sabato 21 dicembre 2019

Lo Yoga della Positività

Swami Niranjanananda Saraswati

Il tema e l’argomento del Bharat Yatra è ‘Conosci te stesso e trova la divinità nella vita’. Il mezzo per conoscere sé stessi e realizzare le qualità superiori della vita è tramite il processo dello yoga. Lo yoga deve essere compreso nella giusta prospettiva. La vostra comprensione dello yoga è limitata alle posizioni, al respiro e, probabilmente, a qualche forma di meditazione. Questo non è yoga. Yoga è molto di più della pratica che fate in forma di asana, pranayama, rilassamento e meditazione.

L’attenzione dell’umanità in generale si è soffermata su questi aspetti, credendo che questo fosse tutto lo yoga. Chi pensa che asana, pranayama, rilassamento e meditazione non siano sufficienti, pensano allo yoga come kriya yoga e kundalini yoga. Oltre a questo le persone non hanno nessuna comprensione dello yoga. Yoga non è solo una pratica, è anche un sadhana, uno stile di vita e la cultura di un individuo. Perciò, dovete considerare i vari aspetti dello yoga da questa angolazione.

La pratica dello yoga
La pratica dello yoga è qualcosa che la maggior parte di voi fa per delle ragioni proprie, perseguendo proprie aspirazioni nello yoga, che si tratti di salute fisica o di pace mentale. Quando vi avvicinate allo yoga non lo fate come sadhaka, aspiranti. Vi avvicinate allo yoga come una persona che necessita una rettificazione della sua vita, per sperimentare migliore salute e pace della mente. Una volta che ottenete una salute migliore e quel po’ di pace mentale pensate che lo yoga abbia assolto il suo compito e sospendete la pratica. praticamente, state usando le pratiche di yoga e le tecniche di asana e pranayama, rilassamento e meditazione per migliorare la salute e la mente. Tutto per migliorarvi. Qualunque pratica o tecnica applicate per migliorarvi non andate oltre asana, pranayama, rilassamento e meditazione.

Yoga sadhana
C’è anche un altro aspetto che è yoga sadhana. Lo scopo di yoga sadhana è seguire l’obiettivo definito dallo yoga. È scritto negli Yoga Sutra di Patanjali che lo scopo dello yoga è chitta vritti nirodha, gestire le modificazioni mentali, quindi la vostra pratica yogica deve guidarvi e fornirvi l’abilità e la capacità di controllare le vostre chitta vritti. Questo è il vostro sadhana. Quando seguite le aspirazioni definite dallo yoga, mettendo da parte le vostre esigenze personali e le esigenze del corpo e della mente, diventate uno yoga sadhaka. Ciò si ha quando si persegue l’obiettivo determinato dallo yoga.

Ogni yoga ha definito uno scopo, una focalizzazione e un fine. Qual è lo scopo del karma yoga? Acquisire immunità dall’effetto, dalle azioni e dalle reazioni nella società e nel mondo. Questo è lo scopo del karma yoga: l’immunità dalle azioni e dalle reazioni. Un altro scopo del karma yoga è coltivare la qualità dell’eccellenza. Questo è lo scopo deciso per il karma yoga.

Qual è lo scopo del bhakti yoga? La sublimazione delle emozioni umane. Lo scopo del bhakti yoga è distogliere l’attenzione dalle emozioni umane per scoprire sé stessi. Le emozioni umane fluiscono verso il mondo esterno e vi connettono con il mondo. Perciò lo scopo del bhakti yoga è la sublimazione delle emozioni umane che sono dirette verso la società. Nel bhakti yoga ridirezionate e ricanalizzate le vostre emozioni per essere in grado di scoprire voi stessi. Questo è lo scopo del bhakti yoga.

Qual è lo scopo del jnana yoga? Sapere di essere un’estensione della creazione cosmica; applicare la creatività, migliorare la bellezza di questa creazione e distruggere questa creazione. Questo è lo scopo del jnana yoga.

Qual è lo scopo dell’hatha yoga? Armonia tra le forze gemelle di ida e pingala, la forza solare e quella lunare. Avete raggiunto questo negli anni della vostra pratica di hatha yoga? No, dal momento che non avete mai considerato quest’aspetto dello yoga. Avete considerato solo l’aspetto fisico dello yoga secondo le vostre necessità.

Qual è lo scopo del raja yoga? La gestione delle modificazioni mentali. Chi ha praticato meditazione durante gli ultimi trent’anni non è in grado di controllare il proprio comportamento mentale; la propria rabbia, la paura, l’insicurezza e la frustrazione. Qual è lo scopo della meditazione che avete praticato negli ultimi trent’anni e che non vi ha portato da nessuna parte? Siete sempre gli stessi nella mente, siete sempre gli stessi nel comportamento, siete sempre gli stessi nel modo di pensare e siete sempre gli stessi nelle reazioni. Dov’è il miglioramento qualitativo che cercate nello yoga? Dov’è nascosto l’errore? Non nello yoga ma nella vostra comprensione di esso. 

I principi dello yoga
Lo yoga è uno strumento e chi usa tale strumento siete voi, l’individuo. Il coltello è nelle vostre mani, come usate il coltello lo decidete voi, non il coltello. Perciò, come usate lo yoga lo decidete voi, secondo le vostre scelte e necessità. È qui che avete commesso l’errore, poiché non siete riusciti a comprendere l’intera portata dello yoga e la sua influenza sulla vita umana.

Mettendo da parte per il momento asana, pranayama, rilassamento e la componente meditativa, pensa a quali altre forme di yoga ci sono per migliorare la qualità della vita e per l’essere umano, il praticante. L’arricchimento della personalità umana può avvenire solo con la pratica di asana, pranayama, rilassamento e meditazione? La risposta è no.

Come avviene l’arricchimento delle facoltà umane nella vita? A questo scopo dovete comprendere i principi e non le pratiche dello yoga. Per conoscere i principi dello yoga, studiate la letteratura di Swami Sivananda. Nei suoi libri egli ha definito chiaramente le barriere che limitano il vostro viaggio lungo il sentiero dello yoga. Non si è riferito ad asana, pranayama, rilassamento, meditazione, kriya, kundalini, chakra, ma ai principi dello yoga.

Nove caratteristiche da evitare
Swami Sivananda afferma che per fare esperienza di purezza, forza e creatività in sé stessi, ci sono nove caratteristiche a cui bisogna fare attenzione. Bisognerebbe guardarsi da queste nove caratteristiche, perché questi tratti della mente non permettono la crescita spirituale. Quali sono queste caratteristiche che devono essere osservate, gestite, modificate e trasformate?

Secondo Swami Sivananda queste sono le caratteristiche che limitano la crescita e l’evoluzione della mente e della coscienza umana: 1) l’avidità, che è la stessa cosa dell’ingordigia; 2) la lussuria o passione; 3) la stupidità, che è illusione o infatuazione; 4) l’arroganza o impertinenza; 5) la confusione della mente; 6) l’instabilità della mente; che significa dissipazione della mente; una mente errante, instabile; 7) la vanità; 8) l’eccentricità è schiavitù da capricci e fantasie; 9) l’irritabilità, che è la rabbia in tutte le sue forme. Queste sono le caratteristiche che dovete evitare o dalle quali dovete difendervi per la vostra crescita spirituale.

Come potete difendervi da questi tratti che sono comuni e presenti ogni giorno? Passate attraverso quelle esperienze e situazioni, quindi come potete evitare queste caratteristiche negative?

Coltivare gli opposti
La risposta è nella tradizione dello yoga. La risposta è semplice: pratipaksha bhavana, coltivare le virtù opposte, coltivare i pensieri opposti. L’ingordigia o ‘avidità’ può essere ridotta o rimossa con la pratica della generosità. Se praticate la generosità, la carità, daan, il donare, l’ingordigia può essere controllata, modificata e trasformata da un bisogno egoistico a un servizio disinteressato.

Allo stesso modo, la passione o la lussuria, la ‘cupidigia’ può essere controllata tramite la pratica della purezza: mantenete pensieri, mente e idee pure. Allora non sarete più influenzati dalla passione e dalla lussuria. Perché, quando siete influenzati dalle passioni e dalla lussuria, la purezza della mente se ne va e la mente si contamina. Questa contaminazione della mente vi fa comportare in modo improprio. Deve esserci la purezza per gestire le passioni: purezza nel pensiero e nell’intenzione, purezza nel cuore e nella mente. Se c’è la purezza, le passioni, la lussuria e le infatuazioni non avranno nessun potere sulla vostra vita.

L’instabilità della mente, il vagare della mente, può essere gestita attraverso le pratiche di concentrazione, dharana. Le pratiche di meditazione, dhyana, possono fermare il vagabondare della mente. La vanità può essere controllata tramite la pratica dell’umiltà, l’eccentricità gestita dalla pratica della giusta condotta e l’irritabilità tramite la pazienza e la tolleranza.

Il negativo contro il positivo
La coltivazione dell’opposto della caratteristica negativa è nota come pratipaksha bhavana. Quando le persone domandano: “Come posso gestire la mente negativa?” “Come posso eliminare la mente negativa?” “Posso rimuovere la negatività dalla mia mente?” La risposta è che non potete rimuovere la negatività dalla mente. Tutta quella che c’è, ci sarà sempre. Però potete aumentare la positività. Una volta che la positività sarà aumentata nella vostra vita, il negativo passerà automaticamente in secondo piano. Immaginate ci sia un taraju, una bilancia. Da un lato mettete le tendenze e le caratteristiche negative della vita, dall’altro quelle buone. Quale lato sarà il più pesante, quello negativo o quello positivo?

Il negativo è sempre più pesante del positivo. Nessuno può negarlo, perché la negatività viene naturale, mentre la positività deve essere coltivata. Nessuno vi ha insegnato come arrabbiarvi. Non avete chiesto a nessuno: “Mi insegni come posso arrabbiarmi” oppure “Come posso essere invidioso?”, “Come posso essere geloso?”, “Come posso essere avaro?” No, tutti chiedono “Insegnami come fare per amare di più gli altri.” “Insegnami come poter essere un po’ più compassionevole.” “Insegnami come posso essere più cordiale.”

Volete imparare come coltivare la bontà e chiedete: “Qual è la via per essere migliore?” Da dove vengono la rabbia, l’avarizia e la gelosia? Le imparate o studiate in qualche scuola, college, ashram o università? No. Sono tratti naturali in quanto la vita è tamasica.

Tamas ovunque
Ci sono tre guna: tamas, rajas e sattwa. Tamas significa condizionato, condizionante; rajas significa dinamico e sattwa significa illuminato. Il vostro corpo, i sensi e la mente sono condizionati dai sensi, dagli oggetti dei sensi e dalle influenze della società e della famiglia. Questo condizionamento diventa il vostro samskara, il vostro karma e la vostra mentalità.

Siete condizionati dalla religione e dalla società tramite la vostra famiglia, siete condizionati dalle vostre abitudini personali, aspettative e necessità della vita. Nella natura tamasica c’è sempre un desiderio, un’aspettativa, un obiettivo che vi siete prefissati. Questa natura si riflette in vasana, kamana e iccha: desiderio. Questo corpo è tamasico e questa mente è tamasica.

Se la mente fosse sattwica, non ci sarebbe bisogno di discutere su nulla, saremmo in uno stato di purezza e saggezza. Quando non siamo in questo stato di purezza e saggezza, e c’è conflitto e confusione nella mente, e il percorso non è mai chiaro, è lo stato di tamas. Lo stato di tamas significa ignoranza, tamas significa avidya, non conoscere il metodo appropriato, corretto e giusto, e ci si agita, si è confusi, incerti, insicuri e paurosi. Questo è tamas.

Focalizzarsi sul positivo
Questa condizione tamasica nella vita fa nascere le caratteristiche negative che limitano la crescita e l’evoluzione di ogni essere umano. La domanda era, se mettete il negativo della vostra vita su un piatto del taraju, la bilancia, e il positivo della vostra vita nell’altro, quale sarà il più pesante? Indubbiamente quello del negativo. Quindi cosa fare? Rimuovere il negativo per alleggerire il piatto della bilancia? Più diventate consapevoli del negativo, più sarete depressi per ciò che vedrete: ‘questo è ciò che sono’. Perciò, lasciate il negativo dov’è, ignoratelo e sviluppate il positivo. Mettete più positivo sul piatto della bilancia in modo che diventi più pesante. Nel corso del tempo il negativo diventerà più leggero. Finché vi concentrerete sugli aspetti positivi vi focalizzerete sull’elevazione e sul miglioramento di voi stessi. Nel momento in cui diverrete consapevoli dei tratti negativi cadrete nello stato di ansia, depressione, frustrazione e infelicità.

Quando ponete le buone virtù o le qualità coltivate del lato positivo, la vostra consapevolezza è sempre focalizzata sul positivo e il negativo viene ignorato. Se cercate di rimuovere il negativo, la consapevolezza sarà focalizzata sul pensiero del negativo per tutto il tempo. Dimenticate il positivo e come rafforzare il lato e le qualità positive.

Il concetto di pratipaksha bhavana, coltivare l’opposto di ciò che sentite e pensate, è il sadhana per gestire i tratti che limitano la crescita o l’evoluzione della mente, della coscienza e della vita umana. Negli Yoga Sutra del Saggio Patanjali e da altri propagatori dello yoga l’enfasi è posta sul sadhana del pratipaksha bhavana come parte dello yoga sadhana.

Swami Sivananda diceva di guardarsi da queste caratteristiche che sono emanazioni e riflessi della vostra mente. Sono una vostra creazione. Per cui proteggetevi da queste imposizioni distruttive, auto-create, che limiteranno la vostra felicità, pace e prosperità.

—11 Aprile 2014, Worli, Mumbai, India