domenica 21 marzo 2021

Il Sankalpa e la Terapia dello Yoga

 

Dr Swami Shankardevananda Saraswati

Durante la pratica di yoga nidra viene presa una risoluzione o sankalpa. Dovrebbe essere qualcosa che per te è immensamente importante. Le risoluzioni sono delle brevi frasi di significato morale da incorporare nel subconscio, come "Decido di smettere di fumare". Nello stato passivo di yoga nidra, questa autosuggestione è molto potente. Alcune risoluzioni possono cambiare l'intera vita. Si avvereranno sicuramente se ripetute con piena convinzione. Tramite questo metodo è possibile cambiare le vecchie abitudini e curare alcune malattie mentali. I sankalpa possono avere un obiettivo spirituale come "Diventerò più consapevole". Il vostro sankalpa o risoluzione dovrebbe essere ripetuto diverse volte durante la pratica.

Swami Satyananda Saraswati

Un sankalpa o una risoluzione è un'affermazione che fate per superare una qualsiasi debolezza che influisce sul corpo, sulle prestazioni e sulla vita, e per risvegliare una qualsiasi forza che potreste ritenere necessaria per avere equilibrio interiore. Anzichè dire "Mi arrendo...", proponete un pensiero complementare come "Sto sviluppando..." oppure "Sto esprimendo la mia natura positiva". In questo modo potete fare un sankalpa secondo la vostra scelta e desiderio. Considerate la questione come se fosse già accaduta. Siate un passo avanti rispetto a ciò che volete raggiungere.

La sensibilità e la potenzialità della mente è aumentata grazie al sankalpa. Aumenta la forza di volontà. Inizialmente, tramite una forma di suggestione, vi porta nella dimensione psichica, dove la mente è sensibilizzata e dove le facoltà della mente hanno molta forza. Nelle fasi iniziali il sankalpa è usato per focalizzare le energie mentali, e negli stadi successivi costruisce l'energia psichica. Inizialmente può sembrare come una forma di autosuggestione, ma prepara il terreno all'armonia per esprimersi interiormente e acuisce le facoltà della mente.

Sankalpa è la capacità di imbrigliare la forza di volontà e di armonizzare le forze nel sistema corpo-mente. Queste forze normalmente sono dissipate a causa di conflitti interiori o di confusione o per le varie esigenze e responsabilità esterne della vita. È uno strumento per focalizzare l'energia, il prana, la forza vitale, in modo che diventi come un raggio laser.

Il sankalpa è uno delle tecniche più importanti dello yoga. Dovrebbe esere usato ogni volta che iniziamo la pratica di yoga, non solo in yoga nidra. La pratica di yoga nidra permette al sankalpa di andare in profondità nella psiche; tuttavia, ricordare il sankalpa durante le altre forme di pratiche yogiche o durante la vita quotidiana ci aiuta a rimanere focalizzati e radicati con un senso di direzione e scopo più profondi.

Quando siamo malati o soffriamo un sankalpa potrebbe essere di particolare beneficio perchè spesso è difficile ricordare cosa stiamo facendo e perchè lo stiamo facendo. Comunque, il processo terapeutico è difficoltoso e la strada per il recupero potrebbe non essere semplice e lineare. Usiamo il sankalpa come modo per ricordare ciò che stiamo cercando di raggiungere. Il sankalpa è un modo per focalizzare l'attenzione su un punto nel futuro. È una tecnica orientata al futuro, in modo da poter superare i momenti difficili, con la visione della luce in fondo al tunnel. Siamo tutti in terapia, a un livello o in un altro. La terapia yogica è solo un'applicazione dello yoga nell'ambito medico, ma tutti stiamo cercando di guarire da qualcosa e di trovare una maggiore completezza e tutti abbiamo un sankalpa, anche se non ne siamo consapevoli.

Livelli di sankalpa
Ci sono diversi livelli di sankalpa o di risoluzione. C'è un sankalpa principale che tutti abbiamo, che è il sankalpa di base. È il desidero di base o sankalpa di base del nostro essere. La mente umana opera principalmente sul desiderio. Il termine "desiderio" qui non si riferisce soltanto ai desideri emozionali, ma piuttosto al desiderio come forza motivante che opera al fine di soddisfare le necessità di base dell'esistenza umana. Ciò comprende il desiderio di respirare, di dormire e di mangiare. Dietro questi desideri c'è la motivazione per la quale siamo nati. Questo desiderio è totalmente allineato al nostro dharma, al nostro scopo, ed è molto difficile sapere qual è questo desiderio di base. È una grande benedizione quando si rivela.

La chiave per un uso efficace del sankalpa è allineare il sankalpa che facciamo durante la pratica di yoga nidra con il sankalpa di base del proprio essere. In una mente sana tutti i desideri sono collegati con il desiderio di base. I nostri numerosi desideri coscienti spesso sono un tentativo della mente subconscia di portarci verso quell'impulso fondamentale, primordiale che ci motiva come individui, e questo può essere differente per ognuno di noi. Definire questo desiderio primario richiede il trovare la verità del nostro essere. Questo assume differenti forme. Può essere illuminazione, forza, amore o può essere conoscenza. Possono essere tante cose differenti. A volte il sankalpa è diretto a uno scopo spirituale. A volte a uno scopo più psicologico. A volte in senso molto più mondano. Quindi quando creiamo un sankalpa cosciente, dobbiamo sfruttarlo per qualcosa che vogliamo veramente.

La pratica del sankalpa nello yoga ci permette di trascorrere un po' di tempo in contemplazione, cercando di sintonizzarci con ciò che veramente vogliamo nella vita, cosa che ci darà profonda soddisfazione e appagamento. È una pratica fondamentale perchè crea la base per tutto il resto. Al fine di ottenere soddisfazione e appagamento, che sono alla base della salute, abbiamo bisogno di essere consapevoli del nostro scopo principale, del nostro dharma, della nostra vera natura e di ciò che vogliamo ottenere nella vita.

Trovare un sankalpa
Trovare un sankalpa non è semplice. Un sankalpa veramente adatto a noi richiede tempo. Alcune persone lo trovano prima, mentre per altri c'è confusione. Ad alcuni piace aggiungere molte cose insieme, come ad esempio "Dovrei diventare più forte, più amorevole, più saggio, più ricco e avere un bel partner" e molte altre cose. Questo tipo di sankalpa può creare più confusione. La cosa più importante nel formulare un sankalpa è di renderlo semplice. Più è semplice, più è in armonia con la verità di ciò che stiamo cercando. È importante non diventare avidi. Lo dico per esperienza personale. Dopo un certo mio sankalpa, diventai telmente grande che stavo per dimenticarmi cosa fosse. La forza viene prima dell'amore o l'amore viene prima della forza? Divenni ancora più confuso di quello che non fossi già. Quindi feci il sankalpa di fare un buon sankalpa. Ci vollero un paio d'anni per riuscirci.

Quando dobbiamo affrontare una malattia spesso è molto semplice trovare un sankalpa, come ad esempio "diventerò più sano". Implicito in questa affermazione è il fatto che per raggiungere questo scopo io debba iniziare a fare qualcosa per la mia salute in questo preciso momento. È anche un sankalpa aperto perchè significa semplicemente che diventiamo sempre più sani e che non ci sono limiti a quanto sani diventeremo. Alla fine un buon sankalpa risalirà alla cosa primaria che per noi è la più importante e, ottenuta quella cosa, otterremo tutto il resto allo stesso tempo. Questo è il sankalpa curativo definitivo. Mentre si cerca di raggiungere l'obiettivo primario, tuttavia, può essere utile avere dei mini sankalpa da usare quotidianamente. Potremmo formulare un sankalpa tipo "Oggi sarò focalizzato", oppure "Oggi rimarrò in meditazione senza addormentarmi". Questa è la via per una maggiore salute olistica per il corpo e la mente.

La formulazione del sankalpa
Quando ero in Inghilterra ebbi una discussione molto stimolante e animata sulla formulazione del sankalpa. Si trattava dell'uso del presente o del futuro. Sono sempre partito dal presupposto che il tempo presente sia più un'affermazione di ciò che già è, e che il tempo futuro è usato per ottenere qualcosa che si vuole. La difficoltà in inglese è che la parola "will" si riferisce sia al tempo verbale futuro sia alla forza di volontà. Quindi, ad esempio, se si crea un sankalpa usando il tempo al futuro, per me significa che farò qualcosa e lo farò usando tutta la mia forza di volontà e lo raggiungerò. Non c'è dubbio nella mia mente su questo. Questo è ciò che la parola "will" implica qui: "Lo farò". Impiego tutta la mia forza di volontà e se ci metto tutta la mia mente, lo realizzerò.

Per fare un simile sankalpa, tuttavia, farò prima molte ricerche. È una cosa saggia da desiderare? È possibile per me realizzarlo? Cosa dovrei fare per ottenerlo?
Una volta che sono sicuro di ciò che voglio, preparo il sankalpa e lo formulo. La formulazione è meno importante per me della sensazione e dalla consapevolezza di poter raggiungere questo obiettivo.

La frase del sankalpa può essere al presente o al futuro, qualsiasi cosa che sia funzionale per voi va bene. Io vengo da una scuola orientata verso il futuro perchè questo è ciò che funziona per me. La mia posizione è il sottolineare la forza di volontà, non il tempo verbale al futuro. Il sankalpa mi ricorda che sto guidando la mia vita il più possibile all'interno del mio dharma e in accordo con uno scopo più elevato. Ad esempio, quando stavo seguendo la mia formazione medica, il mio sankalpa era "Finirò la mia formazione". Non dicevo "Sto finendo la mia formazione" o "Sto facendo tutto in questo momento per finire la formazione". Questo mi sembrava troppo complicato. Se il termine "will" per voi non funziona, allora usate l'affermativo e inseritelo nel tempo presente. Ma bisogna fare attenzione a non creare semplici regole come "Mai usare il tempo al futuro". A volte, quando le persone esprimono il loro sankalpa con il verbo al presente, ad esempio "Il mio sistema immunitario sta combattendo il cancro", sotto c'è un dubbio. Non ne sono sicuri. Se accade questo non si agganciano alla forza di volontà e non si connettono con la propria energia. Ripetono semplicemente una frase piena di speranza. Sperano che la frase funzioni, ma io non credo che lo farà. Ciò significa che non hanno formulato un sankalpa che li agganci alla loro psiche, alla forza di volontà, alla forza interiore o al senso profondo del corpo e a ciò di cui hanno bisogno in quel momento.

Il potere del sankalpa
Il potere del sankalpa sorge quando ci sintonizziamo con i nostri desideri, con ciò che veramente vogliamo raggiungere. Quando sorgono dubbi e confusione minano il processo, come un verme che s'insinua nel cervello. Deve esserci congruenza nella frase usata come sankalpa tra ciò che vogliamo ottenere e il nostro stato emotivo, perchè dobbiamo allontanarci da confusione, dubbio e conflitto.

Quando aiutiamo le persone a formulare un sankalpa, perfezioniamolo finchè non lo sentiranno giusto per loro. Possiamo quindi vedere una certa energia che si forma. La persona avrà chiarezza su ciò che vuole e su dove sta andando. È possibile cambiare il proprio sankalpa strada facendo quando se ne abbia bisogno, ma occorre avere una sensazione di vera convinzione. La sperimentazione e l'individualità sono le chiavi. Trovate la vostra giusta via.

Sono sicuro che tutti abbiamo fatto dei sankalpa e ottenuto risultati. Lo scorso anno ho fatto alcuni sankalpa che si sono realizzati. Ho detto "Io farò questo" e ora, un anno dopo, queste cose stanno accadendo. Sono stato sopraffatto dai dubbi, ma ho detto "Lo farò" e per me ha funzionato. Quello che voglio fare è aiutare le persone a sperimentare il proprio potere e a creare delle formulazioni che non siano le stesse per tutti e che possono creare confusione, perchè in questo modo non funzioni per tutti. Quindi, parlando personalmente, qualunque modo vi si addica è il migliore. Qualunque cosa funzioni dovrebbe risuonare e ispirare.

Praticando yoga da molto tempo potrebbe esserci a volta la tendenza a diventare annebbiati. Quindi, nel caso dovremmo domandarci "Cosa sto dimenticando?", e la risposta è il sankalpa. Può darsi che la vita ci porti in molti differenti luoghi, potrebbe sembrare che ci allontani anche dallo yoga per un po', ma ricordando il proprio sankalpa si pratica uno yoga decisamente superiore e si è più fedeli a sè stessi. Mantenendo il proprio sankalpa, si porta lo yoga ovunque si vada e qualunque cosa si faccia.


A livello terapeutico potete avere un sankalpa come "Diventerò più forte", "Sarò più sano", "Mi sto rendendo più forte e in grado di superare tutti gli ostacoli", "Il mio sistema immunitario sta diventando più forte ogni giorno", o qualcosa che vi aiuti a sentire il vostro potere e la vostra forza. Quindi pensate a un sankalpa e ripetetelo ogni giorno. Qualunque cosa nella vita può fallire, ma non il sankalpa fatto con determinazione, volontà, perseveranza e sincerità.

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/1999/esept99/sankther.shtml