lunedì 21 dicembre 2020

L’importanza delle Posizioni di Yoga

 

Swami Satyananda Saraswati

Discorso tenuto alla Quarta Convenzione Internazionale di Yoga, Godia, novembre 1967, originariamente pubblicato in YOGA, vol. 6 n.7, 1968.

Alcune persone sottovalutano le yogasana e altre le sopravvalutano, quindi consideriamo il loro valore nel corso dell’evoluzione spirituale. Per molte persone, yoga significa solo asana, mentre yogi e guide spirituali professano che la disciplina fisica delle asana non è necessaria per l’auto-realizzazione. Entrambi questi punti di vista sono estremi, poiché le asana non sono né assolutamente essenziali né del tutto inutili.

Se un jnana yogi pensa che solo attraverso la conoscenza delle scritture potrà raggiungere la conoscenza del Sè, sbaglia. Così, se un raja yogi trascura il corpo e dipende solo dal potere della meditazione non potrà raggiungere l’obiettivo, il suo sadhana sarà interrotto dalla malattia. Un bhakti yogi che è sempre troppo sicuro del potere delle sue emozioni, della devozione e del suo abbandono, crede di poter forzare la sua divinità a benedirlo con il darshan. Un hatha yogi crede che se tutto è dentro di sé, lo estrarrà con la disciplina fisica dei sistemi volontari e involontari, degli organi interni ed esterni, dei muscoli, nervi e tessuti.

Queste quattro visioni non sono libere da pregiudizi e nozioni errate basate sull’inesperienza e le parole non autorizzate. Jnana yoga, bhakti yoga, raja yoga e hatha yoga non sono quattro sentieri differenti. Sono come quattro cerchi che si compenetrano e si sovrappongono, e una parte di ognuno forma una parte degli altri tre. Tutti i ricercatori spirituali, che seguano il sentiero del bhakti, jnana, raja, karma o hatha yoga, necessitano anche della pratica delle yogasana. Le yogasana non sono pensate solo per karma yogi e hatha yogi, come le persone tendenzialmente pensano. I bisogni degli esseri umani sono più o meno simili; occorre apportare solo delle piccole variazioni quantitative e qualitative per soddisfare le singole abitudini ed eredità.

Perché le asana sono essenziali

La digestione di coloro cui è richiesto di rimanere seduti per diverse ore in una posizione meditativa o di coloro che praticano shastra sadhana per un periodo di tempo considerevolmente lungo, a un certo punto diventa debole. A causa di un sadhana intenso, il tasso metabolico del corpo si abbassa, e per mancanza di un movimento appropriato tutte le attività dei tessuti, dei nervi, dei muscoli e di tutti gli organi si compiranno così lentamente che dopo pochi anni il corpo diventerà preda di malattie. Finché il corpo non è completamente libero dalle malattie e puro, nessun corso avanzato di meditazione può essere seguito. Il corpo di una persona deve poter vibrare e pulsare di salute divina, che genera pensieri sopraffini.

Una figura abbondante e robusta non può pretendere di essere un modello di perfetta salute fisica e mentale. Il corpo ideale dovrebbe essere snello, elastico e forte. La mente dovrebbe essere sempre piena di beatitudine e gioia. Un tale fisico è possibile solo se i 72.000 nervi del corpo sono totalmente purificati tramite gli esercizi yogici. Le asana sono benefiche per molti altri motivi poiché influenzano e controllano le funzioni delle ghiandole e dei nervi; rendono il corpo flessibile e aiutano a mantenere la colonna vertebrale in condizione di salute. La salute della colonna vertebrale è molto importante perché essa è la dimora e il passaggio verso l’alto di sushumna nadi. In verità, le yogasana aprono la strada al sadhana più elevato. Sia il corpo che la mente devono essere perfettamente sotto controllo. Tramite la pratica di poche e semplici asana la salute può essere mantenuta.

Esercizi integrali

Le asana sono esercizi yogici per mantenere il corpo e la mente in salute. Se il corpo non è sano, la mente non può essere sana e se la mente non è in salute, anche i pensieri saranno malsani. Non è necessario sottolineare la necessità di avere pensieri sani e una visione ampia e salutare nel mondo attuale. Le asana migliorano l’integralità della personalità, ma il primo risultato delle pratiche yogiche è una sana salute fisica. Per ottenere questo, è molto importante una regolare pratica di asana. Inizialmente si dovrebbero praticare asana per soli dieci o quindici minuti al giorno.

Possiamo definire le asana come “gli esercizi sottili che si prendono cura dello sviluppo esterno e interno della personalità umana”. L’apparato digerente, quello respiratorio, la colonna vertebrale, tutti i nervi sottili e le ghiandole dormienti inizieranno a funzionare in modo fisiologico e secondo un ordine ben preciso. Così come il cibo è essenziale per il nutrimento del corpo e per generare energia, determinati tipi di esercizi sono necessari per il buon funzionamento dei muscoli, delle ossa, delle articolazioni, di tutti i centri nervosi e via di seguito.

Yogasana: il primo gradino dello yoga

La pratica quotidiana delle asana riduce le tensioni muscolari e nervose, rettifica e migliora il sistema digerente, rimuove la letargia e la pigrizia e rende l’individuo attivo ed efficiente per tutta la giornata. Quando il corpo e la mente sono leggeri e liberi da tensioni, si può fare più lavoro fisico e mentale. Le asana proteggono dai disturbi interni del corpo e forniscono forza e salute. Esistono asana specifiche per prendersi cura del fegato, della digestione, delle malattie del sangue, e persino per curarle.

Oggigiorno molte malattie sono di natura psicosomatica, essendo il risultato della carenza di coordinazione tra corpo e mente. È opinione di molti psicologi che le malattie mentali, come la nevrosi, la nevrastenia, l’insonnia, ecc. possono essere curate con successo dalle asana. Se si praticano una combinazione di asana si eviteranno il decadimento del corpo e della mente, ci si manterrà giovani e si avrà un completo equilibrio tra mentale e fisico.

Ovunque le persone devono affrontare tensioni in ogni sfera della vita perché il mondo è pieno di tensioni. Ma lo yoga terapia, in cui le asana sono le pratiche principali, mantengono corpo e mente in sintonia, in coordinazione. Insieme alla buona salute fisica, è altrettanto importante avere un perfetto equilibrio e una perfetta stabilità mentale, che sono i risultati naturali delle asana. Le pratiche yogiche correggono molto velocemente i problemi mentali come la rabbia, l’agitazione mentale, la depressione mentale, l’insoddisfazione e altri complessi della mente. Lo yoga è un processo graduale che può essere accelerato dalla pratica regolare. Lo yoga ha dato risultati precisi e positivi su milioni di persone: questo è il segreto dietro la sua continuità e popolarità nonostante i grandi cambiamenti storici avvenuti negli ultimi migliaia di anni.

La storia dello yoga

Secondo la storia dello yoga, come si trova nelle antiche Scritture, Shiva è considerato il primo sostenitore della scienza dello yoga, quindi possiamo chiamarlo Adi Guru dello yoga. Il suo primo discepolo fu Parvati, sua moglie. Secondo la mitologia, il Signore Shiva insegnò lo yoga a Parvati vicino alla riva di un fiume. Non c’era nessun altro in giro, ma un pesce ascoltava con vivo interesse. Parvati lo vide e fu molto felice che il pesce, sebbene fosse un animale acquatico, nutriva un vivo interesse per la filosofia yogica. Pregò così il Signore Shiva di trasformare il pesce in un essere umano. Quindi il pesce rinacque come essere umano e quell’uomo divenne famoso nella storia dello yoga come Matsyendranath, il primo dei Natha Yogi, e propagò l’hatha yoga a tutti i suoi discepoli. Yogi Matsyendranath era solito sedersi in un’asana particolare per meditare, che divenne famosa come matsyendrasana.

Matsyendrasana tonifica il fegato, i reni e il midollo spinale e allevia le tensioni muscolari e nervose. La leggera torsione di tutto il corpo e del midollo spinale riempie il corpo di nuova energia. Quest’asana può anche essere chiamata asana di torsione spinale. Nella pratica delle asana, generalmente ci si dovrebbe concentrare maggiormente sugli esercizi per la colonna vertebrale e su quelli destinati ai centri nervosi dormienti che non vengono esercitati da nessun altro esercizio eccetto dalle asana.

8.400.000 asana

Ci sono molte asana, ma ottantaquattro sono quelle importanti. Nelle Scritture si dice che ci sono 84 lakh (8.400.000) asana, tante quant’è il numero di incarnazioni in cui un’anima individuale debba evolversi per diventare un essere umano. Tuttavia, non tutte queste possono essere trovate nei libri, sebbene nelle Scritture si faccia riferimento a diverse centinaia di asana.

Generalmente, le asana prendono il nome da diversi animali e creature, come makarasana, la posizione del coccodrillo; kukkutasana, la posizione del galletto; mayurasana, la posizione del pavone; bakasana, la posizione della capra; garudasana, la posizione dell’aquila; matsyasana, la posizione del pesce; bhujangasana, la posizione del serpente; shalabhasana, la posizione della locusta; kurmasana, la posizione della tartaruga, e così via. Alcune asana sono molto difficili da praticare e altre sono facili, ma ogni asana ha i propri benefici. Le asana più semplici ed elementari sono benefiche per tutti indipendentemente dall’età, e tutti i bambini possono praticarle sotto la guida di un insegnante qualificato.

Il momento migliore per praticare asana è al mattino presto dopo essersi lavati e prima di colazione. Anche alla sera si possono praticare le asana, ma a stomaco vuoto. Anche i giochi e gli sport aiutano a costruire il corpo e a dare forza ai muscoli, ma le asana danno dei benefici speciali che gli altri esercizi non possono dare. Gli sport e gli altri esercizi richiedono una maggiore quantità di tempo, degli spazi più ampi e anche delle attrezzature, mentre le asana dello yoga non necessitano di tutte queste cose extra e richiedono pochissimo tempo.

Fate attenzione alla vostra mente

Spesso la letargia non permette a una persona di imparare e praticare le asana. La mente è sempre pronta a trovare scuse e a trovarne l’approvazione nelle Scritture. Solo una mente aperta, priva di pregiudizi e pura può ascoltare i dettami della pura ragione e realizzare l’esistenza della pura coscienza. Tutti i pregiudizi sulle asana devono essere spazzati via e la fede nella loro pratica deve essere ripristinata. Dovrebbe essere data la giusta importanza alle asana nella vita quotidiana al fine di rendere entrambi, corpo e mente, attivi ed energetici. Vi è uno stadio in cui gli yogi sono al di sopra delle limitazioni del corpo e della mente, ma questo si ha solo dopo aver acquisito i benefici delle asana.

Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/2000s/2005/lnovdec05/impyogp.html