Dr Swami Karmananda Saraswati
Al giorno d’oggi c’è un’epidemia di malattie legate allo stress nei Paesi tecnologicamente avanzati; e i Paesi in via di sviluppo vengono interessati dagli stessi problemi, adottando lo stile di vita occidentale, che è più frenetico. Ipertensione, aterosclerosi coronarica e cancro sono di gran lunga i più grandi assassini nelle società occidentali, e ognuno di essi è noto per essere casualmente correlato alla vita stressante. In aggiunta a questi vi è una miriade di altri disturbi causati dallo stress: asma, fenomeni allergici, ulcera peptica, colite ulcerosa, tireotossicosi e deficit tiroideo, obesità, diabete, artrite, malattie mentali e molti altri. Iniziate così a vedere la dimensione dei problemi legati allo stress che dobbiamo affrontare al giorno d’oggi.
Nell’affrontare questa epidemia, i dottori di tutto il mondo stanno adottando un nuovo approccio sistematico per la classificazione, la diagnosi e il trattamento delle malattie indotte dallo stress nei loro pazienti. Ora i medici si rendono conto che le principali malattie che incontrano ogni giorno sono il risultato finale di uno scarso adattamento allo stress.
I disturbi da stress sono ora riconosciuti come un continuum, che copre un certo numero di anni. In un recente studio, il dottor K. N. Udupa dell’Istituto di Scienze Mediche della Banaras Hindu University di Varanasi in India, ha proposto la seguente classificazione dei disturbi da stress. (*1)
La fase psichica
Qui l’individuo sviluppa dei cambiamenti psicologici derivanti da un eccessivo trauma psichico. Di conseguenza il sistema nervoso centrale diventa iperattivo. Il soggetto diventa irritabile e iperattivo e può sviluppare lievi tremori. I suoi schemi del sonno sono disturbati e diventa sempre più ansioso. Sembra preoccupato e potrebbe soffermarsi a pensare a disastri imminenti. Lo stato può essere oggettivamente misurato stimando i livelli del neurotrasmettitore dell’acitelcolina nel sangue, che di solito sono notevolmente elevati. Questa fase può estendersi da pochi giorni a qualche mese, a seconda dal tipo e della gravità del fenomeno stressante, del tipo di costituzione corporea e della personalità.
La fase psicosomatica
Qui alcune manifestazioni fisiche diventano evidenti, come le palpitazioni, i tremori, l’aumento della pressione sanguigna e le pulsazioni accelerate.
La fase somatica
Qui c’è un aumento della funzionalità degli organi bersaglio. Il disturbo da stress di solito si ripercuote su un organo particolare, in base al background ereditario della persona e a fattori ambientali. Un individuo svilupperà uno stato ipertiroideo, un altro un’elevata frequenza cardiaca e pressione alta, un altro ipercolridria o elevato livello di acidi nello stomaco, e via di seguito. Questa fase può essere oggettivamente misurata registrando gli elevati livelli di catecolamine (adrenalina e noradrenalina) nel sangue.
La fase organica
A questo punto la malattia si insedia completamente in un particolare organo. Le precedenti eccessive funzioni psicosomatiche e somatiche si stabilizzano e ha inizio l’infiammazione cronica e la distruzione degli organi. L’individuo sviluppa i segni e i sintomi dell’insufficienza coronarica, della tireotossicosi, dell’asma bronchiale, dell’ulcera peptica o di altre condizioni cliniche. Si ha l’infiltrazione delle cellule del plasma e dei linfociti negli organi bersaglio e la distruzione dei tessuti. La fibrosi impedisce progressivamente la funzione e distrugge l’organo. Il risultato finale è che si sviluppano stati patologici come il diabete mellito, il mixedema (insufficienza tiroidea cronica), l’enfisema e l’insufficienza cardiaca.
Queste malattie sono entità cliniche ben note e sono indicati trattamenti medici e/o chirurgici. Tuttavia, il background dello stress spesso è trascurato, mentre con la consapevolezza del continuum della malattia dalla prima alla quarta fase, una terapia precoce potrebbe arrestare la malattia in una fase meno grave. In quest’ottica, si sta ora ponendo maggiore enfasi sulla salute preventiva e comunitaria come modo per affrontare il problema dello stress prima che si manifesti in stati patologici irreversibili. La medicina si sta dirigendo verso questa direzione, poiché ha sia il rispetto della comunità sia una migliore conoscenza delle dimensioni complessive del problema dello stress nella nostra vita. La classe medica ha la responsabilità dell’assistenza sanitaria della comunità in senso lato, e ad essa spetta anche la responsabilità di ricondurre la comunità verso uno stile di vita più sano e di fornire metodi più efficaci per far fronte allo stress.
Il dottor Udupa ha scoperto che la terapia yogica, i programmi di asana e di pranayama combianti con il rilassamento in shavasana o yoga nidra sono i più efficaci nel trattamento delle fasi psichica, psicosomatica e somatica dei disturbi da stress. Quando queste tecniche sono combinate con un’adeguata psicoterapia (usando farmaci calmanti a breve termine nelle esacerbazioni estreme dei sintomi da stress), la maggior parte dei processi patologici può essere arrestata nelle fasi iniziali, prima che inizi la fase organica irreversibile. Questa è una linea d’azione infinitamente preferibile al necessario intervento medico o chirurgico che allieva i sintomi una volta manifestata la fase organica. Anche in questi casi si nota che la psicoterapia e la terapia yogica producono un significativo miglioramento soggettivo della condizione del paziente.
Molti dottori stanno acquisendo familiarità con lo yoga. Ma se si vuole arrestare l’epidemia dello stress, più dottori devono sapere come utilizzare lo yoga nelle loro pratiche mediche. Essi hanno un dovere verso i pazienti, che si rivolgono a loro per essere guidati e aiutati con le loro difficoltà e problemi. L’uso prolungato di calmanti e psicofarmaci non arriva alla radice del problema, ma lo yoga si. Con l’istruzione di corrette pratiche di yoga durante la fase iniziale della malattia, sia il dottore sia il paziente possono venire a patti con gli effetti dannosi dello stress, aprendo la strada a una vita più felice e più appagante; stroncando sul nascere una grave malattia da stress.
Riferimenti
*1. K. N. Udupa, "Pathogenesis and Management of Stress Disorders", Quarterly Journal of Surgical Sciences, Banaras Hindu University, Vol. 13, no. 2, June 1977.
Tratto da: http://www.yogamag.net/archives/1970s/1979/7901/7901stds.html