prestazioni e
sulla vita, e per risvegliare una qualsiasi forza che potreste
ritenere necessaria per avere equilibrio interiore. Anzichè dire "Mi
arrendo...", proponete un pensiero complementare come "Sto
sviluppando..." oppure "Sto esprimendo la mia natura
positiva". In questo
modo potete fare un sankalpa
secondo la vostra scelta e desiderio. Considerate la questione come
se fosse già accaduta. Siate un passo avanti rispetto a ciò che
volete raggiungere.
La
sensibilità e la potenzialità della mente è aumentata grazie al
sankalpa. Aumenta la
forza di volontà. Inizialmente, tramite una forma di suggestione, vi
porta nella dimensione psichica, dove la mente è sensibilizzata e
dove le facoltà della mente hanno molta forza. Nelle
fasi iniziali il sankalpa
è usato per focalizzare le energie mentali, e negli stadi successivi
costruisce l'energia psichica. Inizialmente può sembrare come una
forma di autosuggestione, ma prepara il terreno all'armonia per
esprimersi interiormente e acuisce le facoltà della mente.
Sankalpa
è la capacità di imbrigliare la forza di volontà e di armonizzare
le forze nel sistema corpo-mente. Queste forze normalmente sono
dissipate a causa di conflitti interiori o di confusione o per le
varie esigenze e responsabilità esterne della vita. È uno strumento
per focalizzare l'energia, il prana, la forza vitale, in modo
che diventi come un raggio laser.
Il
sankalpa è uno delle tecniche più importanti dello yoga.
Dovrebbe esere usato ogni volta che iniziamo la pratica di yoga,
non solo in yoga nidra. La pratica di yoga nidra
permette al sankalpa di andare in profondità nella psiche;
tuttavia, ricordare il sankalpa durante le altre forme di
pratiche yogiche o durante la vita quotidiana ci aiuta a rimanere
focalizzati e radicati con un senso di direzione e scopo più
profondi.
Quando
siamo malati o soffriamo un sankalpa
potrebbe essere di particolare beneficio perchè spesso è difficile
ricordare cosa stiamo facendo e perchè lo stiamo facendo. Comunque,
il processo terapeutico è difficoltoso e la strada per il recupero
potrebbe non essere semplice e lineare. Usiamo
il sankalpa come modo
per ricordare ciò che stiamo cercando di raggiungere. Il sankalpa
è un modo per focalizzare l'attenzione su un punto nel futuro. È
una tecnica orientata al futuro, in
modo da poter superare i momenti difficili, con la visione della luce
in fondo al tunnel. Siamo
tutti in terapia, a un livello o in un altro. La terapia yogica è
solo un'applicazione dello yoga
nell'ambito medico, ma tutti stiamo cercando di guarire da qualcosa e
di trovare una maggiore completezza e tutti abbiamo un sankalpa,
anche se non ne siamo consapevoli.
Livelli
di sankalpa
Ci
sono diversi livelli di sankalpa
o di risoluzione. C'è un sankalpa
principale che tutti abbiamo, che è il sankalpa
di base.
È il desidero di base
o sankalpa di
base del nostro essere. La
mente umana opera principalmente sul desiderio. Il termine
"desiderio" qui non si riferisce soltanto ai desideri
emozionali, ma piuttosto al desiderio come forza motivante che opera
al fine di soddisfare le necessità di base dell'esistenza umana. Ciò
comprende il desiderio di respirare, di dormire e di mangiare. Dietro
questi desideri c'è la motivazione per la quale siamo nati. Questo
desiderio è totalmente allineato al nostro dharma, al nostro scopo,
ed è molto difficile sapere qual è questo desiderio di base. È una
grande benedizione quando si rivela.
La
chiave per un uso efficace del sankalpa
è allineare il sankalpa
che facciamo durante la pratica di yoga nidra
con il sankalpa di
base del proprio essere. In una mente sana tutti i desideri sono
collegati con il desiderio di base. I
nostri numerosi desideri coscienti spesso sono un tentativo della
mente subconscia di portarci verso quell'impulso fondamentale,
primordiale che ci motiva come individui, e questo può essere
differente per ognuno di noi. Definire questo desiderio primario
richiede il trovare la verità del nostro essere. Questo assume
differenti forme. Può essere illuminazione, forza, amore o può
essere conoscenza. Possono essere tante cose differenti. A volte il
sankalpa è diretto a
uno scopo spirituale. A volte a uno scopo più psicologico. A volte
in senso molto più mondano. Quindi quando creiamo un sankalpa
cosciente, dobbiamo sfruttarlo per qualcosa che vogliamo veramente.
La
pratica del sankalpa
nello yoga ci permette
di trascorrere un po' di tempo in contemplazione, cercando di
sintonizzarci con ciò che veramente vogliamo nella vita, cosa che ci
darà profonda soddisfazione e appagamento. È una pratica
fondamentale perchè crea la base per tutto il resto. Al fine di
ottenere soddisfazione e appagamento, che sono alla base della
salute, abbiamo bisogno di essere consapevoli del nostro scopo
principale, del nostro dharma, della nostra vera natura e di ciò che
vogliamo ottenere nella vita.
Trovare
un sankalpa
Trovare
un sankalpa non è
semplice. Un sankalpa
veramente adatto a noi richiede tempo. Alcune persone lo trovano
prima, mentre per altri c'è confusione. Ad alcuni piace aggiungere
molte cose insieme, come ad esempio "Dovrei diventare più
forte, più amorevole, più saggio, più ricco e avere un bel
partner" e molte altre cose. Questo
tipo di sankalpa può
creare più confusione. La cosa più importante nel formulare un
sankalpa è di
renderlo semplice. Più è semplice, più è in armonia con la verità
di ciò che stiamo cercando. È
importante non diventare avidi. Lo dico per esperienza personale.
Dopo un certo mio sankalpa,
diventai telmente grande che stavo per dimenticarmi cosa fosse. La
forza viene prima dell'amore o l'amore viene prima della forza?
Divenni ancora più confuso di quello che non fossi già. Quindi feci
il sankalpa di fare un
buon sankalpa. Ci
vollero un paio d'anni per riuscirci.
Quando
dobbiamo affrontare una malattia spesso è molto semplice trovare un
sankalpa, come ad
esempio "diventerò più sano". Implicito in questa
affermazione è il fatto che per raggiungere questo scopo io debba
iniziare a fare qualcosa per la mia salute in questo preciso momento.
È anche un sankalpa
aperto perchè significa semplicemente che diventiamo sempre più
sani e che non ci sono limiti a quanto sani diventeremo. Alla fine un
buon sankalpa risalirà
alla cosa primaria che per noi è la più importante e, ottenuta
quella cosa, otterremo tutto il resto allo stesso tempo. Questo è il
sankalpa curativo
definitivo. Mentre si cerca
di raggiungere l'obiettivo primario, tuttavia, può essere utile
avere dei mini sankalpa
da usare quotidianamente. Potremmo formulare un sankalpa
tipo "Oggi sarò focalizzato", oppure "Oggi rimarrò
in meditazione senza addormentarmi". Questa è la via per una
maggiore salute olistica per il corpo e la mente.
La
formulazione del sankalpa
Quando
ero in Inghilterra ebbi una discussione molto stimolante e animata
sulla formulazione del sankalpa.
Si trattava dell'uso del presente o del futuro. Sono
sempre partito dal presupposto che il tempo presente sia più
un'affermazione di ciò che già è, e che il tempo futuro è usato
per ottenere qualcosa che si vuole. La difficoltà in inglese è che
la parola "will" si riferisce sia al tempo verbale futuro
sia alla forza di volontà. Quindi, ad esempio, se si crea un
sankalpa usando il
tempo al futuro, per me significa che farò qualcosa e lo farò
usando tutta la mia forza di volontà e lo raggiungerò. Non c'è
dubbio nella mia mente su questo. Questo è ciò che la parola "will"
implica qui: "Lo farò". Impiego tutta la mia forza di
volontà e se ci metto tutta la mia mente, lo realizzerò.
Per fare
un simile sankalpa, tuttavia, farò prima molte ricerche. È
una cosa saggia da desiderare? È possibile per me realizzarlo? Cosa
dovrei fare per ottenerlo?
Una
volta che sono sicuro di ciò che voglio, preparo il sankalpa
e lo formulo. La formulazione è meno importante per me della
sensazione e dalla consapevolezza di poter raggiungere questo
obiettivo.
La frase
del sankalpa può essere al presente o al futuro, qualsiasi
cosa che sia funzionale per voi va bene. Io vengo da una scuola
orientata verso il futuro perchè questo è ciò che funziona per me.
La mia posizione è il sottolineare la forza di volontà, non il
tempo verbale al futuro. Il sankalpa mi ricorda che sto
guidando la mia vita il più possibile all'interno del mio dharma e
in accordo con uno scopo più elevato. Ad esempio, quando stavo
seguendo la mia formazione medica, il mio sankalpa era "Finirò
la mia formazione". Non dicevo "Sto finendo la mia
formazione" o "Sto facendo tutto in questo momento per
finire la formazione". Questo mi sembrava troppo complicato. Se
il termine "will" per voi non funziona, allora usate
l'affermativo e inseritelo nel tempo presente. Ma bisogna fare
attenzione a non creare semplici regole come "Mai usare il tempo
al futuro". A volte, quando le persone esprimono il loro
sankalpa con il verbo al presente, ad esempio "Il mio
sistema immunitario sta combattendo il cancro", sotto c'è un
dubbio. Non ne sono sicuri. Se accade questo non si agganciano alla
forza di volontà e non si connettono con la propria energia.
Ripetono semplicemente una frase piena di speranza. Sperano che la
frase funzioni, ma io non credo che lo farà. Ciò significa che non
hanno formulato un sankalpa che li agganci alla loro psiche,
alla forza di volontà, alla forza interiore o al senso profondo del
corpo e a ciò di cui hanno bisogno in quel momento.
Il
potere del sankalpa
Il
potere del sankalpa
sorge quando ci sintonizziamo con i nostri desideri, con ciò che
veramente vogliamo raggiungere. Quando
sorgono dubbi e confusione minano il processo, come un verme che
s'insinua nel cervello. Deve esserci congruenza nella frase usata
come sankalpa tra ciò
che vogliamo ottenere e il nostro stato emotivo, perchè dobbiamo
allontanarci da confusione, dubbio e conflitto.
Quando
aiutiamo le persone a formulare un sankalpa,
perfezioniamolo finchè non lo sentiranno giusto per loro. Possiamo
quindi vedere una certa energia che si forma. La persona avrà
chiarezza su ciò che vuole e su dove sta andando. È
possibile cambiare il proprio sankalpa
strada facendo quando se ne abbia bisogno, ma occorre avere una
sensazione di vera convinzione. La sperimentazione e l'individualità
sono le chiavi. Trovate la vostra giusta via.
Sono
sicuro che tutti abbiamo fatto dei sankalpa
e ottenuto risultati. Lo
scorso anno ho fatto alcuni sankalpa
che si sono realizzati. Ho detto "Io farò questo" e ora,
un anno dopo, queste cose stanno accadendo. Sono stato sopraffatto
dai dubbi, ma ho detto "Lo farò" e per me ha funzionato.
Quello che voglio fare è aiutare le persone a sperimentare
il proprio potere e a creare delle formulazioni che non siano le
stesse per tutti e che possono creare confusione, perchè in questo
modo non funzioni per tutti. Quindi, parlando personalmente,
qualunque modo vi si addica è il migliore. Qualunque cosa funzioni
dovrebbe risuonare e ispirare.
Praticando yoga da molto tempo potrebbe esserci a volta la tendenza a diventare annebbiati. Quindi, nel caso dovremmo domandarci "Cosa sto dimenticando?", e la risposta è il sankalpa. Può darsi che la vita ci porti in molti differenti luoghi, potrebbe sembrare che ci allontani anche dallo yoga per un po', ma ricordando il proprio sankalpa si pratica uno yoga decisamente superiore e si è più fedeli a sè stessi. Mantenendo il proprio sankalpa, si porta lo yoga ovunque si vada e qualunque cosa si faccia.
A
livello terapeutico potete
avere un sankalpa come
"Diventerò più forte", "Sarò più sano", "Mi
sto rendendo più forte e in grado di superare tutti gli ostacoli",
"Il mio sistema immunitario sta diventando più forte ogni
giorno", o qualcosa che vi aiuti a sentire il vostro potere e la
vostra forza. Quindi pensate a un sankalpa
e ripetetelo ogni giorno. Qualunque cosa nella vita può fallire, ma
non il sankalpa fatto
con determinazione, volontà, perseveranza e sincerità.
Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/1999/esept99/sankther.shtml